Sindaci di Fagnano Castello

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sindaco di Fagnano Castello
Veduta del Convento di San Sebastiano, sede della giunta fagnanese
StatoItalia (bandiera) Italia
In caricaRaffaele Giglio
da14 giugno 2022
Eletto daCittadini di Fagnano Castello
Ultima elezione12 giugno 2022
Prossima elezione2027
Durata mandato5 anni
SedeConvento di San Sebastiano
IndirizzoVia Giuseppe Garibaldi, 106
Sito webwww.comune.fagnanocastello.cs.it/

Di seguito l'elenco cronologico dei sindaci di Fagnano Castello e delle altre figure apicali equivalenti che si sono succedute nel corso della storia.

Regno di Napoli (1302-1816)

[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Asburgo di Spagna (1516–1647)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1609 Dante Formoso Sindaco Durante il suo governo, egli alzò di rango Fagnano Castello da casale (quello che oggi consideriamo una frazione) a università (ovvero un comune), con l'approvazione dell'allora barone di Fagnano, Giovan Battista Falangola, assieme ai governatori della Calabria Citra, Francesco di Donato e Marsilio Giuliano[1].

Regno delle Due Sicilie (1806-1861)

[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Napoleonico (1806-1815)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1806 1809 Gennaro Genco Sindaco Durante il suo governo, il Sindaco, il Decurione Pietro Marchese e il cancelliere comunale Pasquale Spinicella, furono rinviati a giudizio con decreto di Gioacchino Murat dell'8 settembre 1808, perché contro di loro l'arciprete Saverio Iacovino era ricorso al Re con accuse che gli interessati definirono "nate da un guasto e torbido cervello"[2].
1809 1810 Pasquale Pepe Sindaco
1810 1811 Francesco Giglio Sindaco
1811 1812 Pietro Marchese Sindaco
1812 1815 Luigi Iacovini Sindaco A seguito di una richiesta da parte del Comune di Fagnano Castello, il 4 gennario 1812, il Commissario del Re emanò una ordinanza per la divisione dei Demani tra il comune di Fagnano e il comune di Malvito[3].
1815 1816 Francesco Giglio Sindaco

Periodo Borbonico di Napoli (1818-1861)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1817 1819 Luigi Iacovini Sindaco
1820 1823 Pietrangelo Frassetti Sindaco
1823 1824 Domenico Fusillo Sindaco
1825 1826 Pasquale Giglio Sindaco
1826 1828 Tommaso Frassetti Sindaco
1829 1834 Giovanni Marchese Sindaco
1835 1838 Tommaso Frassetti Sindaco
1839 1843 Giovanni Marchese Sindaco Nella riunione consiliare del 10/XI/1839 il sindaco e il decurionato, deliberarono la costruzione del cimitero in ottemperanza al decreto del 1804 che proibiva le sepolture in chiese e alla legge sui cimieri del 1817[4]. Con un ritardo di oltre 20 anni diedero esecuzione alla legge napoleonica sui cimiteri.
1844 1847 Michele Nudi Sindaco Nel 1844 vengono terminati i lavori del cimitero[5]. Il tutto costò 646 ducati[5] (circa 20000 euro).
1847 1848 Giovanni Giglio Sindaco
1848 1853 Generoso Genchi Sindaco
1854 1855 Saverio Pepe Sindaco
1855 1858 Pietro Frassetti Sindaco
1859 1860 Giuseppe Pepe Sindaco

Regno d'Italia (1861-1946)

[modifica | modifica wikitesto]

Carica di Sindaco nominata (1861-1889)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1861 1862 Pasquale Farsetti Sindaco
1862 1866 Filiberto Iacovini Sindaco Con Regio Decreto del 4 gennaio 1863, al nome di Fagnano fu aggiunta la parola Castello, probabilmente per distinguerlo con altri Fagnano esistenti in Italia[6]. Durante il suo mandato furono trucidati più di cento contadini inermi da Pietro Fumel, uccidendo molti uomini innocenti.
1867 1869 Generoso Genchi Sindaco
1869 1875 Raffaele Nudi Sindaco
1876 1882 Filiberto Iacovini Sindaco
1882 1885 Vincenzo Nudi Sindaco
1885 1886 Luigi Miceli Sindaco
1886 1889 Vincenzo Nudi Sindaco

Carica di Sindaco elettiva (1889-1926)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1890 1891 Reginaldo Fusillo Sindaco
1891 1904 Achille Gigli Sindaco
1905 1906 Francesco Loffredo Comm. pref.
1906 1907 Giuseppe Formoso Comm. pref.
1914 1920 Francesco Nudi Sindaco
1920 1924 Francesco Splendore Sindaco Il 16 aprile 1921 viene fondata la Cassa rurale di Fagnano Castello da 20 soci fra i quali l'arciprete Luigi De Gregorio, la cui quota era di lire 2[7].
1924 1926 Francesco Nudi Sindaco

Periodo dell'ordinamento podestarile (1927-1943)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1926 1929 Demeo Paolo Settimio Partito Nazionale Fascista Podestà
1930 1933 Carlo Campagna Partito Nazionale Fascista Comm. pref.
1934 1935 Giuseppe Cornacchia Partito Nazionale Fascista Comm. pref.
1935 1936 Francesco Nudi Partito Nazionale Fascista Podestà Viene sciolta la Cassa Rurale di Fagnano dall'assemblea per attività ridotte[7].
1936 1937 Giulio Tocci Partito Nazionale Fascista Podestà
1938 1939 Paolo Bruno Partito Nazionale Fascista Comm. pref.
1939 1943 Michelangelo Formoso Partito Nazionale Fascista Comm. pref.

Periodo costituzionale transitorio (1943-1946)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1943 1944 Alfonso Esposito Democrazia Cristiana Comm. pref. Durante il suo mandato, i soldati tedeschi del 76º Panzerkorps, sotto il comando del generale Traugott Herr, fecero saltare in aria il ponte sovrastante il torrente "Migliuolo", per interrompere le comunicazioni con Cetraro[8]. Il generale e i soldati seguirono gli ordini di ritirata datogli durante l'operazione Asse dall'OKW attraverso Albert Kesselring. A Fagnano non passò nessuna truppa alleata, a causa della distruzione del suddetto ponte.
1945 1946 Alfonso Esposito Democrazia Cristiana Sindaco

Repubblica Italiana (1946-oggi)

[modifica | modifica wikitesto]

Elezione consiliare del Sindaco (1946-1993)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1952 Giuseppe Lanzillotta Democrazia Cristiana Sindaco Durante il suo mandato, con delibera n°2 del 1948, approvata dalla Giunta Provinciale, il 17 novembre 1949 si approva la nascita della scuola media a Fagnano Castello, con l'autorizzazione dell'allora Ministero della Pubblica Istruzione, Guido Gonella[9].
1952 1962 Giovanni Sirena Democrazia Cristiana Sindaco Durante il suo mandato, esattamente nel 1959, la Scuola Media fu statalizzata (cioè lo Stato si fece carico di tutte le spese) sotto la sorveglianza della Scuola Media di Roggiano Gravina[10]. Inoltre il 18 luglio 1959 venne ricostituita la Cassa Rurale di Fagnano Castello per iniziativa di Eugenio De Rose che fu eletto primo presidente, contava 144 soci e la quota sociale era di lire 1000[7].
1962 1964 Umile Fiore Sindaco
1965 1967 Fiore Gordano Partito Comunista Italiano Sindaco
1968 1969 Nicola Bosa Comm. pref.
1969 1973 Enzo Brusco Democrazia Cristiana Sindaco Su iniziativa del sindaco, il Ministro Riccardo Misasi autorizza la nascita a Fagnano Castello del Liceo Classico, come sede staccata di un Liceo Classico di Cosenza[11]. Viene anche istituito un Istituto Tecnico Industriale nel paese, per volontà di un gruppo di docenti locali[12]. Viene inoltre ampliato per la prima volta il cimitero comunale[13], venendo costruita quella zona che nel 2009 è smottata a causa di una frana.
1974 1979 Giuseppe Sirena Democrazia Cristiana Sindaco
1979 1983 Francesco Giglio Partito Comunista Italiano Sindaco
1983 1984 Giuseppe Rogato Partito Socialista Italiano Sindaco
1985 1986 Francesco Giglio Partito Comunista Italiano Sindaco
1986 1990 Toniella de Rose Partito Comunista Italiano Sindaco Nel 1988, con delibera N°29[14], si approva un secondo ampliamento ad est del cimitero comunale.
1990 1993 Mario Salvatore Orsomarso Partito Socialista Italiano Sindaco

Elezione diretta del Sindaco (1993-oggi)

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1993 1994 Toniella de Rose Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1994 2002 Luigi Rinaldo Brusco Lista civica Sindaco Il 22 settembre 1999 venne inaugurato l'edificio scolastico in cui ha sede l'attuale Scuola Secondaria di I grado di primo grado[15].
2002 2007 Lorenzo Avolio Lista civica Sindaco Il suo mandato si è interrotto il 12 gennaio 2007 a seguito delle dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri.
2007 2012 Luigi Rinaldo Brusco Lista civica Sindaco La mattina del 28 Gennaio 2009[16] l'ala Sud-Est del cimitero comunale di Fagnano viene colpita da una frana[17]. Quest'area, edificata nel 1969 dalla Giunta dell'allora sindaco Enzo Brusco, venne costruita senza parere geologico, poiché non previsto all'epoca.
2012 2017 Giulio Tarsitano Lista civica "Trasparenza e Legalità" Sindaco
2017 2022 Giulio Tarsitano Lista civica "Fagnano Positiva" Sindaco
2022 in carica Raffaele Giglio Lista civica "Fagnano Attiva e Solidale" Sindaco

Linea temporale dei sindaci

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 39
  2. ^ Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 89
  3. ^ Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 93
  4. ^ Luigi Cordasco, Fagnano Castello, 1994, pp. 91
  5. ^ a b Gennaro Mollo, Il mio Paese, 2015, pp. 93
  6. ^ Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 97
  7. ^ a b c Albino Gallo, La chiesa matrice Immacolata Concezione di Fagnano Castello: storia e restauri, 2014, pp. 64
  8. ^ Gennaro Sinimarco, Pasqualino Magno, Fagnano Castello La Storia dal 989 al 2009, 2009, pp. 20
  9. ^ Gennaro Sinimarco, Storia documentata dell'Istruzione pubblica a Fagnano Castello, 2015, pp. 120
  10. ^ Gennaro Sinimarco, Storia documentata dell'Istruzione pubblica a Fagnano Castello, 2015, pp. 122
  11. ^ Gennaro Sinimarco, Storia documentata dell'Istruzione pubblica a Fagnano Castello, 2015, pp. 134
  12. ^ Gennaro Sinimarco, Storia documentata dell'Istruzione pubblica a Fagnano Castello, 2015, pp. 135
  13. ^ Gennaro Mollo, Il mio Paese, 2015, pp. 95
  14. ^ Gennaro Mollo, Il mio Paese, 2015, pp. 96
  15. ^ Gennaro Sinimarco, Storia documentata dell'Istruzione pubblica a Fagnano Castello, 2015, pp. 123
  16. ^ Gennaro Mollo, Il mio Paese, 2015, pp. 94
  17. ^ Gennaro Mollo, Il mio Paese, 2015, pp. 98