Acrocordite

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Acrocordite
Classificazione Strunz (ed. 10)8.DD.10[1]
Formula chimica
  • Mn2+4Mg[(OH)2|AsO4]2·4H2O[2]
  • (Mn,Mg)5[(OH)2|AsO4]2·4H2O[3]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonoclino[4]
Classe di simmetriaprismatica[4]
Parametri di cellaa = 5,682 Å, b = 17,627 Å, c = 6,832 Å, β = 99,49(2)°, Z = 2,[5] V = 674,91 ų[4]
Gruppo puntuale2/m[4]
Gruppo spazialeP 21/c[4]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,194 - 3,35[1] g/cm³
Densità calcolata3,26[1] g/cm³
Durezza (Mohs)3,5[1]
Sfaldaturaperfetta secondo {010}[5]
ColoreRosso-marrone giallastro, da marrone chiaro a marrone scuro, rosa pallido[1]
Lucentezzasubvitrea, resinosa, opaca[1]
Opacitàtraslucida[4]
Diffusionerara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'acrocordite (simbolo IMA: Akr[6]) è un minerale molto raro della classe dei minerali "fosfati, arsenati e vanadati" con la composizione chimica (Mn,Mg)5[(OH)2|AsO4]2·4H2O.[3]

Etimologia e storia

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L'acrocordite fu trovata per la prima volta nel 1922 nella comunità mineraria svedese di Långban e descritta da Gustaf Flink[7] (1849-1931),[8] che chiamò il minerale dalla parola grecaantica ἀκροχορδών ('akrochordṓn', verruca) a causa della sua caratteristica formazione cristallina a forma di verruca.[1]

Classificazione

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Nell'obsoleta ottava edizione della sistematica minerale di Strunz, l'acrocordite appartiene alla classe dei "fosfati acquosi con anioni estranei", dove forma il gruppo senza nome VII/D.16 insieme a chenevixite e luetheite.

Nella 9ª edizione della sistematica minerale di Strunz, in vigore dal 2001, l'acrocordite è classificata nella classe "8.D Fosfati, ecc. con anioni aggiuntivi, con H2O" e da lì nella sottoclasse "8.DD Con soltanto cationi di media dimensione, (OH, etc.):RO4= 2:1". Lì forma il "gruppo dell'acrocordite" con il sistema nº 8.DD.10 con l'altro membro guanacoite.

La classificazione dei minerali secondo Dana, utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica l'acrocordite nella divisione di "Fosfati idrati, ecc., con ossidrile o alogeno" e lì nella sottoclasse di "Fosfati idrati, ecc., con ossidrile o alogeno con (AB)5(XO4)2Zq × x(H2O)", dove forma anche il gruppo senza nome 42.04.01 insieme alla guanacoite.

Abito cristallino

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L'acrocordite cristallizza isotipicamente con la guanacoite nel sistema monoclino nel gruppo spaziale P21/c (gruppo nº 14) con i parametri reticolari a = 8,68 Å, b = 17,63 Å, c = 6,83 Å e β = 99,5°, oltre a 2 unità di formula per cella unitaria.[3]

Caratteristiche chimico-fisiche ed ottiche

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L'acrocordite si scioglie rapidamente in acido solforico diluito colorando la soluzione di viola. Non presenta fluorescenza.[9]

Origine e giacitura

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L'acrocordite si forma come minerale raro nel minerale hausmannite in giacimenti di ferro-manganese formati metamorficamente o in depositi di zinco stratiformi. Oltre all'hausmannite, i minerali di accompagnamento includono pirocroite, barite, eveite, brandtite, sarkinite, chlorophoenicite e vari carbonati.

Solo tre località per l'acrocordite sono conosciute (a partire dal 2010): in Svezia, oltre alla sua località tipo Långban, la "Moss Mine" vicino a Nordmark nel comune di Filipstad e negli Stati Uniti la "Sterling Mine" a Sterling Hill vicino a Ogdensburg nel New Jersey.[10]

Forma in cui si presenta in natura

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L'acrocordite tipicamente si trova come aggregati sferici o a forma di verruca di minuscoli cristalli, ma anche cristalli prismatici fino a circa 2 mm di dimensione o aggregati minerali da granulari a massicci.[1]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Akrochordite, su mindat.org. URL consultato il 12 luglio 2024.
  2. ^ (DE) Stefan Weiß, Das große Lapis Mineralienverzeichnis. Alle Mineralien von A – Z und ihre Eigenschaften, 6ª ed., Monaco, Weise, 2014, ISBN 978-3-921656-80-8.
  3. ^ a b c Strunz&Nickel p. 503
  4. ^ a b c d e f (EN) Akrochordite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 12 luglio 2024.
  5. ^ a b (EN) Akrochordite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 12 luglio 2024.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 12 luglio 2024.
  7. ^ (DE) Project Runeberg: Nordisk familjebok – Flinder's river–Flintporslin, su runeberg.org. URL consultato il 12 luglio 2024.
  8. ^ (DE) Gustaf Flink, Akrochordit, ett nytt mineral fraringn Laringngbans grnvor (PDF), in Journal of the Geological Society of Sweden, vol. 44, 6–7, 1922, pp. 773–776. URL consultato il 12 luglio 2024.
  9. ^ (DE) Akrochordite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 12 luglio 2024.
  10. ^ (EN) Localities for Akrochordite, su mindat.org. URL consultato il 12 luglio 2024.
  • Hugo Strunz e Ernest H. Nickel, Strunz Mineralogical Tables, 9ª ed., Stoccarda, E. Schweizerbart'sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller), 2001, ISBN 3-510-65188-X.

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