Il debutto del team avviene, col nome di Pramac Honda Racing, nella stagione 2002 – la prima dell'era MotoGP – con Tetsuya Harada, a bordo una NSR 500 gommata Dunlop.[1] Nel 2003 la squadra fa correre Makoto Tamada su una RC211V con gomme Bridgestone, oltre a supportare il team Pons Racing.[1] Nel 2004 Pramac segue esclusivamente il team di Sito Pons, sotto il nome di Camel Honda; in particolare con riferimento a Tamada, che riesce a portare al successo per la prima volta gli pneumatici giapponesi nella classe regina del motomondiale, mentre la moto del suo compagno di box, Max Biaggi, era equipaggiata con gomme Michelin.
Nel 2005 il team Pramac e il team d'Antín, quest'ultimo nato nel 1999 in Spagna per volontà dell'ex pilota Luis d'Antín, e che aveva gareggiato il primo anno nella classe 250 per poi passare dal 2000 alla classe 500, si uniscono in un'unica squadra, denominata D'Antin Pramac e con licenza sportiva spagnola, che partecipa alle competizioni con una Ducati Desmosedici condotta da Roberto Rolfo.[1]
L'anno seguente la partecipazione si allarga a due moto, affidate a Alex Hofmann e a José Luis Cardoso: il miglior risultato in gara della stagione è il decimo posto di Hofmann al Gran Premio di Catalogna. Nella stagione 2007 la squadra schiera quali piloti titolari Alex Barros e il riconfermato Hofmann, con il primo che ottiene un podio in stagione nel Gran Premio d'Italia, mentre il team si piazza al sesto posto nella classifica destinata alle squadre.
Sul piano logistico, nell'estate 2008 c'erano state le dimissioni di Luis d'Antín a stagione in corso, con conseguente riorganizzazione della squadra.[3] Ciò fa sì che il successivo campionato 2009 segni una prima svolta nella storia del team: la denominazione torna ad essere Pramac Racing, con sede in Italia a Casole d'Elsa,[1] e inoltre inizia a farsi più stretta la collaborazione con Ducati, di cui Pramac diventa il team clienti di riferimento.
Nella circostanza vengono portati al debutto in MotoGP il finlandese Mika Kallio e Niccolò Canepa, collaudatore del team ufficiale; durante la stagione, alla guida della moto si alterna anche il catalano Aleix Espargaró, dapprima sostituendo Kallio, prestato al team ufficiale per sostituire Casey Stoner, e, negli ultimi Gran Premi dell'anno, al posto di Canepa infortunato. Il finlandese è anche il miglior esordiente dell'anno, battendo il compagno di box oltreché Yūki Takahashi.[4] Nella classifica team si ripete la posizione dell'anno precedente con 108 punti.
Per il 2010 i piloti designati sono il confermato Kallio ed Espargaró, con il finlandese che lascia il posto negli ultimi due Gran Premio a Carlos Checa; la stagione si conclude con un settimo posto di Kallio quale miglior risultato. Anche nella classifica per team la posizione resta, per il terzo anno di seguito, l'ottava. Nel 2011 i piloti sono invece Loris Capirossi, che torna a guidare una Ducati dopo tre stagioni con la Suzuki, e Randy de Puniet; il miglior risultato in gara è un sesto posto di quest'ultimo in Australia, mentre la squadra si classifica in sesta posizione, con 92 punti. Nel 2012 il team schiera una sola moto, affidata a Héctor Barberá. Il pilota iberico conquista in dieci occasioni la top 10 della classifica, ottenendo come miglior risultato il 7º posto in Malesia e partendo dalla 3ª posizione al Mugello.
Nel 2013 arriva una seconda svolta per Pramac, che diventa factory supported team di Ducati, ovvero non più una semplice squadra clienti bensì un team satellite che gode di assistenza, materiali e sviluppi al pari della squadra ufficiale di Borgo Panigale:[1] da qui al successivo decennio, il team di Casole d'Elsa diverrà una realtà capace di lottare alla pari con i vari factory team del motomondiale.[1]
Per il campionato 2013 le moto Pramac vengono affidate ad Andrea Iannone e Ben Spies;[5] a causa dell'infortunio di quest'ultimo alla spalla, nel corso della stagione vengono chiamati a sostituirlo dapprima Michele Pirro[6] e poi Alex De Angelis.[7] Data l'indisponibilità di Spies a rientrare dopo l'infortunio, il team si affida a Yonny Hernández per le ultime cinque gare della stagione. La squadra chiude la stagione al 8º posto in classifica team con 121 punti.[8] Nel 2014, accanto al confermato Iannone viene schierato il colombiano Yonny Hernández: le prestazioni migliorano leggermente rispetto all'anno precedente, il team infatti si classifica al sesto posto con 155 punti, e inoltre Iannone sfiora la pole position al Gran Premio della Comunità Valenciana, battuto da Valentino Rossi.
Nel 2015 Iannone passa al team ufficiale Ducati, lasciando libero un posto in Pramac che viene rilevato da un altro italiano: Danilo Petrucci, proveniente dal team IodaRacing. L'altra moto è affidata al confermato Hernández. Il 30 agosto 2015, in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, Petrucci, partito dalla 18ª posizione dello schieramento, riesce a risalire fino al secondo posto, arrivando a poco più di un secondo dal vincitore Rossi: con questo risultato, Petrucci riporta il team Pramac sul podio di una gara del motomondiale a distanza di sette anni dal precedente piazzamento della squadra, risalente al terzo posto di Elías a Misano Adriatico.[9]
Nel 2016, riconfermato Petrucci, l'altra moto viene affidata Scott Redding. Proprio con il britannico, il team ottiene l'unico podio stagionale in occasione del Gran Premio d'Olanda. Nel 2017 la squadra schiera gli stessi piloti della stagione precedente.[10] Nel corso del campionato, che si conclude col quinto posto tra i team, Petrucci ottiene quattro piazzamenti a podio. Nel 2018, al confermato Petrucci viene affiancato Jack Miller. L'australiano ottiene la pole in Argentina, mentre l'italiano giunge sul podio in Francia. La stagione si conclude, come la precedente, con il quinto posto nella classifica team.
Nella stagione 2019 la squadra schiera il riconfermato Miller e Francesco Bagnaia, campione uscente della classe Moto2.[11] Miller ottiene cinque terzi posti in stagione, mentre l'esordiente Bagnaia ottiene come miglior risultato un quarto posto nel Gran Premio d'Australia, contribuendo a portare Pramac al sesto posto nella classifica team.
Nella stagione 2020 la squadra schiera ancora la coppia Miller-Bagnaia, che conquistano vari piazzamenti a podio contribuendo alla vittoria del titolo costruttori da parte di Ducati.[12]
Nel 2021, con la coppia Miller-Bagnaia migrata nella squadra ufficiale Ducati, i manubri di Pramac passano a Johann Zarco e a Jorge Martín. Quest'ultimo, a causa di un infortunio rimediato nelle prove libere del Gran Premio del Portogallo, venne sostituito da Esteve Rabat negli appuntamenti di Spagna e Francia, e da Michele Pirro al Mugello. Nel Gran Premio di Stiria, Pramac ottenne la sua prima vittoria in MotoGP con Martín, dopo che lo spagnolo aveva già centrato la pole.[13] La stagione si chiuse al quarto posto nella classifica team, contribuendo alla riconferma di Ducati nel mondiale costruttori; inoltre Zarco primeggia nella classifica riservata ai piloti dei team indipendenti,[14] e Martín in quella dei rookie.[15] Nel campionato 2022, confermata la coppia di piloti, Zarco parte dalla prima casella della griglia in Portogallo e sale quattro volte sul podio, classificandosi all'ottavo posto;[16] Martín fa segnare cinque pole e sale quattro volte sul podio, classificandosi nuovamente al nono posto.[16] La squadra, divenuta Prima Pramac Racing, chiude al quarto posto nella classifica team.[16]
Dal 2023 il team manager è Gino Borsoi.[17] Alla terza stagione con la coppia Zarco-Martín, la squadra continua nella sua crescita ai vertici della MotoGP: il francese vince il suo primo Gran Premio in top class in Australia,[18] mentre lo spagnolo s'impone all'attenzione con 13 vittorie – in coincidenza con l'introduzione delle gare Sprint nel sabato precedente i Gran Premi – e rimane in corsa per il titolo piloti, contro Bagnaia del factory team Ducati, fino all'ultima gara a Valencia. Al termine del campionato Pramac sopravanza anche la squadra ufficiale di Borgo Panigale e vince la classifica team, risultando la prima squadra indipendente a raggiungere questo traguardo.[19]
Pramac Racing partecipa all'edizione inaugurale della Coppa del Mondo della classe MotoE, schierando due Energica Ego affidate all'australiano Joshua Hook e Alex De Angelis, che chiudono la stagione rispettivamente al tredicesimo e settimo posto in classifica. Miglior risultato stagionale è la pole position conquistata da De Angelis nel Gran Premio di Misano.[20] Nel 2020 Pramac Racing continua con i due piloti dell'anno prima, Hook e De Angelis che chiudono la stagione all'ottavo e quattordicesimo posto.[21]
Per il 2021, vennero ingaggiati Alessandro Zaccone e Yonny Hernández in sostituzione del ritirato De Angelis e il rinunciatario Hook, che scelse il mondiale endurance vista la sovrapposizione del calendario con quello del motomondiale.[22] Durante la prima gara della stagione nel GP di Spagna a Jerez, Alessandro Zaccone e la squadra vinsero la loro prima gara in MotoE, che fu la prima vittoria in assoluto nel motomondiale della Pramac.[23] Dopo essere stato al comando della classifica per gran parte della stagione, complice un infortunio nell'ultimo Gran Premio, Zaccone chiuse al quinto posto mentre Hernández chiuse decimo. Nel 2022 la coppia di piloti è composta da Kevin Manfredi e Xavi Forés che si piazzano rispettivamente al dodicesimo e quattordicesimo posto in classifica.[24] Nel 2023 il team cambia entrambi i pilotiː schiera infatti l'esordiente Esteve Rabat e Luca Salvadori. Salvadori è costretto a saltare gli ultimi tre Gran Premi per infortunio venendo sostituito da Óscar Gutiérrez e Andrea Migno. Rabat chiude la stagione al quattordicesimo posto e Salvadori al diciassettesimo.[25] La prima edizione della classifica a squadre vede Pramac chiudere al nono posto.[25]
Il punteggio finale è dato dalla somma dei punti ottenuti da piloti titolari e sostitutivi e la posizione finale si riferisce al team e non al costruttore.
^L'Alice Team si riorganizza, su motogp.com, Dorna Sports S.L., 10 luglio 2008. URL consultato il 17 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2018).
^ Angelo Pastore, MotoGP: Mika Kallio rookie dell’anno, su derapate.allaguida.it, Nano Press Network, 29 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2018).
^Spies torna al Mugello, Pirro a Le Mans, su motogp.com, Dorna Sports S.L., 5 maggio 2013. URL consultato il 17 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2018).
^De Angelis con Pramac a Laguna Seca, su motogp.com, Dorna Sports S.L., 1º luglio 2013. URL consultato il 17 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2018).