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Bobobo-bo Bo-bobo
Bobobo-bo Bo-bobo | |
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ボボボーボ・ボーボボ (Bobobō-bo Bō-bobo) | |
Genere | avventura[1], parodia[2][3], umorismo demenziale[4] |
Manga | |
Autore | Yoshio Sawai |
Editore | Shūeisha - Jump Comics |
Rivista | Weekly Shōnen Jump |
Target | shōnen |
1ª edizione | 5 marzo 2001 – 14 novembre 2005 |
Periodicità | settimanale |
Tankōbon | 21 (completa) |
Editore it. | Planeta DeAgostini |
1ª edizione it. | 9 novembre 2007 – 8 maggio 2011 |
Periodicità it. | aperiodico |
Volumi it. | 21 (completa) |
Serie TV anime | |
Regia | Hiroki Shibata |
Char. design | Youichi Ohnishi |
Musiche | Koichiro Kameyama |
Studio | Toei Animation |
Rete | TV Asahi |
1ª TV | 8 novembre 2003 – 29 ottobre 2005 |
Episodi | 76 (completa) +1 episodio riassuntivo |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 24 min |
Rete it. | Jetix |
1ª TV it. | 3 settembre – 17 dicembre 2007 |
Episodi it. | 76 (completa) |
Durata ep. it. | 24 min |
Dialoghi it. | Luca Privitera, Lisbeth Adams |
Studio dopp. it. | CD Cine Dubbing |
Dir. dopp. it. | Vittorio Stagni |
Manga | |
Shinsetsu Bobobō-bo Bō-bobo | |
Autore | Yoshio Sawai |
Editore | Shūeisha - Jump Comics |
Rivista | Weekly Shōnen Jump |
Target | shōnen |
1ª edizione | 19 dicembre 2005 – 2 luglio 2007 |
Tankōbon | 7 (completa) |
Volumi it. | inedito |
Bobobo-bo Bo-bobo (ボボボーボ・ボーボボ?, Bobobōbo Bōbobo), noto più semplicemente come Bobobo, è un manga di Yoshio Sawai, pubblicato in Giappone da Shūeisha sulla rivista Weekly Shōnen Jump; ne è stato tratto un omonimo anime di 76 episodi[5][6][7].
Trama e caratteristiche principali
[modifica | modifica wikitesto]Il manga è ambientato in un remoto futuro (nel XXXI secolo), in cui il mondo è minacciato dall'Impero Maruhage (Impero dei Calvi nell'anime) guidato dall'imperatore calvo Tsuru Tsururina IV (nella versione italiana del manga lasciato in originale, nell'anime tradotto in Calvo Calvi) che vuole conquistare il mondo e costringere tutta la popolazione terrestre a tagliarsi completamente i capelli.
Bo-bobo è un uomo muscoloso, bizzarro e un po' matto. Fin da bambino è in grado di controllare i suoi sconfinati peli nasali, grazie alla sua abilità nell'arte marziale dello Hanage Shinken (Tecnica dei Peli Nasali o Moccio-fu nell'anime).
Oltre agli incredibili peli nasali, ha una folta capigliatura riccia da cui escono svariati e bizzarri oggetti e persone. Spesso si trasforma in veicoli come aerei, bus e auto, o perfino super robot. La sua missione è combattere in difesa delle capigliature.
La serie ha caratteristiche fortemente demenziali, con un umorismo basato principalmente su giochi di parole possibili grazie all'ambiguità della lingua giapponese, e su una forte illogicità d'azione e di pensiero, scandita da continue parodie e citazioni riprese dalla cultura popolare, da altri manga e da luoghi comuni letterari e cinematografici. (Il manga più citato da Yoshio Sawai è Kinnikuman, che ritroviamo addirittura nelle armature dei caccia-capelli). Anche le arti marziali ed i luoghi di Bobobo-bo Bo-bobo sono assolutamente demenziali come i loro nomi. Ad esempio, quando Bobo si trova a sfidare una banda di avversari, minaccia di usare una tecnica potentissima alla quale si è allenato per più di un anno, salvo scoprire che si tratta di una semplice rotolata. Un'altra assurdità è l'armatura da contabile di Don Patch, costituita da cartoni poggiati su spalle, braccia e gambe. La particolarità è che sul gambale sinistro presenta un uomo con gli occhiali, che in un flashback si scopre essere stato un contabile che ha deciso di diventare un'armatura.
Personaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Bobobo-bo Bo-bobo (ボボボーボ・ボーボボ?, Bobobōbo Bōbobo)
- Doppiato da: Takehito Koyasu (ed. giapponese), Massimiliano Plinio (ed. italiana)
- Bo-bobo è un uomo muscoloso, bizzarro e un po' matto. Fin da bambino è in grado di controllare i suoi sconfinati peli nasali, grazie alla sua abilità nell'arte marziale dello Hanage Shinken (Tecnica dei Peli Nasali o Moccio-fu nell'anime).
- Beauty (ビュティ?, Byuti)
- Doppiata da: Ai Nonaka (ed. giapponese), Ilaria Giorgino (ed. italiana)
- Una teenager dai capelli fucsia, senza particolari poteri, che ha un debole per Heppokomaru e nutre molta ammirazione nei confronti di Bo-bobo, sebbene impazzisca ogni qual volta Bo-bobo fa qualcosa di bizzarro (in pratica sempre).
- Heppokomaru (ヘッポコ丸?, Heppokomaru, Gasser nell'edizione italiana dell'anime)
- Doppiato da: Naomi Shindō (ed. giapponese), Gilberta Crispino (ed. italiana)
- Ragazzo che combatte il nemico a suon di peti che è in grado di lanciare come bombe.
- Don Patch (首領パッチ?, Don Pacchi)
- Doppiato da: Masaya Onosaka (ed. giapponese), Emiliano Reggente (ed. italiana)
- Leader di un gruppo di ribelli, gli Scoppiati (Hajike-gumi). È un essere arancione dalla forma sferica dotato di grosse punte, braccia, gambe, occhi, naso e bocca[8]. La sua arma è la cosiddetta Spada Don Patch, un gambo di cipollotto che non funziona mai. A volte cambia aspetto, travestendosi da donna o assumendo l'identità di un cane, un cappello oppure un piccolo fiammiferaio, che invece di vendere fiammiferi vende dei disgustosi dolcetti rifiutati da tutti.
- Hatenkou (破天荒?, Hatenkō)
- Doppiato da: Daisuke Kishio (ed. giapponese), ? (ed. italiana)
- Membro degli Scoppiati, è un biondo giovane capace di usare la tecnica della chiave, in grado di pietrificare per un minuto gli esseri umani.
- Tokoro Tennosuke (ところ天の助? Generale Gelatina nell'edizione italiana dell'anime)
- Doppiato da: Keiichi Sonobe (ed. giapponese), Pierluigi Astore (ed. italiana)
- Essere gelatinoso in grado di assumere qualsiasi forma.
- Softon (ソフトン?, Sofuton)
- Doppiato da: Hikaru Midorikawa (ed. giapponese), ? (ed. italiana)
- Uomo dalla testa a forma di gelato (anche se spesso viene scambiata per una montagnola di escrementi).
- Gyorai-girl (魚雷ガール?, Gyorai Gāru)
- Doppiata da: Hiromi Nishikawa (ed. giapponese), ? (ed. italiana)
- Letteralmente "Ragazza Siluro": infatti è una specie di proiettile subacqueo con arti, occhi e bocca di donna.
Media
[modifica | modifica wikitesto]Manga
[modifica | modifica wikitesto]Il manga scritto e disegnato da Yoshio Sawai è stato serializzato dal 5 marzo 2001 al 14 novembre 2005 sulla rivista Weekly Shōnen Jump edita da Shūeisha[9][10][7]. I vari capitoli sono stati raccolti in ventuno volumi tankōbon pubblicati dal 4 luglio 2001[11] al 2 maggio 2006[12][7].
In Italia la serie è stata pubblicata da Planeta DeAgostini dal 9 novembre 2007[13] all'8 maggio 2011[14]. L'edizione italiana è una traduzione fedele della versione originale giapponese e ne conserva tutti i nomi dei personaggi, la dinamica delle gag (basate su un tipo di humor dell'assurdo prettamente giapponese) e le citazioni culturali, nonostante ciò l'ultimo volume è caratterizzato da una traduzione confusionaria, con frasi incomplete e parole senza senso logico[14].
Un sequel intitolato Shinsetsu Bobobō-bo Bō-bobo (真説ボボボーボ・ボーボボ?) ad opera dello stesso autore[7], è stato serializzato dal 19 dicembre 2005 al 2 luglio 2007 sempre su Weekly Shōnen Jump[15][16]. I capitoli sono stati raccolti in sette volumi tankōbon pubblicati dal 4 luglio 2006[17] al 1º gennaio 2008[18]. In Italia è inedito.
Anime
[modifica | modifica wikitesto]Un adattamento anime prodotto da Toei Animation e diretto da Hiroki Shibata, è stato trasmesso su TV Asahi dall'8 novembre 2003 al 29 ottobre 2005 per un totale di settantasei episodi[7]. La serie presenta due sigle d'apertura, ovvero Wild Challenger cantata da Jindou (ep. 1-32) e Baka Survivor (バカサバイバー?) di Ulfuls (ep. 33-76), e tre di chiusura Shiawase (幸せ?) di Mani Laba (ep. 1-19), Kirai Tune (キライチューン?) di FREENOTE (ep. 20-32) e H.P.S.J. di mihimaru GT (ep. 33-76).
La versione animata differisce da quella cartacea per l'alleggerimento dei contenuti in essa presenti, come ad esempio la rimozione del concetto di morte o le citazioni ad oltre opere[19].
In Italia la serie è stata trasmessa su Jetix[7] dal 3 settembre[20] al 17 dicembre 2007. L'episodio 32.5, il quale è un riassunto degli avvenimenti precedenti, non è mai stato mandato in onda nella versione internazionale. Nell'edizione italiana, così come avvenuto in tutte quelle internazionali, sono state mantenute le sigle originali giapponesi.
Adattamento
[modifica | modifica wikitesto]La versione italiana dell'anime non si basa quella originale giapponese ma bensì su quella internazionale americana, dove molti nomi di personaggi e tecniche sono stati cambiati, parecchie battute restituiscono una comicità piuttosto anglosassone e certe scene sono state censurate per abbassare il target dei potenziali spettatori. Numerosi giochi di parole, che sfruttavano l'ambiguità della lingua giapponese, sono stati cambiati per renderli più comprensibili al pubblico occidentale.
Nonostante ciò il livello di censura risulta piuttosto contenuto dato che non sono state apportate modifiche di grande rilievo alla trama, così come la colonna sonora che è rimasta quella originale. I kanji utilizzati nei vari episodi per introdurre luoghi o personaggi vengono mantenuti senza però essere tradotti.
Videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]Dalla serie sono stati tratti sette videogiochi, tutti sviluppati da Hudson Soft ed usciti esclusivamente in Giappone[7].
Il primo è un videogioco di ruolo intitolato Bobobo-bo Bo-bobo ougi 87.5 bakuretsu Hanage Shinken (ボボボーボ・ボーボボ 奥義87.5 爆烈鼻毛真拳?) uscito il 19 dicembre 2002 per Game Boy Advance[21][7]. In seguito furono pubblicati per la stessa piattaforma rispettivamente: Bobobo-bo Bo-bobo majide!!? Shinken shoubu (ボボボーボ・ボーボボ マジで!!?真拳勝負?) il 7 agosto 2003[22] e Bobobo-bo Bo-bobo 9-kyoku senshi gyagu yūgō (ボボボーボ・ボーボボ 9極戦士ギャグ融合?) il 25 marzo 2004[23].
Un picchiaduro a incontri dal titolo Bobobo-bo Bo-bobo bakutou Hajike taisen (ボボボーボ・ボーボボ 爆闘ハジケ大戦?) uscì il 9 settembre 2004 sempre su Game Boy Advance[24].
Un videogioco d'azione, Bobobo-bo Bo-bobo Hajike matsuri (ボボボーボ・ボーボボ ハジけ祭?) uscì per PlayStation 2[7] il 20 marzo 2003[25]; successivamente uscirono del medesimo genere anche Bobobo-bo Bo-bobo atsumare! Taikan Bo-bobo (ボボボーボ・ボーボボ 集まれ!体感ボーボボ?) il 16 dicembre 2004 sempre per la stessa piattaforma e che fa utilizzo della videocamera digitale EyeToy[26] e Bobobo-bo Bo-bobo dasshutsu!! Hajike Rowaiaru (ボボボーボ・ボーボボ 脱出!!ハジケ・ロワイアル?) distribuito per GameCube il 17 marzo 2005[27].
I personaggi della serie sono apparsi assieme ad alcuni dei protagonisti di altri manga pubblicati su Weekly Shōnen Jump nei videogiochi picchiaduro crossover Jump Super Stars[28][7], Jump Ultimate Stars[29][7] entrambi per Nintendo DS e J-Stars Victory Vs per PlayStation 3 e PlayStation Vita[30][31].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]A gennaio 2021, il manga aveva venduto più di 7 milioni di copie[32]. Scott Campbell di Active Anime recensì il primo volume del manga trovando che Bobobo-bo Bo-bobo fosse un titolo folle e divertente e che se avesse dovuto assegnare un premio al manga che cercava di essere il più originale, questo lo avrebbe vinto a mani basse, senza alcun problema[33]. Campbell notò che era troppo strano cercare di classificarlo in un genere ben preciso, l'unica cosa che rimaneva da fare era leggerlo e vedere se le buffonate presenti nella storia si adattavano bene al lettore[33].
L'anime ha goduto di un ottimo successo in Giappone[34], nonostante la trasmissione degli episodi non fosse regolare[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su viz.com, Viz Media. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- ^ (EN) Christopher Macdonald, Details on Viz Bobobo-bo Bo-bobo Release, in Anime News Network, 29 settembre 2005. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- ^ (EN) Matthew Yglesias, Bobobo-bo Bo-bobo, su The Atlantic, 12 settembre 2006. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- ^ (EN) Cartoon Network and VIZ Media Celebrate First Anniversary of Toonami Jetstream™ with Expanded Show Lineup, in Anime News Network, 7 agosto 2007. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- ^ Francesca Camerino, Bobobo, un eroe per salvare la capigliatura al mondo, su TVBlog.it, 1º maggio 2007. URL consultato il 29 aprile 2020.
- ^ Bobobo-bo Bo-bobo: prime impressioni ed immagini, su animeclick.it, AnimeClick.it, 13 gennaio 2004. URL consultato il 1º maggio 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l Yoshio Sawai (testi e disegni); Qualcuno fermi quei tre (by Beauty), in Bobobo-bo Bo-bobo vol. 2, Planeta DeAgostini, 8 gennaio 2008, pp. 187-190, ISBN 978-84-674-4455-1.
- ^ (JA) 最強ジャンプ創刊!「ボーボボ」首領パッチ主役の新連載も, in Natalie, 3 dicembre 2011. URL consultato il 4 ottobre 2020.
- ^ (JA) 週刊少年ジャンプ 表示号数12, su mediaarts-db.bunka.go.jp, Agency for Cultural Affairs. URL consultato il 28 aprile 2020.
- ^ (JA) 2005年Vol.50, su jump.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2009).
- ^ (JA) ボボボーボ・ボーボボ 1, su books.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2007).
- ^ (JA) ボボボーボ・ボーボボ 21, su books.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2007).
- ^ Bobobo-bo Bo-bobo 1, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
- ^ a b Bobobo-bo Bo-bobo 21, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 28 aprile 2020.
- ^ (JA) 2006年Vol.3, su jump.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2009).
- ^ (JA) 2007年Vol.31, su jump.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2008).
- ^ (JA) 真説ボボボーボ・ボーボボ 1, su books.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2008).
- ^ (JA) 真説ボボボーボ・ボーボボ 7, su books.shueisha.co.jp, Shūeisha. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2008).
- ^ (EN) Niarobi Dono, Bobobo-bo Bo-bobo: 10 Biggest Differences Between Manga And Anime, su CBR, 9 giugno 2019. URL consultato il 28 aprile 2020.
- ^ Bobobo-bo Bo-bobo tutti i giorni su Jetix (Canale 617 di Sky), su animeclick.it, AnimeClick.it, 6 settembre 2007. URL consultato il 29 aprile 2020.
- ^ (JA) ボボボーボ・ボーボボ 奥義87.5爆烈鼻毛真拳, su nintendo.co.jp, Nintendo. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2003).
- ^ (JA) ボボボーボ・ボーボボ マジで!!?真拳勝負, su nintendo.co.jp, Nintendo. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2004).
- ^ (JA) ボボボーボ・ボーボボ 9極戦士ギャグ融合, su nintendo.co.jp, Nintendo. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2004).
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- ^ (JA) ボボボーボ・ボーボボ ハジけ祭, su jp.playstation.com, PlayStation. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2019).
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- ^ (JA) ボボボーボ・ボーボボ 脱出!!ハジケ・ロワイアル, su nintendo.co.jp, Nintendo. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2005).
- ^ (JA) キャラクター紹介 ボボボーボ・ボーボボ, su nintendo.co.jp, Nintendo. URL consultato il 1º maggio 2020.
- ^ (JA) JUMP ULTIMATE STARS ボボボーボ・ボーボボ, su nintendo.co.jp, Nintendo. URL consultato il 1º maggio 2020.
- ^ (EN) Egan Loo, Haikyu, Dr. Slump, Bobobo-bo Join J-Stars Victory Vs. Game, in Anime News Network, 12 febbraio 2014. URL consultato il 1º maggio 2020.
- ^ Arale che pesta Goku? Tutto è possibile in J-Stars Victory Vs, in AnimeClick.it, 18 marzo 2014. URL consultato il 1º maggio 2020.
- ^ (JA) 『ボボボーボ・ボーボボ』20周年記念イベント2・20開催 キャスト5人出演, in Oricon, 21 gennaio 2021. URL consultato il 22 febbraio 2021.
- ^ a b (EN) Scott Campbell, Bobobo-bo Bo-bobo Vol.1, su Active Anime, 30 agosto 2008. URL consultato il 22 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
- ^ Lucia Lasorsa, Bobobo – nuova visual celebrativa dei 20 anni, in MangaForever, 22 febbraio 2021. URL consultato il 22 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2021).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Manga
- Bobobo-bo Bo-bobo, su AnimeClick.it.
- (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su Anime News Network.
- (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su MyAnimeList.
- Anime
- (JA) Sito ufficiale, su toei-anim.co.jp.
- Bobobo-bo Bo-bobo, su AnimeClick.it.
- (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su Anime News Network.
- (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su MyAnimeList.
- Bobobo-bo Bo-bobo, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Bobobo-bo Bo-bobo, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.