Discussione:Restauro

In realtà il termine inglese restoration rende meglio l'italiano riperazione. Conservation indica propriamente l'intervento di restauro. Preservation le attività di conservazione. saluti--Eflaia 17:45, 13 set 2006 (CEST)[rispondi]

Rimuovo la citazione introduttiva da Cesare Brandi perché ritengo che porla all'inizio della pagina le attribuisca il valore di definizione univoca, cosa che - come ben illustrato nel corpo della voce - non è.Emanzamp (msg) 23:58, 9 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Nell'elenco dei principali "teorici" del restauro contemporanei dovrebbero trovare posto solo persone che abbiano contribuito in maniera effettiva all'evoluzione della/e teoria/e del restauro, non persone che si siano limitate a condurre restauri (per quanto ad alto o altissimo livello). Per questo ho rimosso Franco Minissi, che a livello teorico si è occupato prevalentemente (e in maniera molto autorevole) di museografia, ma che non ha (a quanto mi risulta) fornito alcun significativo apporto alla teoria del restauro. Lo stesso Marco Ciatti mi risulta un fedele seguace della linea brandiana (come lui stesso afferma), portata avanti nei numerosi restauri di opere d'arte diretti per l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, e non mi sembra abbia apportato significativi contributi teorici. Quindi proporrei di rimuovere anche il suo nome. Aggiungo invece Giovanni Urbani che, durante il periodo in cui è stato direttore dell'ICR, ha introdotto la teoria della conservazione programmata, riprendendo ed ampliando il concetto di Restauro preventivo già presente in Cesare Brandi. Emanzamp (msg) 13:35, 19 gen 2009 (CET)[rispondi]

Mi sembra che la frase a proposito di Franco Minissi sia comunque fuori luogo: non possiamo certo specificare tutti quelli che hanno operato in linea con una delle correnti principali senza nessun apporto teorico significativo, né compiendo restauri di rilevante influenza metodologica. Proporrei di eliminarla. Emanzamp (msg) 23:51, 28 mar 2009 (CET)[rispondi]

La foto che è stata appena inserita mi sembra priva di pertinenza rispetto alla voce; in particolar modo con riferimento al punto in cui è stata inserita. Perciò propongo di eliminarla... Emanzamp (msg) 17:49, 7 ott 2009 (CEST)[rispondi]

Ho rimosso la citazione bibliografica di Pierluigi Panza di cui non ho trovato alcuna conferma anche nella lista delle pubblicazioni dello stesso autore. ho aggiunto il libro da poco edito da Marco Ciatti, oltre a quelli storici di Cesare Brandi ed Umberto Baldini e omogenizzato tutte le citazioni bibliografiche.. --Giancarlo Buzzanca (msg) 13:27, 25 ago 2010 (CEST)[rispondi]

Ho aggiunto il suddetto all'elenco dei teorici contemporanei perché, oltre che uno storico e teorico del restauro, è stato allievo e collaboratore di Pane a Napoli. Al suo attivo ha oltre 400 fra saggi, dispense e articoli (anche in Napoli Nobilissima). Fonte: http://www.architettura.unina2.it/docenti.asp?ID=21 Facoltà di architettura della SUN --Mikros (msg) 18:10, 12 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Non mi pare che Fiengo abbia un particolare rilievo nel mondo della teoria del restauro e quindi propongo la rimozione del suo nome inopportuno nella lista. --Giancarlo Buzzanca (msg) 23:30, 13 feb 2014 (CET)[rispondi]

Ho rimosso Massimo Carmassi tra i teorici del restauro perché credo che oggettivamente sia una posizione insostenibile. Lo scritto precedentemente citato può essere sicuramente interessante ma non riguarda la teoria del restauro propriamente intesa. Un breve passaggio tra i programmi di Teoria del restauro di alcune università italiane non consente di trovare traccia del citato Carmassi.--Giancarlo Buzzanca (msg) 21:52, 5 nov 2012 (CET)[rispondi]

Corrette le note bibliografiche (relative a Eugène Viollet-le-Duc) oggetto di una modifica vandalica. --Giancarlo Buzzanca (msg) 09:12, 4 feb 2013 (CET)[rispondi]

Mi sembra che la voce abbia necessità di una piccola messa a punto... 1. La foto "Una casa a Tossicia, nel Teramano" non è chiaro che pertinenza abbia con il restauro, soprattutto con il restauro di inizio Novecento (è posta in quella sezione). 2. La citazione di Minissi mi sembra fuori luogo, come ho già scritto in precedenza ha solo operato alcuni interventi (certamente molto rilevanti), ma senza (almeno per quanto mi risulta, ma posso anche essere smentito) partecipare significativamente al dibattito teorico relativo al restauro. 3. Anche sull'inserimento di Giuseppe Fiengo tra i principali teorici contemporanei ho qualche dubbio. Sicuramente è un personaggio di rilevanza enciclopedica (e prima o poi non mi dispiacerebbe fare una voce su di lui), ma (da quel che conosco) il suo contributo è principalmente di taglio storiografico e non teorico/metodologico. 4. Ho invece aggiunto tra i teorici Francesco La Regina (nel suo caso ci sono almeno due significative monografie relative alla teoria del restauro), sul quale ho intenzione (spero di avere tempo quanto prima) di scrivere una voce. 5. Penserei di aggiungere Francesco Gurrieri, anch'egli autore di alcune monografie relative alla teoria del restauro, il quale ha dato significativi contributi al consolidarsi del concetto di restauro urbano. Mi farebbe piacere che qualcun altro esprimesse la sua opinione in proposito per verificare se c'è consenso per fare qualche modifica. --Emanzamp (msg) 16:22, 29 nov 2013 (CET)[rispondi]

ːLa voce deve essere sicuramente messa a punto. D'accordo con la foto, io, per lavoro, ho molte foto fatte da me all'interno dell'OPD, penso di introdurre presto una di queste foto per commento della voce. D'accordo anche per la considerazioni su Franco Minissi che ritengo, appunto, autore di eccellenti interventi ma sicuramente fuori dal dibattito teorico/metodologico. Non capisco assolutamente la presenza di Giuseppe Fiengo con cui non mi sono mai imbattuto nelle letture relative al dibattito intorno alle teorie del restauro. Non metto in dubbio il suo operato, ovviamente, ma non entra sicuramente in questa categoria.--Giancarlo Buzzanca (msg) 20:12, 29 nov 2013 (CET)[rispondi]

Fiengo è un professore ordinario di restauro architettonico (in pensione), non mi risulta però che si tratti di un teorico del restauro, ha infatti pubblicato molte monografie relative alla storia dell'architettura (monumentale e minore) e del restauro...è possibile/probabile che abbia scritto anche qualche articolo relativo alla teoria del restauro, ma nei miei studi non mi è mai capitato di trovarlo citato... Proporrei di rimuovere lui e aggiungere invece Francesco Gurrieri. --Emanzamp (msg) 20:23, 29 nov 2013 (CET)[rispondi]

Del tutto d'accordo. Avevo difatti cercato informazioni su Fiengo e raggiunto le stesse conclusioni.--Giancarlo Buzzanca (msg) 20:35, 29 nov 2013 (CET)[rispondi]

Ok, allora procedo. --Emanzamp (msg) 20:30, 29 nov 2013 (CET)[rispondi]

Chi definisce cos'è il "concetto proprio" di restauro? (come esplicitamente affermato in questa modifica [1]) E soprattutto chi definisce cosa questo "concetto proprio" fosse nell'antichità? Le opere storiografiche che si occupano di storia del restauro prima che il restauro "modernamente inteso" vedesse la luce usano il termine restauro nel senso più vasto. Inoltre, prima della nascita del restauro "modernamente inteso", anche gli interventi di "trasmissione al futuro" di un'opera erano (citati in quella modifica) erano spesso caratterizzati dall'aggiornamento dell'opera stessa secondo i gusti contemporanei; si vedano ad es. tutti gli interventi di ridipintura delle immagini sacre, finalizzati alla perpetuazione del valore devozionale dell'opera (e quindi a una "trasmissione al futuro" di uno dei valori che la caratterizzano), ma che prevedevano radicali cambiamenti stilistici, chiaramente testimoniati da questa famosa immagine di un restauro in fieri. --Emanzamp (msg) 23:46, 17 dic 2013 (CET)[rispondi]

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