Utente:MaxLorens88/Sandbox

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Augusto Contento (Lanciano, 22 gennaio 1976) è un regista, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia, produttore cinematografico e scrittore italiano.

Vive a Parigi dal 2000. Nel 2004 ha fondato con Giancarlo Grande la casa di produzione cinematografica Cineparallax.

Realizza il suo primo documentario, Ônibus, nel 2007, ambientato in Brasile, il quale è stato presentato al Museo dell'Immagine e del Suono di San Paolo, e inserito nei nel programma dei seminari As Dimensões Imaginárias da Natureza (Imaginary Dimentions of Nature), presieduto dal sociologo Michel Maffesoli. Esso ottiene numerosi premi e riconoscimenti in vari festival cinematografici, tra cui il 1º Premio Vela Oro al Bellaria Film Festival[1]. Quest'opera segna l'inizio di quella che è una vera e propria tetralogia di pellicole sulla nazione brasiliana e che è composta da Tramas (2008), Strade trasparenti (2008) e Strade d'acqua (2009), il quale è stato realizzato con il patrocinio mondiale dell'UNESCO[2]. Lo scopo è quello di donare un ritratto del Brasile privo di narrazioni stereotipate e di luoghi comuni, restituendo una sua descrizione attraverso gli incontri con le persone, immagini di paesaggi, località e ambienti differenti. Come in un lunghissimo road-movie, si passa dalla città alla Foresta Amazzonica, dagli edifici all'importanza vitale dei fiumi[3].

Seguiranno poi altre opere come Journal de bord d'un bateau fantôme (2011) e Rosso cenere (2012) ma, soprattutto, Parallax Sound (2012), incentrato sulla musicalità underground della Chicago degli anni Novanta, dominata da personalità artistiche come Steve Albini, David Grubbs, Damon Locks, Ken Vandermark e Ian Williams[4]. Esplorando le forti connessioni tra musica e urbanistica, Contento rivive i decenni passati attraverso interviste che mettono in luce come lo stesso ambiente possa generare una varietà di percezioni diverse e come possa impattare sugli individui in maniera eterogenea. Sempre ambientato a Chicago, gira Shadowgram (2017), affrontando il tema della segregazione razziale nelle periferie[5].

Nel 2021 presenta al Festival di Venezia[6] nella categoria "Fuori concorso" Viaggio nel crepuscolo, un'opera che narra il declino italiano da diverse prospettive: familiare, scolastica, umana, esplorando gli egoismi e i fondamentalismi legati alla sfera cattolica e politica[7].

  • Ônibus (2007)
  • Strade Trasparenti (Transparent Roads) (2008)
  • Tramas (2008)
  • Strade d'Acqua (Roads of Water) (2008)
  • Journal de Bord d'un Bateau Fantôme (2011)
  • Parallax Sounds (2012)
  • Rosso Cenere (Red Ashes) (2013)
  • La Stella Oltre il Mulino (The Star Above the Mill) (2016)
  • Shadowgram (2017)
  • Viaggio nel Crepuscolo (2021)

Riconoscimenti

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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