Chiesa di San Gregorio Papa (Palermo)
Chiesa di San Gregorio papa | |
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La facciata sul mercato del Capo | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Palermo |
Coordinate | 38°07′07.7″N 13°21′14.43″E |
Religione | cattolica |
Arcidiocesi | Palermo |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1687 |
Completamento | 1740 |
La chiesa di San Gregorio papa è una chiesa di Palermo, avente origini molto antiche e sita nel quartiere Capo, a poca distanza da Porta Carini.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la tradizione la chiesa originaria fu costruita, insieme al monastero Pretoriano,[1] sull'area corrispondente alla casa pretoriana di Santa Silvia, madre del pontefice romano Gregorio I, eletto al soglio di Pietro nel 590. Sarebbe stato l'esplicito interessamento del papa a condurre alla costruzione della chiesa.[2] Una tradizione riferita a Santa Silvia vuole che costei concepì il futuro pontefice proprio nella casa palermitana.[3] Dopo la morte del papa la chiesa ed il monastero presero il suo nome. Tuttavia l'aggregato monastico fu distrutto dagli arabi nell'842.[4]
- 1320 - 1333, La chiesa è ricostruita per iniziativa dell'arcivescovo Giovanni Orsini.[4]
- 1424, Fondazione della Confraternita di San Gregorio Magno.[5]
Nel 1609, per concessione dell'arcivescovo Giannettino Doria[5], subentrano gli agostiniani scalzi di San Nicola da Tolentino, che trasformarono il complesso monastico in aggregato conventuale adibendolo a noviziato.[2]
- 1615, Lo smantellamento della Cappella di San Gregorio rivela una lapide in lingua greca indicante la data di edificazione del primitivo edificio.[4]
Tra il 1687 ed il 1740 fu eretta l'attuale struttura nonché l'attiguo convento. Nel 1866, anno della soppressione degli ordini religiosi, la chiesa e il convento furono destinati a deposito di alimenti e scuola pubblica fino al 15 agosto 1920, giorno in cui gli agostiniani ripristinarono l'esercizio di culto.
Attualmente è sede e studentato degli agostiniani scalzi[2] e dal 1956 ospita il gruppo scout AGESCI Palermo 15[6].
Dal 2016 ospita una comunità del M.A.S.C.I. ( Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani ) Palermo 3 Aquile Randagie
Dal 2020 anche la comunità M.A.S.C.I. Palermo 1 "Giuseppe Pipitone.
Facciata
[modifica | modifica wikitesto]L'esterno della chiesa presenta una facciata tipicamente barocca in pietra d'intaglio con cancellata a protezione del vano centrale. Il prospetto è articolato da nervature orizzontali di coppie di paraste in pietra naturale, sovrapposte e in prospettiva convessa verso l'esterno. Paraste singole per la coppia che delimita il vano del portale, culminanti in una massiccia trabeazione che separa i due ordini. Al centro un timpano ad arco spezzato con finestrone intermedio.
Nel secondo livello le nervature sono costituite da lesene. Il portale è costituito da colonne con capitelli finemente decorati, elementi provenienti dalla Chiesa di Santa Teresa a Porta Carini, demolita per esigenze urbanistiche nel 1740. Il timpano ad arco spezzato reca al centro il simbolo agostiniano: il cuore trafitto da una freccia. Un frontone triangolare chiude la prospettiva. Volute a riccioli raccordano i due ordini. I portali laterali sono sormontati da timpani curvilinei che sottintendono degli oculi ciechi.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]All'interno non abbondano ornamenti e oggetti di notevole valore, tuttavia in un angolo dell'edificio si innalza l'altare dedicato a Sant'Agostino, di pregevole fattura e il coro.[5] Un antico dipinto raffigurante Santa Silvia è in attesa di restauro. Sulla volta i tondi affrescati di San Nicola da Tolentino, Sant'Agostino d'Ippona, Santa Monica e l'Agnus Dei.
Parete destra
[modifica | modifica wikitesto]Lungo le pareti laterali sono documentate sei cappelle.[7]
- Mater Dolorosa, nicchia con statua. Il simulacro è condotto in processione il Venerdì Santo per i Riti della Settimana Santa di Palermo.
- Prima campata: Cappella Madonna della Cintura. Pala d'altare raffigurante la Madonna della Cintura ritratta con Sant'Agostino e Santa Monica, opera del XVIII secolo.
- Seconda campata: Cappella di San Giuseppe. Altare con statua lignea raffigurante San Giuseppe con il Bambino XVIII secolo.
- Terza campata: Cappella della Trinità e Sant'Agostino. Sull'altare il quadro di Sant'Agostino dottore della Chiesa.
Parete sinistra
[modifica | modifica wikitesto]- Ecce Homo, nicchia con busto.
- Prima campata: Cappella La Vergine Maria e San Nicolò da Tolentino. Sull'altare quadro San Nicola da Tolentino XVIII secolo.
- Seconda campata: Cappella Santa Rita da Cascia. Sull'altare è collocata la statua di Santa Rita da Cascia.
- Terza campata: Cappella Madonna della grotta di Belvedere. Quadro del XVII secolo.
Presbiterio
[modifica | modifica wikitesto]- Braccio destro. Cappella del Santissimo Crocifisso. Altare con Crocifisso ligneo del XVIII secolo.
- Braccio sinistro: Cappella di Santa Silvia. Ricca di pregevoli stucchi settecenteschi di stile barocco che compongono un'edicola decorata con drappeggio a baldacchino attorno alla nicchia centrale che ospitava una raffinata statua della Santa titolare della cappella. La statua di Santa Silvia è trasferita in altro sito, in atto sostituita con un'antica rappresentazione lignea di Sant'Agostino. Completano ai lati le raffigurazioni in stucco della Fede e Carità, nel timpano è presente il Padre Eterno benedicente. Sulla parete sinistra è collocata la tela raffigurante la Presentazione di Maria al Tempio.
- Altare maggiore: statua lignea di San Gregorio sull'altare maggiore.[5]
Sacrestia
[modifica | modifica wikitesto]Un varco sulla parete destra permette l'accesso alla sacrestia arredata con armadi seicenteschi in legno d'ebano artisticamente intagliati.
Tra le altre opere sono documentate dipinti raffiguranti la Madonna della Cintura con i santi dell'ordine agostiniano e la Madonna del Belvedere.[2]
Monastero Pretoriano
[modifica | modifica wikitesto]- VI secolo, Primitivo luogo di culto.
Convento di San Gregorio degli Agostiniani Scalzi
[modifica | modifica wikitesto]- 1609, Il Convento di San Gregorio degli Agostiniani Scalzi sorge ove era edificato il Monastero Pretoriano.[1] Nel XVII secolo sono documentate 28 camere e il noviziato prima dell'ampliamento delle strutture. Gli introiti provenivano da censi, elemosine e generi in natura. Apparteneva alla Congregazione degli agostiniani scalzi.
Dopo l'emanazione delle leggi eversive il patrimonio librario confluì nelle strutture della Biblioteca comunale di Casa Professa.
- XVII secolo, Madonna della Grazia di Pietro Antonio Novelli figlio Pietro Novelli.[8]
- ?, Madonna di Belvedere, primitiva dislocazione.
Confraternita di San Gregorio Magno
[modifica | modifica wikitesto]Cripta
[modifica | modifica wikitesto]- Cripta di forma rettangolare accessibile dalla corte esterna retrostante tramite botola.
Chiesa di Santa Teresa a Porta Carini
[modifica | modifica wikitesto]- 1740, La chiesa di Santa Teresa a Porta Carini è stata abbattuta nell'ambito di nuovi sviluppi urbanistici dell'epoca.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 37.
- ^ a b c d Storia della chiesa di San Gregorio sul sito della Provincia di Palermo, su provincia.palermo.it. URL consultato il 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
- ^ Agiografia di Santa Silvia, su palatina.diocesipa.it. URL consultato il 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
- ^ a b c Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 38.
- ^ a b c d e f Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 39.
- ^ Gruppo Scout AGESCI Palermo 15
- ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 40.
- ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 41.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (IT) Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo", Volume quarto, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Chiese legate all'Ordine di Sant'Agostino:
Altri progetti
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