Indice
Ratufa bicolor
Scoiattolo gigante nero[1] | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Sciuromorpha |
Famiglia | Sciuridae |
Sottofamiglia | Ratufinae |
Genere | Ratufa |
Specie | R. bicolor |
Nomenclatura binomiale | |
Ratufa bicolor (Sparrman, 1778) | |
Areale | |
Lo scoiattolo gigante nero (Ratufa bicolor Sparrman, 1778) è un grosso scoiattolo arboricolo del genere Ratufa originario dell'ecozona orientale.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Attualmente, gli studiosi riconoscono dieci sottospecie di scoiattolo gigante nero[1]:
- R. b. bicolor Sparrman, 1778 (Giava e Bali);
- R. b. condorensis Kloss, 1920 (Provincia di Ba Ria-Vung Tau);
- R. b. felli Thomas e Wroughton, 1916 (Myanmar occidentale);
- R. b. gigantea McClelland, 1839 (Assam, Nepal, Sikkim, Myanmar, Laos, Vietnam, Thailandia e Yunnan);
- R. b. hainana J. A. Allen, 1906 (Hainan);
- R. b. leucogenys Kloss, 1916 (Thailandia sud-orientale);
- R. b. melanopepla Miller, 1900 (penisola di Malacca);
- R. b. palliata Miller, 1902 (Sumatra);
- R. b. phaeopepla Miller, 1913 (Tenasserim e Thailandia peninsulare);
- R. b. smithi Robinson e Kloss, 1922 (Annam meridionale e Cocincina).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Nello scoiattolo gigante nero la lunghezza del corpo è di 35-58 cm, e quella della coda può raggiungere i 60 cm, per una lunghezza totale che può essere di 118 cm. Il dorso, le orecchie e la folta coda sono di colore variabile dal marrone intenso al nero; il ventre è di un colore fulvo più chiaro.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Lo scoiattolo gigante nero vive in Nepal orientale, Cina (dal Tibet sud-orientale allo Yunnan meridionale e sull'isola di Hainan), India (Assam), Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, penisola malese, Sumatra, Giava e Bali.
L'areale di R. bicolor comprende una vasta gamma di bioregioni, tutte accomunate dal fatto di essere forestate. Esso spazia in altitudine dal livello del mare ad almeno 1400 m di quota, in alcuni dei territori più impervi del mondo. Tuttavia, negli ultimi decenni, l'habitat di R. bicolor è stato pesantemente intaccato dagli insediamenti umani, dalla deforestazione e dall'agricoltura, i quali, insieme alla pressione venatoria in alcune aree, hanno portato, nel corso degli ultimi anni, a una diminuzione del 30% della popolazione[2]. Tuttavia, in alcune zone, questa specie è protetta dalla caccia dalla legge e dalle tradizioni locali[2].
Nell'Asia meridionale R. bicolor abita nelle foreste di conifere e latifoglie tropicali e subtropicali[2].
Nell'Asia sud-orientale vive nelle foreste sempreverdi e semi-sempreverdi di latifoglie, ma solo raramente è stato visto in foreste di conifere[2].
Nella foresta pluviale tropicale della penisola malese e dell'Indonesia la specie non è così abbondante come nelle altre aree dell'areale, probabilmente a causa della competizione per il cibo, nella volta della foresta, con altre specie arboricole (specialmente Primati)[2].
Tra i luoghi migliori per avvistare uno scoiattolo gigante nero vi è il Parco nazionale di Kaziranga, nello stato dell'Assam (India)[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]R. bicolor è diurno e arboricolo, ma talvolta scende giù dalla volta della foresta per andare in cerca di cibo sul suolo[2]. Si spinge raramente nelle piantagioni o negli insediamenti umani, prediligendo le foreste vergini[2].
La sua dieta è costituita da semi, strobili, frutta e foglie[2]. È prevalentemente solitario, e ogni anno partorisce 1 o 2 piccoli, che alleva in un nido, spesso situato all'interno della cavità di un albero[2].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]R. bicolor, inserito dalla IUCN tra le specie prossime alla minaccia, è minacciato soprattutto dalla caccia e dalla deforestazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Ratufa bicolor, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ a b c d e f g h i j (EN) Walston, J., Duckworth, J.W. & Molur, S. 2008, Ratufa bicolor, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Vivek Menon, Mammals of India, Princeton field guides, Princeton, N.J., Princeton University Press, 2009 [First published 2003], ISBN 978-0-691-14067-4, OCLC 276340775.«Originally published as: Menon, Vivek (ed.), et al. A field guide to Indian mammals (2003)»
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francis, Charles M., Priscilla Barrett. A field guide to the mammals of South-East Asia. London: New Holland, 2008. ISBN 9781845377359, OCLC: 190967851.
- Lekhakun, Bunsong, Jeffrey A. McNeely. Mammals of Thailand. Bangkok: Association for the Conservation of Wildlife, 1977. OCLC: 3953763.
- Nowak, Ronald M. Walker's mammals of the world. Baltimore: Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 978-0801857898, OCLC: 39045218. Chapter: "Sciuridae: squirrels, chipmunks, marmots, and prairie dogs" in volume two.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ratufa bicolor
- Wikispecies contiene informazioni su Ratufa bicolor
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Black Giant Squirrel - Ecology Asia page about this species, with beautiful photos and description.