Luigi Magliani

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Luigi Magliani
NascitaNapoli, 2 gennaio 1914
MorteMetemma, 6 novembre 1940
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali d'Eritrea.
RepartoXXVII Battaglione coloniale
Anni di servizio1934-1940
GradoTenente in s.p.e.
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
Campagna dell'Africa Orientale Italiana
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Luigi Magliani (Napoli, 2 gennaio 1914Metemma, 6 novembre 1940) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Nacque a Napoli il 2 gennaio 1914, figlio di Giovanni e Bianca Conti.[2] Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo classico Umberto l di Napoli, si arruolò nel Regio Esercito iniziando a frequentare la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena il 22 ottobre 1932, uscendone con il grado di sottotenente dell'arma di fanteria il 1º ottobre 1934.[1] Frequentata la Scuola di applicazione d'arma a Parma venne assegnato in servizio al 213º Reggimento fanteria, passando, successivamente, al 61º Reggimento fanteria dove ottenne la promozione a tenente nell’ottobre 1936. Un anno dopo, nel settembre 1937, fu trasferito al 66º Reggimento fanteria motorizzato della Divisione fanteria "Valtellina".[1] Nel luglio 1938, dietro sua domanda, passava a disposizione del Ministero dell'Africa Italiana perché destinato in servizio al Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea.[1] Sbarcato a Massaua il 15 luglio, ed assegnato al XXV Battaglione coloniale come aiutante maggiore, partecipava alle operazioni di grande polizia coloniale rimanendo ferito alla spalla destra, e venendo decorato con una medaglia di bronzo al valor militare.[1] All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, prestava servizio nel XXVII Battaglione coloniale.[1] Cadde in combattimento a Metemma il 6 novembre 1940, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Giovane ufficiale, si comportava eroicamente in numerosi combattimenti. Durante la battaglia di Metemmà, attaccata e sopraffatta la posizione tenuta dal battaglione, da forze nemiche superiori per numero e per mezzi, si lanciava eroicamente alla testa della propria compagnia per tentare di ristabilire la linea delle altre compagnie già travolte. Fronteggiato nell’attacco da numerosi carri armati nemici, con sublime e cosciente olocausto della vita, si gettava contro di essi a bombe a mano, trascinando con l’esempio i suoi ascari e riuscendo, a prezzo del supremo sacrificio, a fermare l’irruenza avversaria. Collina Re Giovanni (A.O.I.), 30 giugno 1940; Metemmà, 6 novembre 1940.[3]»
— Regio Decreto 21 giugno 1942.
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Aiutante maggiore di un battaglione coloniale, durante un combattimento, assunto il comando del reparto esploratori, si portava fin presso la posizione occupata da un nucleo di nemici. Rimasto ferito, continuava nell'azione e si lanciava con i propri uomini all'assalto della posizione avversaria, mettendo in fuga i difensori. Aderà Mariam, 29 maggio 1939


  1. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 446.
  3. ^ Magliani, Luigi Medaglia d'oro al valor militare, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale - II. La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-46947-6.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 3: La caduta dell'Impero, Bari, Laterza, 1982.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 283.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • Magliani, Luigi, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.