Anacarsi Nardi
Anacarsi Nardi (Apella, 21 dicembre 1800 – Cosenza, 21 luglio 1844) è stato un patriota italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Politicamente tendente al liberalismo moderato, Nardi fu chiamato a Modena durante i moti del 1831 dallo zio, l'avvocato Biagio Nardi, divenuto capo del governo provvisorio con la carica di dittatore, e fu nominato segretario del governo. Dopo il fallimento dell'insurrezione, zio e nipote trovarono rifugio a Corfù dove entrarono in contrasto.
Anacarsi si unì ai fratelli Bandiera con i quali nel 1844 intraprese la spedizione nel Regno delle Due Sicilie con l'intenzione di provocare una rivolta in quelle terre. In seguito al fallimento della spedizione, Anarcarsi sopravvisse al conflitto a fuoco con i soldati borbonici, ma venne fucilato con gli altri superstiti a Cosenza, nel vallone di Rovito.
La sua salma, sepolta nel duomo di Cosenza, fu trasferita solennemente il 2 ottobre 1910 nel paese natale.
Il monumento dedicato a Ciro Menotti del 1879 e realizzato in marmo di Carrara da Cesare Sighinolfi riporta sul basamento un'effigie in rilievo di Anacarsi Nardi.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Nardi, Anacarsi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fabio Zavalloni, NARDI, Anacarsi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 77, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- La lapide in onore dei Nardi, apposta in piazza del Municipio a Licciana.