Indice
Nisaetus alboniger
Aquila dal ciuffo di Blyth | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Accipitriformes |
Famiglia | Accipitridae |
Sottofamiglia | Aquilinae |
Genere | Nisaetus |
Specie | N. alboniger |
Nomenclatura binomiale | |
Nisaetus alboniger Blyth, 1845 | |
Sinonimi | |
Spizaetus alboniger |
L'aquila dal ciuffo di Blyth (Nisaetus alboniger Blyth, 1845) è un uccello rapace della famiglia degli Accipitridi diffuso nella penisola malese e nelle isole di Sumatra e Borneo[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Misura 50-58 cm di lunghezza, per un peso di 830 g; l'apertura alare è di 100-115 cm[3].
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]È un'aquila di piccole dimensioni e di fragile costituzione, di dimensioni di gran lunga inferiori a quelle della maggior parte dei suoi altri congeneri. L'aquila dal ciuffo di Blyth presenta un dimorfismo sessuale assai spiccato. Il maschio adulto ha le parti superiori, compresa la testa e la cresta, nere. Le copritrici alari sono un po' più opache. Le parti inferiori sono bianche con striature longitudinali nere sulla gola e delle strisce sul petto. Il ventre e le cosce sono finemente barrate di nero. La parte inferiore della coda presenta una banda mediana sottile e una larga banda terminale di colore nero su sfondo grigio. La cera è nera, le zampe giallo chiaro. Le giovani femmine hanno la testa fulva e una cresta dall'estremità color camoscio. Le piume delle parti superiori sono marroni con terminazioni più chiare. La coda presenta 4 o 5 bande scure. Le parti inferiori sono color camoscio uniforme o con segni più scuri. I fianchi sono spesso segnati da macchie poco evidenti. Le femmine del secondo o terzo anno hanno il corpo color camoscio più o meno barrato e striato di nero, ma viste da sotto presentano segni delle remiganti e della coda già molto simili a quelli delle femmine adulte[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]L'aquila dal ciuffo di Blyth plana raramente. Il suo richiamo più frequente è costituito da un grido penetrante yhu-yhu-yip-yip-yip, le cui ultime tre note sono più alte di quelle precedenti. Tuttavia, esso è meno stridente del richiamo dell'aquila dal ciuffo variabile (Nisaetus cirrhatus), che occupa parte dello stesso areale[3].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Questo rapace si nutre principalmente di piccole lucertole, di piccoli mammiferi (compresi i pipistrelli) e di uccelli. È particolarmente agile e caccia utilizzando la tecnica propria degli accipitridi, scrutando i dintorni dalla cima di un posatoio situato in mezzo al fogliame[3].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]L'aquila dal ciuffo di Blyth costruisce il suo nido sugli alberi. Come molti rapaci, è piuttosto abitudinaria e utilizza lo stesso sito di nidificazione per diversi anni consecutivi, purché non venga disturbata. Non conosciamo esattamente il numero delle uova deposte: quel che è certo è che la coppia alleva solitamente un solo aquilotto[3].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'aquila dal ciuffo di Blyth frequenta le foreste di altitudine tra 500 e 1500 metri (a volte anche 2200 metri). In generale, è presente in tutti quei luoghi dal terreno un po' accidentato ricoperti di alberi, foreste e arbusti dove trova condizioni favorevoli per le sue modalità di nidificazione e di caccia. Il suo areale è limitato ad un'area non troppo vasta del Sud-est asiatico. Si trova nell'estremità meridionale della Thailandia, nella penisola malese, a Sumatra e nelle piccole isole vicine. Nel Borneo la sua presenza è stata riscontrata solamente nell'estremità settentrionale dell'isola, vale a dire nel Sabah e nel territorio del Brunei. Non sappiamo ancora con precisione se sia presente anche nel Sarawak e nel Kalimantan (la parte meridionale del Borneo, possedimento dell'Indonesia)[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) BirdLife International 2016, Nisaetus alboniger, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 26 luglio 2018.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Accipitridae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 26 luglio 2018.
- ^ a b c d e f (EN) Blyth's Hawk-eagle (Nisaetus alboniger), su hbw.com. URL consultato il 26 luglio 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nisaetus alboniger
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