Indice
Anundshög
Anundshög Anundshögen | |
---|---|
Civiltà | pre-suebi, suebi |
Stile | megalitico |
Epoca | dal 500 a.C. al 1000 d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Svezia |
Comune | Västerås |
Dimensioni | |
Altezza | 9 metri (solo il tumulo) |
Larghezza | 60 metri (solo il tumulo) |
Mappa di localizzazione | |
Anundshög, detto anche Anundshögen (in svedese: "tumulo di Anund") è un tumulo vicino Västerås nella contea di Västmanland,[1] il più grande in Svezia. Ha un diametro di 60 metri ed è alto circa 9 metri.
Ai piedi del tumulo, accanto alla Eriksgata ("strada di Eric"), vi sono poste più pietre runiche, tra cui la imponente Vs13, eretta attorno all'anno 1000, che recita:
«+ fulkuiþr + raisti + stainn + þasi + ala + at + sun + + sin + hiþin + bruþur + anutaR + uraiþr hik + runaR»
«Folkvid innalzò tutte queste pietre dopo suo figlio Heden, fratello di Anund. Vred scolpì le rune»
Da questa iscrizione è derivata l'attribuzione del tumulo a re Anund, sebbene le misurazioni con il radiocarbonio diano una stima molto più antica, tra l'età del bronzo e quella del ferro.
Sempre in prossimità del tumulo vi sono i resti di undici sepolture minori (tra i 6 m e i 10 m di diametro), di dieci circoli di pietra e cinque navi di pietra, di cui due molto estese (51 m e 54 m), poste una dietro l'altra.[2]
Nel lunghissimo periodo di esistenza del sito, esso fu utilizzato per rituali di ogni sorta e per le riunioni delle thing.
La maggior parte delle distruzioni avvenne attorno al 1600, presumibilmente perché la presenza del sito non era più accettabile per lo spirito cristiano del tempo[3] Molte delle pietre furono rierette o ricollocate negli anni sessanta del novecento.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Anundshögen, su ne.se, Nationalencyklopedin.
- ^ Many graves around Anundshög, su messagetoeagle.com, Christer Johansson. URL consultato il 1º maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2016).
- ^ Anundshög Burial Mound: One Of Sweden’s Richest And Largest Sacred Ancient Sites, su messagetoeagle.com, 8 ottobre 2016. URL consultato il 1º maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2016).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anundshög