Automotrice FS ALn 668.1700

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Voce principale: Automotrice FS ALn 668.

Automotrice FS ALn 668.1700
Automotrice
Automotrice ALn 668.1706 in livrea XMPR.
Anni di ordinazione 1969
Anni di costruzione 1971-1972
Quantità prodotta 20
Costruttore Breda Pistoiesi
ALn 668.1701-1720
Lunghezza 22.110 mm
Larghezza 2.900 mm
Altezza 3.698 mm
Capacità 68 posti:
8 di 1ª classe,
60 di 2ª classe
Scartamento 1.435 mm
Interperno 15.150 mm
Passo dei carrelli 2.300 mm
Massa aderente 18.400 kg
Massa a vuoto 36.000 kg
Rodiggio (1A)(A1)
Diametro ruote 920 mm
Tipo di trasmissione giunto idraulico,
frizione monodisco,
cambio meccanico FIAT a 5 marce
Rapporto di trasmissione al ponte: 2,67
Potenza installata 2 x 166 kW
Potenza di taratura 2 x 115 kW
Velocità massima omologata 110 km/h
Alimentazione gasolio
Autonomia circa 600 km
Tipo di motore 2 motori Diesel aspirati IVECO 8217.12
Dati tratti da:
Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabelle pp. 31, 124, 126

Le automotrici FS ALn 668.1700, note anche come ALn 668 serie 1700, fanno parte della seconda generazione del gruppo ALn 668, che comprende in ordine cronologico le serie 1500, 1600, 1700 e 1800[1].

Le ALn 668.1700 furono ordinate con i fondi della seconda fase del piano di finanziamento decennale 1962-1972 e, pur essendo interamente di progettazione FIAT, per motivi di politica industriale la loro produzione fu affidata alla Breda Pistoiesi[2].

La serie 1700 fu prodotta in 20 unità numerate ALn 668.1701-1720, ordinate nel 1969 e consegnate dalla Ferroviaria Breda Pistoiesi tra il 1971 e il 1972[2][3][4][5].

Caratteristiche

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Come la precedente serie 1600, le ALn 668.1700 hanno una capacità di 68 posti a sedere, di cui 8 di prima classe, e sono mosse da due motori Diesel con potenza di taratura di 115 kW ciascuno, che permettono una velocità massima di 110 km/h[6] e un'autonomia di circa 600 km[7][8].

Le automotrici ALn 668.1700 possono essere pilotate dalle rimorchiate Ln 664.1400 e sono atte al comando multiplo in doppia trazione[9].

Differenze dalla serie 1600

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La cassa rimase identica a quella della serie 1600, ma fu adottato il nuovo motore Diesel ad aspirazione naturale, di derivazione camionistica, IVECO 8217/12[10] (cilindrata 13,798 dm³, potenza nominale UIC 166 kW, potenza di taratura FS 115 kW), che equipaggerà con le sue varianti tutte le successive serie di ALn 668 e ALn 663[11]. Il suddetto motore, che poteva contare su una maggior cilindrata e potenza nominale rispetto al predecessore 221 H, continuò tuttavia a essere tarato a 115 kW come il precedente[12].

La serie 1700 fu inoltre la prima a beneficiare delle nuove soluzioni tecniche sperimentate sul prototipo ALn 668.1999, adottando per l'azionamento delle ventole dei radiatori dei motori un sistema a trasmissione idrostatica che, grazie all'inserzione al momento opportuno e alla regolazione termostatica della velocità dei ventilatori, consentiva una regolazione più efficiente della temperatura dell'acqua, permettendo un risparmio di energia erogata dai motori che arrivava fino al 4% nella stagione invernale[13][14].

Assegnazione ai depositi locomotive

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Composizione di ALn 668.1700 in livrea grigio azzurro-beige pergamena nella stazione di Chioggia nel 1996.

Le assegnazioni iniziali delle ALn 668.1700 interessarono il deposito locomotive (DL) di Lecco, che ricevette le prime dodici unità, e il DL di Bolzano, che ricevette le otto successive[15].

L'arrivo a Lecco nel 1976 delle nuove ALn 668.1000 fece sì che tutte le 1700 venissero concentrate in Alto Adige, con tredici unità assegnate al DL di Bolzano e sette al DL di Fortezza[15].

L'elettrificazione della Fortezza-San Candido e la chiusura della Merano-Malles nel 1990 determinarono il trasferimento al DL di Verona di tutte le 1700, cinque delle quali furono poi cedute al DL di Novara nel 2001 per sussidiare le ALn 668.1500 ormai prossime al ritiro dal servizio[15].

L'ultima variazione si ebbe nel 2006 con lo spostamento al DL di Reggio Calabria delle cinque unità del DL di Novara e di sette unità del DL di Verona, alcune delle quali furono assegnate per breve tempo al DL di Catanzaro[15].

Da segnalare infine che tra il 2004 e il 2008 le ALn 668.1705, 1708 e 1713 furono noleggiate da Sistemi Territoriali per effettuare servizio sulla Adria-Mestre e assegnate in questo periodo al DL di Treviso[15].

Assegnazioni delle ALn 668.1700[16]
DL dic 1972 dic 1982 dic 2004 ott 2006
Lecco 12
Bolzano 8 13
Fortezza 7
Novara 5
Verona 15 7[a]
Reggio Calabria 12
Totale 20 20 20 19[a]
a. Manca all'appello l'automotrice ALn 668.1708, ancora assegnata al DL di Treviso in noleggio a Sistemi Territoriali.

Principali servizi

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Le prime dodici unità della serie 1700, assegnate al DL di Lecco a partire dal 1971, sostituirono gradualmente le anziane automotrici ALn 556 FIAT, effettuando con esse sulla Monza-Molteno-Oggiono anche affollati treni per studenti e operai in tripla trazione mista[15][17].

I servizi svolti dalle ALn 668.1700 del DL di Lecco si attestarono poi sulla linea per Como e sulla diramazione Molteno-Monza, nonché sulla Sondrio-Tirano, al tempo non ancora rielettrificata, che veniva servita con unità appositamente distaccate a rotazione nella rimessa locomotive di Tirano[15][17].

Le successive otto unità furono invece assegnate a partire dal 1972 al DL di Bolzano, caratterizzato fino allora dalla presenza delle ALn 556 Breda[15].

Le ALn 668.1700 del DL di Bolzano furono impiegate sulla Merano-Malles e sulla ferrovia della Val Pusteria, dove la loro presenza divenne più frequente da novembre 1975; pochi mesi dopo, con l'assegnazione di una piccola dotazione al DL di Fortezza e l'incremento delle unità del DL di Bolzano con le macchine trasferite da Lecco, furono affidate alle 1700 anche alcune corse sulla ferrovia della Valsugana, in sussidio alle ALn 772 che assicuravano la maggioranza dei servizi[15].
Inoltre, a causa della temporanea interruzione per frane della Merano-Malles nel 1982, le ALn 668.1700 del deposito di Bolzano fecero servizio per parecchi mesi sulla Vicenza-Schio[18]

Con il trasferimento nel 1990 al DL di Verona, le 1700 iniziarono a effettuare servizio sulle linee della bassa padana, in particolare sulla Verona-Modena[15].

Infine, con il trasferimento nel 2006 di alcune unità ai DL di Catanzaro e Reggio Calabria, i servizi delle ALn 668.1700 si estesero alla ferrovia Ionica fino a Crotone, in particolare tra Reggio Calabria e Melito Porto San Salvo, alla Catanzaro-Lamezia Terme e anche alla linea tirrenica tra Lamezia e Rosarno via Tropea e da Rosarno a Reggio Calabria, su un insieme di linee prevalentemente elettrificate[15].

Accantonamenti e radiazioni

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Le ultime dieci automotrici ALn 668.1700 (1701-1705, 1709, 1711, 1714, 1716-1717), tutte assegnate al deposito locomotive di Reggio Calabria, furono ritirate dal servizio nel maggio 2010 e private dei componenti recuperabili[19]. Alla stessa data, della ALn 668.1700 rimanevano in servizio soltanto le ALn 668.1706, 1707, 1708 e 1718 noleggiate alla Ferrovie Emilia Romagna (FER)[19].
Tutte le automotrici ALn 668 serie 1700 sono state accantonate nel 2011.[senza fonte]

Modelli derivati per le ferrovie in concessione

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Questa serie di automotrici fu costruita solo per le Ferrovie dello Stato[5].

  1. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, pp. 70-73.
  2. ^ a b Nascimbene, ALn 668 1600, p. 30.
  3. ^ Di Majo, Racca, ALn 668Fig. 2 – Automotrici ALn 668 italiane ed estere suddivise secondo gli anni di ordinazione, p. 106.
  4. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, p. 126.
  5. ^ a b Santanera, I treni Fiat, tabella a p. 92.
  6. ^ La velocità massima effettiva con i cerchioni a metà usura è di 114 km/h. Cfr. Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabella 3, p. 40.
  7. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, disegni p. 116.
  8. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, tabella pp. 124-125.
  9. ^ Di Iorio, finestra Automotrici e rimorchiate in Commiato, p. 15.
  10. ^ In realtà la prima automotrice equipaggiata con il motore 8217/12 fu la ALn 668.1801, consegnata dalla FIAT nel febbraio 1971, precedendo di cinque mesi la ALn 668.1701 che uscì dallo stabilimento Breda di Pistoia nel luglio dello stesso anno. Cfr. Nascimbene, La maturità (I), p. 30 e Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, p. 126.
  11. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, pp. 29-33.
  12. ^ Nascimbene, La maturità (I), p. 31.
  13. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, p. 39.
  14. ^ Nascimbene, ALn 668 1600, pp. 30-32.
  15. ^ a b c d e f g h i j k Nascimbene, ALn 668 1600, pp. 33-34, 39.
  16. ^ Nascimbene, ALn 668 1600, tabella a p. 33. Da notare che nella tabella citata le dotazioni dei DL di Verona e Reggio Calabria dell'ottobre 2006 risultano rispettivamente 12 e 7, fatto che contrasta con il seguito dell'articolo; che si tratti di un refuso per inversione delle cifre è confermato anche da una notizia su un numero successivo della stessa rivista, che afferma che le ultime dieci macchine in servizio erano assegnate al DL di Reggio Calabria (cfr. Barazzuol, News Italia. ALn 668 1700 accantonate, p. 7).
  17. ^ a b Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, p. 64.
  18. ^ Garzaro, Nascimbene, Automotrici ALn 668, foto p. 64 e didascalia p. 66.
  19. ^ a b E. Barazzuol, News Italia. ALn 668 1700 accantonate, in Tutto treno, anno 23º, n. 243, luglio-agosto 1980, pp. p. 7, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP)..
  • Franco Di Majo, Carlo Racca, ALn 668 - Un successo della ingegneria ferroviaria italiana, in Ingegneria ferroviaria, anno 35º, n. 2, febbraio 1980, pp. pp. 103-117.
  • Attilio Di Iorio, Vomeri per un'automotrice, in I treni oggi, anno 2º, n. 15, dicembre 1981, pp. pp. 28-29, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, Un volto nuovo per le ALn 668 (ma si chiameranno ancora così?), in I treni oggi, anno 3º, n. 20, maggio-giugno 1982, pp. p. 8, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, Si chiude l'era delle ALn 668 (ma la tradizione continua), in I treni oggi, anno 4º, n. 31, luglio-agosto 1983, pp. pp. 24-29, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Stefano Garzaro, Angelo Nascimbene, Automotrici ALn 668 e rimorchi, collana Monografie ferroviarie n. 13, Torino, Edizioni Elledi, 1983, ISBN 88-7649-014-0.
  • Vittorio Cervigni, Panoramica sulle ALn 668, in I treni oggi, anno 13º, n. 129, settembre 1992, pp. pp. 20-28, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Michele Mingari, Dalla littorina al pendolino - Un autobus su rotaia, Milano, Gribaudo, 1996.
  • Attilio Di Iorio, Commiato dalle prime ALn 668, in I treni, anno 15º, n. 153, ottobre 1994, pp. pp. 14-16, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  • Nico Molino, "Seiseiotto", in Mondo ferroviario, anno 10º, n. 92, febbraio 1994, ISSN 0394-8854 (WC · ACNP).
  • Oreste Santanera, I Treni Fiat. Ottant'anni di contributo Fiat alla tecnica ferroviaria, Milano, Automobilia, 1997, ISBN 88-7960-045-1.
  • Angelo Nascimbene, ALn 668 1600 e 1700. 53 unità in due serie, in Tutto treno, anno 23º, n. 242, giugno 2010, pp. pp. 29-34, 39-40, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (I), in Tutto treno, anno 23º, n. 245, ottobre 2010, pp. pp. 29-36, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (II), in Tutto treno, anno 23º, n. 246, novembre 2010, pp. pp. 31-34, 39-40, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, La maturità delle ALn 668. Il restyling in ALn 663 (III), in Tutto treno, anno 23º, n. 247, dicembre 2010, pp. pp. 29-34, 39-40, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Francesco Maria, Angelo Nascimbene, ALn 668 e 663 oggi, in Tutto treno, 25 (2013), n. 280, dicembre 2013, pp. pp. 24-31, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).

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