Avvistamenti di UFO in Belgio
Gli avvistamenti di UFO in Belgio , anche noti come "ondata belga", si riferiscono a una serie di avvistamenti UFO nella regione della Vallonia, iniziati il 29 novembre 1989 e terminati nell'aprile del 1990. La vicenda rappresenta uno dei casi più celebri legati agli UFO triangolari, altresì noti come triangoli neri[1].
Gli avvistamenti
[modifica | modifica wikitesto]Inizio dell'ondata
[modifica | modifica wikitesto]Avvistamento di Eupen
[modifica | modifica wikitesto]Il primo avvistamento noto si verificò il 29 novembre 1989 nei pressi di Eupen, città belga della comunità germanofona nonché capoluogo dei Cantoni dell'Est. Due gendarmi riferirono di aver visto un oggetto volante di forma triangolare con delle forti luci arancioni alla base nel corso di una ronda appena fuori dal centro abitato. Nella stessa sera, altri due membri della gendarmeria nazionale affermarono di aver visto un oggetto volante dalle stesse caratteristiche a circa 32 km a nord di Eupen[2].
Copertura mediatica e interesse pubblico
[modifica | modifica wikitesto]La notizia venne riportata dai media e nelle settimane a seguire si verificarono più segnalazioni circa la presenza di strane luci policrome nel cielo, spesso formanti un triangolo, da parte di civili e militari in diverse provincie della regione[3]. Sebbene i primi avvistamenti si fossero verificati nei comuni orientali, il fenomeno interessò dopo pochi giorni anche alcune aree della comunità francese, in modo particolare dopo i primi servizi dei telegiornali locali sul caso. Tra gli avvistamenti più rilevanti si ricorda quello dell'11 dicembre tra le città di Liegi e Namur, durante il quale numerose persone riferirono di aver visto un oggetto luminoso sorvolare le proprie abitazioni[4].
L'avvistamento del 30 marzo 1990
[modifica | modifica wikitesto]L'ondata belga trova un picco con gli eventi della notte tra il 30 e il 31 marzo 1990, in cui un avvistamento UFO nell'area del Brabante Vallone allertò l'aviazione nazionale[5]. L'episodio venne esposto all'attenzione dei media nel luglio del 1991 con la testimonianza dell'ex generale Wilfried De Brouwer, capo delle operazioni dell'aeronautica al tempo dell'ondata[6].
Alle 23:00 circa del 30 marzo, il CRC (Control Reporting Center, ossia "centro di controllo delle segnalazioni") della stazione di Glons, cittadina della provincia di Liegi dove sorge il Programming Centre della NATO, ricevette avviso di tre luci insolite solcare lo spazio aereo della regione. La stazione ebbe un riscontro radar dell'avvistamento alle 23:30 circa e alle 23:50 circa una seconda stazione notificò una rilevazione compatibile con quella del CRC di Glons[7].
Intervento degli F-16
[modifica | modifica wikitesto]Alle 0:05 si alzarono in volo due caccia F-16 dalla base aerea di Beauvechain per stabilire un contatto con gli oggetti non identificati. Vennero tentate nove intercettazioni, ma i piloti non furono in grado di localizzare alcun bersaglio. All'1:02 gli aerei da combattimento rientrarono alla base senza essere riusciti a confermare la presenza di oggetti nello spazio aereo o la manifestazione di fenomeni di alcun tipo.
Rapporto ufficiale
[modifica | modifica wikitesto]Il generale De Brouwer riassunse l'evento stabilendo che le evidenze tecniche fossero insufficienti a stabilire che si fossero verificate attività aeree fuori dalla norma. I dettagli finali sugli avvistamenti furono dati dai membri della gendarmeria di Wavre, inviata per confermare i rapporti iniziali. Essi descrissero un avvistamento da terra di quattro luci, poi trasformatisi in una formazione quadrata, andando a scomparire in quattro direzioni separate verso l'1:30[8].
Il rapporto del SOBEPS
[modifica | modifica wikitesto]Il fenomeno degli avvistamenti nella Regione vallona venne documentato in maniera estensiva dal SOBEPS, un'organizzazione privata belga di indagine ufologica. Quest'ultima dichiarò che l'avvistamento di Eupen del 29 novembre 1989 fu confermato da 143 persone, mentre quello del 30 marzo 1990 coinvolse 13.500 persone, 2.600 delle quali depositarono una testimonianza scritta[9].
La fotografia di Petit-Rechain
[modifica | modifica wikitesto]Nell'aprile del 1990, durante l'ondata di avvistamenti, venne resa pubblica la foto di un UFO triangolare scattata nei pressi di Petit-Rechain, sezione della città di Verviers. L'immagine divenne il simbolo dell'ondata belga e comparve nella copertina di numerosi libri sull'ufologia. Tuttavia, molti studiosi, come i ricercatori dell'Università di Liegi, la catalogarono come un falso al netto delle analisi effettuate[10].
Patrick Maréchal, autore dello scatto, confessò che si trattasse di una messinscena nel 2011, spiegando che l'oggetto immortalato nella fotografia fosse un modellino di polistirolo espanso di sua costruzione, su cui applicò quattro fari e che appese con l'ausilio di una corda per simulare il fatto che si trovasse in volo[11][12].
Analisi e spiegazione del fenomeno
[modifica | modifica wikitesto]Vari scettici hanno contestato le conclusioni della SOBEPS, l'organizzazione ufologica belga che ha indagato sul caso. Secondo l'ufologo scettico Renaud Leclet, il primo avvistamento del 29 novembre 1989 si spiegherebbe con l'osservazione di un elicottero SA 330 Puma, mentre altri avvistamenti successivi avvenuti a dicembre 1989 e ad aprile 1990 si spiegherebbero con l'avvistamento di elicotteri di altro tipo. I testimoni avrebbero avuto dal loro angolo di osservazione una visione parziale degli elicotteri, fraintendendone la natura; il rumore degli elicotteri sarebbe stato coperto da quello del motore delle loro automobili, oppure non sarebbe stato udito a causa del vento[13].
Jean-Michel Abrassart, uno psicologo belga, ha sostenuto che la lunghezza dell'ondata di avvistamenti si può spiegare con l'ipotesi psicosociale sugli UFO: le segnalazioni dei primi avvistamenti riportati da giornali e televisioni avrebbe incoraggiato il pubblico a vedere e segnalare altri UFO[14].
Lo scettico statunitense Brian Dunning ha approfondito altri aspetti del caso. Per quanto riguarda l'episodio dell'inseguimento degli UFO da parte dei caccia F-16, i piloti in realtà non avrebbero detto, come è stato raccontato, che gli oggetti scomparivano e ricomparivano, si muovevano troppo velocemente e salivano e scendevano di quota. Secondo il racconto della SOBEPS, gli avvistamenti furono confermati dal riscontro di nove segnali radar; in realtà, secondo quanto dichiarato da fonti ufficiali, i segnali radar erano in realtà tre e coincidevano tra di loro, mentre gli altri erano falsi echi radar, dovuti ad interferenze atmosferiche. Dunning ha anche contestato il numero di 2.600 testimoni fornito dalla SOBEPS; inizialmente i testimoni sarebbero stati 143 e il loro numero sarebbe successivamente aumentato per effetto della pubblicità dell'evento sui mezzi di comunicazione e delle ripetute sollecitazioni della SOBEPS, che invitava i testimoni a farsi avanti; ciò avrebbe creato nel pubblico un fenomeno di natura psico-sociale[15].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The Black Triangles, su www.ufocasebook.com. URL consultato il 28 ottobre 2024.
- ^ (EN) Jeva Lange, 30 years later, we still don't know what really happened during the Belgian UFO wave, su theweek, 30 marzo 2020. URL consultato il 22 ottobre 2024.
- ^ Folklore ufologico e realtà scientifica: il mito dell’Ufo del Belgio del 1990, su RomaDailyNews, 10 ottobre 2011. URL consultato il 22 ottobre 2024.
- ^ (EN) Belgian UFO wave of 1989-90, su occult-world.com. URL consultato il 30 ottobre 2024.
- ^ Giornata mondiale degli Ufo: i 12 avvistamenti più misteriosi della storia (dal XVI secolo a oggi), su Corriere della Sera, 2 luglio 2022. URL consultato il 22 ottobre 2024.
- ^ 16 giugno 1999 - UFO in Belgio, il rapporto De Brouwer, su web.ticino.com. URL consultato il 22 ottobre 2024.
- ^ The Belgium UFO Wave, su www.ufoevidence.org. URL consultato il 22 ottobre 2024.
- ^ Lambrechts, Report concerning the observation of UFOs in the night from March 30 to March 31, 1990 (Full Report), 1990.
- ^ 'Sunday Express' article on Belgium UFO - UFO Evidence, su www.ufoevidence.org. URL consultato il 22 ottobre 2024.
- ^ La photo truquée de petit-Rochain, su les-repas-ufologiques.com. URL consultato il 2 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2011).
- ^ Il TG3, l’arrivo degli alieni e miti ufologici che crollano, su CICAP. URL consultato il 21 ottobre 2024.
- ^ Svelato il mistero dell'Ufo belga: era una bufala, su www.tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 21 ottobre 2024.
- ^ The Belgian UFO wave 1989-1992- A neglected hypothesis
- ^ J.M. Abrassart, The Beginning of the Belgian UFO Wave, SUNLite, Vol. 2, N. 6, 2010
- ^ Brian Dunning, The Belgian UFO wave
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John van Waterschoot, UFOs above Belgium, Lannoo, ISBN non esistente.
- SOBEPS, Vague OVNI sur la Belgique.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Avvistamenti di UFO in Belgio