Utente:Lasacrasillaba/Sandbox/6
Chiese dentro le mura
[modifica | modifica wikitesto]Duomo
[modifica | modifica wikitesto]Le chiese situate in piazza del Duomo, esterne a qualsiasi locale, sono le seguenti:[1]
Chiesa | Locale | Note costruttive | Datazione |
---|---|---|---|
Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo | Piazza del Duomo | Cattedrale | |
Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante) |
Piazza del Duomo | Chiesa della confraternita del Suffragio | 1713-1726, XVIII-XIX secolo |
Oratorio di San Luigi dei Francesi | Palazzo Arcivescovile |
Quarto di San Pietro
[modifica | modifica wikitesto]Le chiese situate nel quarto di San Pietro, suddivise per locale, sono le seguenti:[1]
- Basilica di San Giuseppe Artigiano[2]
- Fu edificata nel XIII secolo dai castellani di Amiterno ed inizialmente dedicata a Vittorino di Amiterno, venendo poi ricostruita nel secolo successivo con il titolo di San Biagio. Fu nuovamente ricostruita in seguito al terremoto dell'Aquila del 1703 in stile barocco. Nel 2008 acquisì il titolo di San Giuseppe Artigiano e nel 2013 papa Francesco la elevò al rango di basilica minore, la più recente tra quelle cittadine. Ospita al suo interno il monumento Camponeschi — opera di Gualtiero de Alemania del 1432, dichiarato monumento nazionale — e il ciclo pittorico di Giovanni Gasparro.
- Chiesa dell'Annunziata[3]
- Fu edificata in due fasi costruttive: una prima nel 1476 dai castellani di Preturo ed una seconda nella seconda metà del XVIII secolo in seguito alle distruzioni dovute al terremoto dell'Aquila del 1703. Internamente si presenta a croce greca con cupola, su modello della chiesa di Santa Caterina martire.
- Chiesa della Beata Antonia[4]
- Il complesso fu fondato il 21 agosto 1349 con il nome di Monastero dell'Eucaristia e comprendeva, oltre alla chiesa, un ospedale ed una mensa per i poveri. Nel XV secolo venne fatto restaurare, in stile rinascimentale, dalla clarissa Antonia da Firenze, che lo gestì e da cui poi prese il nome. Al suo interno è la Crocifissione di Francesco da Montereale mentre l'aula delle clarisse è interamente coperte da affreschi ad opera di Giovanni Paolo Cardone.
- Chiesa di Santa Caterina da Siena[5]
- Fu edificata nella prima metà del XVII secolo ad uso del convitto femminile di Santa Maria della Pietà — fondato nel 1598 da Giulio Vivio — e dell'adiacente monastero gestito dalle monache di Santa Caterina. Fu radicalmente restaurata in seguito al terremoto dell'Aquila del 1703, venendo completato solo nella seconda metà del XVIII secolo.
- Chiesa di Santa Caterina martire[6]
- Fu edificata alla metà del XVIII secolo, su progetto di Ferdinando Fuga e sul sito di un preesistente oratorio, per volere delle monache di Santa Caterina in sostituzione della precedente chiesa in via Sassa. La facciata convessa e, soprattutto, il suo impianto con aula ellittica su croce greca, rappresentano un unicum nel panorama delle chiese dell'Aquila.
- Chiesa della Concezione[7]
- Nacque nel XIII secolo come chiesa di San Liberatore, poi ricostruita in seguito al sisma del 1315 con il titolo di San Ludovico. Fu intitolata alla Santissima Concezione nel 1488 e nuovamente ricostruita in stile barocco nel XVIII secolo. La chiesa attuale, in stile neoclassico con influenze liberty, fu ricostruita nuovamente nel 1893 in seguito all'edificazione del palazzo del Convitto, all'interno del quale è inglobata. L'interno presenta un'elegante pianta a croce greca con notevole apparato decorativo, opera dei fratelli Feneziani e di Teofilo Patini.
- Chiesa dei Santi Cosma e Damiano[8]
- Chiesa minore del panorama architettonico cittadino, fu edificata nel XIII secolo dai castellani di Cagnano Amiterno non distante dalla chiesa di San Paolo di Barete, nel quarto di San Pietro. Rimase danneggiata dal terremoto dell'Aquila del 1703 e non venne più ricostruita.
- Chiesa di San Filippo[9]
- Fu edificata nel XVII secolo dalla confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri nell'ambito del progetto di realizzazione del complesso aquilano dei filippini. La facciata, incompleta, si presenta a grezzo come la vicina Chiesa del Gesù. L'impianto architettonico è di matrice manierista ma le decorazioni, completate nella seconda metà del secolo, sono di gusto barocco e costituiscono il primo e più significativo esempio di questo stile all'Aquila.
- Chiesa di San Nicola d'Anza[10]
- Considerata tra le più antiche chiese dell'Aquila, fu edificata alla metà del XIII secolo dai castellani di Sant'Anza e costituiva un esempio quasi unico di architettura cistercense in città. Ricostruita in forma ridotta in seguito al sisma del 1703, fu poi definitivamente demolita nel 1927 per permettere la costruzione di alcune palazzine residenziali.
- Chiesa di San Paolo di Barete[11]
- Fu edificata nel XIII secolo dai castellani di Barete con forma, dimensioni e orientamento diverso dall'attuale. Rimasta distrutta dal terremoto dell'Aquila del 1703, fu ricostruita utilizzando solo lo spazio dell'originario transetto mentre la facciata fu spostata da via Barete su via Roma. Si presenta internamente con un'insolita pianta a croce greca.
- Oratorio della Congregazione dei Nobili[12]
- Esempio pressoché unico di equilibrio fra architettura civile e religiosa, fu eretto in questa veste tra il 1708 e il 1715 per volere della Congregazione dei Nobili, su una preesistenza secentesca legata all'ordine dei Gesuiti. Presenta una curiosa facciata in stile manierista e si sviluppa in una sala di forma rettangolare con volta a carena su cornicione, impreziosita da tre cicli pittorici: quello dell'Assunzione di Girolamo Cenatiempo, quello dei Quattro patroni di Antonio Sorrentini e quello delle Storie della Vergine, opera di Luigi Velpi.
- Oratorio di San Filippo[13]
- Fu edificato nel XVIII secolo dalla confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri, in sostituzione del precedente oratorio di San Girolamo rimasto distrutto nel terremoto dell'Aquila del 1703. Presenta internamente un'aula unica di derivazione borrominana con pregevole volta lunettata.
Quarto di Santa Maria
[modifica | modifica wikitesto]Le chiese situate nel quarto di Santa Maria, suddivise per locale, sono le seguenti:[1]
- Basilica di San Bernardino[14]
- Fu edificata, con l'adiacente convento, nel XV secolo appena dopo la morte di Bernardino da Siena, avvenuta in città nel 1444. È la più grande e — insieme alla basilica di Santa Maria di Collemaggio — la più importante delle chiese aquilane, ospitando al suo interno numerose opere d'arte tra cui il mausoleo di San Bernardino che custodisce le spoglie del Santo, opera di Silvestro dell'Aquila. La facciata cinquecentesca, in stile rinascimentale con influenze michelangiolesche, è opera di Cola dell'Amatrice mentre l'interno è di gusto barocco, riedificato in seguito al terremoto dell'Aquila del 1703, impreziosito dal soffitto ligneo dipinto e rivestito in oro zecchino di Ferdinando Mosca.
- Chiesa del Crocifisso[15]
- Venne eretta nel 1607 per volere del governatore del Forte spagnolo, Baldassare Zuńica, sul luogo di una precedente edicola rinascimentale. Si distingue dal resto delle chiese aquilane, venendo accumunata allo stile delle chiese rurali.
- Chiesa di Santa Maria del Carmine[16]
- Fu edificata nel XIII secolo dai castellani di Assergi con il titolo di Santa Maria di Assergi e, successivamente, ricostruita ed ampliata dall'ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo, da cui il nome attuale. Presenta una facciata eclettica suddivisa in una parte bassa protorinascimentale e una parte alta manierista, mentre l'interno è in stile barocco.
- Chiesa di Santa Maria del Guasto[17]
- Fu edificata nel XIII secolo dai castellani del Vasto (o Guasto) sebbene non nel locale di riferimento ma in quello della Ienca. Tra il 1931 e il 1934 fu demolita per la realizzazione dell'ospedale San Salvatore; nell'ambito dei lavori, nel 1932, la facciata fu smontata e ricostruita sul prospetto della Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
- Chiesa di Santa Maria di Forfona[18]
- Fu edificata nel XIII secolo dai castellani di Forfona. Nel 1938 fu demolita e ricostruita in posizione più defilata, adiacente alle mura dell'Aquila, per permettere la realizzazione di un moderno quartiere residenziale. Presenta un pregevole portale in stile romanico e due bassorilievi angelici ai lati del rosone.
- Chiesa di Santa Maria di Picenze[19]
- Fu edificata nel XIII secolo dai castellani di Poggio Picenze. Tra il XIV e il XV secolo la sua parrocchia subì un progressivo spopolamento che ne causò il definitivo abbandono in seguito al terremoto dell'Aquila del 1461. A partire dal 1577, venne ricostruita dalla Confraternita della Santissima Trinità dei pellegrini ed in seguito rinnovata secondo il nuovo gusto barocco e neoclassico.
Quarto di San Giorgio
[modifica | modifica wikitesto]Le chiese situate nel quarto di San Giorgio, suddivise per locale, sono le seguenti:[1]
Chiesa | Locale | Note costruttive | Datazione |
---|---|---|---|
Chiesa di Sant'Agostino | Bagno | Chiesa dell'ordine di Sant'Agostino | |
Chiesa di Cristo Re | Ocre | Chiesa di quartiere | 1934-1935 |
Chiesa di Santa Giusta | Bazzano | Chiesa del locale di Bazzano | - |
Chiesa di Santa Maria della Concezione | Stiffe e Machilone | ||
Chiesa di San Marco | Bagno | Chiesa della universitas di Pianola | |
Chiesa di San Paolo dei Barnabiti | Goriano Valli |
- Chiesa di Cristo Re[20]
- È la più recente delle parrocchiali aquilane, essendo stata edificata nel XX secolo come chiesa del nuovo quartiere della Villa comunale. Opera di Alberto Riccoboni, è in stile razionalista con influenze rinascimentali. Al suo interno è la statua bronza del Cristo Re, donata alla città da Benito Mussolini.
Quarto di San Giovanni
[modifica | modifica wikitesto]Le chiese situate nel quarto di San Giovanni, suddivise per locale, sono le seguenti:[1]
- Chiesa di San Bernardo[21]
- Fu edificata nel XVII secolo dall'ordine cistercense ed in seguito ricostruita tra il 1709 e il 1714. Successivamente è stata affidata alle suore stimmatine ed altre congregazioni religiose. È ricompresa all'interno dell'omonimo complesso, comprendente anche un monastero ed n vasto terreno coltivato, e presenta uno stile riferibile al barocco di scuola romana.
- Chiesa di San Francesco di Paola[22]
- Fu edificata in due fasi costruttive: una prima nel XIII secolo ad opera dei castellani di Rascino ed una seconda a partire dal 1618 ad opera dell'ordine dei Minimi che vi promossero il culto di Francesco di Paola. Nel 1898 gli fu applicata la facciata d'origine quattrocentesca della chiesa di San Giovanni di Lucoli.
- Chiesa di San Giacomo della Rivera[23]
- Sorse nel XV secolo come chiesa della Congregazione degli ortolani della Rivera ma fu distrutta dal terremoto dell'Aquila del 1703, venendo ricostruita nel XVIII secolo ad opera della Congregazione dello Spirito Santo che ne aveva ricevuto la gestione un secolo prima. Presenta una volumetria inusuale, su due livelli, dovuta alla particolare morfologia del luogo.
- Chiesa di San Giovanni di Lucoli[22]
- Anticamente capoluogo del quarto di San Giovanni, che da essa prende il nome, fu edificata nel XII secolo dagli abati di San Giovanni di Lucoli. Danneggiata dai continui terremoti e rimasta distrutta dal sisma del 1703, cadde in decadenza fino alla definitiva demolizione del 1898. La facciata fu traslata sul prospetto della chiesa di San Francesco di Paola.
Chiese fuori le mura
[modifica | modifica wikitesto]Le chiese situate all'esterno delle mura dell'Aquila sono le seguenti:
Chiesa | Locale | Note costruttive | Datazione |
---|---|---|---|
Basilica di Santa Maria di Collemaggio | Collemaggio | Per volontà di Pietro da Morrone | |
Chiesa di Sant'Antonio fuori le mura | Sant'Antonio | ||
Chiesa di Santa Giusta fuori le mura | Bazzano | Chiesa di Bazzano | |
Chiesa di Santa Maria degli Angeli | Lungofiume | Chiesa della Madonna degli Angeli | XVI secolo |
Chiesa di Santa Maria del Ponte di Bagno | Lungofiume | ||
Chiesa di Santa Maria del Ponte di Roio | Lungofiume | ||
Chiesa di Santa Maria Mediatrice | Valle Pretara | ||
Chiesa di Santa Rita | Strinella | Chiesa di quartiere | |
Chiesa di San Sisto | San Sisto | ||
Convento di San Giuliano | San Sisto |
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli[17]
- Piccola chiesa votiva edificata nel XVI secolo come cappella della Madonna degli Angeli. Nel 1932 vi fu traslata la facciata romanica della chiesa di Santa Maria del Guasto, a causa della demolizione di quest'ultima.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Clementi e Elio Piroddi, L'Aquila, Bari, Laterza, 1986.
- Orlando Antonini, Architettura religiosa aquilana, I, Todi, Tau Editrice, 2010.
- Orlando Antonini, Architettura religiosa aquilana, II, Todi, Tau Editrice, 2010.
- Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Stefano Brusaporci, Mario Centofanti, Il Disegno della città e le sue trasformazioni (PDF), su ing.univaq.it. URL consultato il 16 ottobre 2017..
- ^ Orlando Antonini, pp. 93-107.
- ^ Orlando Antonini, pp. 214-219.
- ^ Orlando Antonini, pp. 297-309.
- ^ Orlando Antonini, pp. 394-400.
- ^ Orlando Antonini, pp. 204-213.
- ^ Orlando Antonini, pp. 246-254.
- ^ Alessandro Clementi, Elio Piroddi, p. 172.
- ^ Orlando Antonini, pp. 31-39.
- ^ Orlando Antonini, pp. 84-91.
- ^ Orlando Antonini, pp. 355-361.
- ^ Orlando Antonini, pp. 84-90.
- ^ Orlando Antonini, pp. 197-203.
- ^ Orlando Antonini, pp. 311-343.
- ^ Orlando Antonini, pp. 4-7.
- ^ Orlando Antonini, pp. 280-285.
- ^ a b Orlando Antonini, pp. 270-275.
- ^ Orlando Antonini, pp. 270-275.
- ^ Orlando Antonini, pp. 182-187.
- ^ Orlando Antonini, pp. 257-261.
- ^ Orlando Antonini, pp. 138-141.
- ^ a b Orlando Antonini, pp. 286-291.
- ^ Orlando Antonini, pp. 194-197.