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Agostiniane
Le agostiniane sono le religiose appartenenti o ai monasteri sui iuris legati all'Ordine di Sant'Agostino, o alle congregazioni a esso aggregate.
Monache e suore agostiniane
[modifica | modifica wikitesto]I primi monasteri femminili furono incorporati all'ordine verso la metà del XIII secolo.[1] A tale epoca risalgono anche le prime comunità di suore (oblate, mantellate, clamidate): papa Bonifacio IX, con la bolla In sinu Sedis Apostolicae del 7 novembre 1399, estese a queste comunità i privilegi del ramo maschile e diede alle suore la facoltà portare l'abito regolare dell'ordine.[2]
La prima congregazione sorta all'interno dell'ordine è quella delle suore di San Tommaso di Villanova, fondata dall'agostiniano Ange Le Proust e formalmente aggregata all'ordine nel 1683. La prima delle congregazioni sorte fuori dall'ordine a ottenere l'aggregazione a esso fu quella delle suore Oblate del Santo Bambino Gesù, ma il loro numero aumentò nel XX secolo grazie all'attività del priore generale Eustasio Esteban.[3]
Congregazioni aggregate all'Ordine di Sant'Agostino
[modifica | modifica wikitesto]L'aggregazione di un istituto all'ordine può essere concessa dal capitolo generale o dal priore generale con il consenso del suo consiglio. Per essere aggregate all'ordine è necessario che le congregazioni accettino come base della loro vita la regola di sant'Agostino (fino al 1969, era richiesto che le suore di questi istituti accettassero la cintura di sant'Agostino come elemento essenziale del loro abito religioso).[3]
Istituti sorti all'interno dell'ordine e aggregati a esso sin dalla fondazione:[4]
- le Suore di San Tommaso di Villanova, dal 20 luglio 1683;
- le Suore Agostiniane Serve di Gesù e Maria, dal 20 aprile 1853;
- le Suore Agostiniane dell'Aiuto, dal 17 gennaio 1859;
- le Suore Agostiniane Missionarie, dal 26 ottobre 1892;
- le Suore Agostiniane di Nostra Signora della Consolazione, dal 31 maggio 1902;
- le Suore di Santa Giovanna d'Arco, dal 24 giugno 1930;
- le Suore Agostiniane della Santissima Annunziata, dal 1954;
- le Suore di Sant'Agostino in Polonia, dal 25 luglio 1969.
Istituti aggregati all'ordine in epoca successiva alla loro fondazione:[5]
- le Suore Oblate del Santo Bambino Gesù, dal 12 novembre 1717;
- le Religiose dell'Assunzione, dall'8 giugno 1866;
- le Figlie di Nostra Signora delle Missioni, dal 1º marzo 1888;
- le Serve di Maria Ministre degli Infermi, dal 29 maggio 1897;
- le Figlie del Crocifisso, dall'11 ottobre 1898;
- le Suore dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, dal 9 febbraio 1906;
- le Suore del Divino Amore, dal 7 agosto 1906;
- le Figlie di San Giuseppe, Protettrici dell'Infanzia, dall'8 settembre 1908;
- le Religiose Concezioniste Missionarie dell'Insegnamento, dal 17 gennaio 1910;
- le Suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso, dal 12 settembre 1910;
- le Piccole Suore dell'Assunzione, dal 14 giugno 1913;
- le Oblate dell'Assunzione Religiose Missionarie, dal 10 settembre 1929;
- le Serve di San Giuseppe, dal 4 giugno 1930;
- le Religiose del Verbo Incarnato, dal 28 gennaio 1934;
- le Suore Scolastiche di Nostra Signora, dal 19 marzo 1935;
- le Suore Agostiniane di Nostra Signora di Parigi, dal 29 novembre 1936;
- le Suore dello Spirito Santo, dal 12 dicembre 1950;
- le Suore cellitine secondo la Regola di Sant'Agostino, dal 15 marzo 1951;
- le Suore di Maria Immacolata, dal 28 agosto 1952;
- le Suore di Santa Edvige, dal 25 marzo 1959;
- le Suore Agostiniane di Meaux, dal 10 giugno 1962;
- le Religiose Agostiniane del Sacro Cuore di Maria, dal 10 gennaio 1964.
Altre agostiniane
[modifica | modifica wikitesto]Portano il nome di agostiniane anche le religiose di altre comunità che adottano la regola di sant'Agostino come norma di vita,[6] specialmente quelle legate ai rami degli scalzi e dei recolletti (scalze, monache recollette, suore recollette, recollette del Sacro Cuore di Gesù, missionarie) e quelle che fanno parte della famiglia dei canonici regolari di Sant'Agostino[6] (lateranensi, di San Vittore, di Windesheim, della misericordia di Gesù, della Congregazione di Nostra Signora).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.