Melasmothrix naso
Melasmothrix naso | |
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Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Melasmothrix Miller & Hollister, 1921 |
Specie | M.naso |
Nomenclatura binomiale | |
Melasmothrix naso Miller & Hollister, 1921 |
Melasmothrix naso (Miller & Hollister, 1921) è l'unica specie del genere Melasmothrix (Miller & Hollister, 1921), endemica dell'Isola di Sulawesi.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di medie dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 111 e 126 mm, la lunghezza della coda tra 81 e 94 mm, la lunghezza del piede tra 27 e 30 mm, la lunghezza delle orecchie tra 18 e 20 mm e un peso fino a 58 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio presenta un rostro lungo e sottile, la scatola cranica grande e tondeggiante, la regione inter-orbitale rigonfia e le bolle timpaniche relativamente grandi. Gli incisivi superiori sono opistodonti, ovvero con le punte rivolte verso l'interno, i molari sono cuspidati.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
Totale: 16 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è corta, densa e vellutata. Il colore generale del corpo è nerastro, con le punte dei peli bruno-dorate, mentre le parti ventrali sono leggermente più chiare. Il muso è allungato, gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono relativamente piccole, arrotondate e nero-brunastre. Il dorso dei piedi è cosparso di pochi peli. Gli artigli delle zampe anteriori sono lunghi e robusti, il pollice è ridotto ad un tubercolo munito di un'unghia appiattita. La coda è considerevolmente più corta del corpo e della testa, è uniformemente nero-brunastra, è densamente ricoperta di peli e rivestita di 14 anelli di scaglie per centimetro. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali e due paia inguinali.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie diurna e terricola.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre principalmente di vermi, piccoli invertebrati, larve di insetti e funghi.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Danno alla luce un piccolo alla volta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è endemica della parte centrale di Sulawesi.
Vive nelle foreste pluviali montane tropicali tra i 1.950 e 2.286 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerata la mancanza di informazioni recenti, classifica M.naso come specie con dati insufficienti (DD).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Musser, G., Lunde, D. & Ruedas, L. 2008, Melasmothrix naso, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Melasmothrix naso, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Musser, 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerrit S.Miller & Ned Hollister, Twenty new Mammals collected by H.C.Raven in Celebes, in Proceedings of the Biological Society of Washington, vol. 34, 1921.
- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
- Musser GG, A systematic review of Sulawesi Bunomys (Muridae, Murinae) with the description of two new species, in Bulletin of the American Museum of Natural History, vol. 392, 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Melasmothrix naso
- Wikispecies contiene informazioni su Melasmothrix naso
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) lesser Sulawesian shrew rat, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.