Diamond Life

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Diamond Life
album in studio
ArtistaSade
Pubblicazione16 Luglio 1984
Durata44:10
Dischi1
Tracce9
GenereSoul
EtichettaEpic Records
ProduttoreRobin Millar
Registrazione1984
Certificazioni
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (4)
Canada (bandiera) Canada (2)
Francia (bandiera) Francia (2)
Germania (bandiera) Germania[1]
(vendite: 500 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[2]
(vendite: 100 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (4)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (4)
Sade - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1985)
Singoli
  1. "Your Love Is King"
  2. "When Am I Going to Make a Living"
  3. "Smooth Operator"
  4. "Hang On to Your Love"

Diamond Life è il primo album in studio del gruppo Sade, pubblicato il 16 luglio 1984 dalla Epic Records.

L'album ottenne il successo mondiale soprattutto grazie ai due singoli di punta, divenuti simbolo della band, Smooth Operator e Why Can't We Live Together,[3] e rimane tutt'oggi il maggiore successo di tutta la carriera del gruppo.

Le musiche di Diamond Life presentano delle caratteristiche tipicamente jazz, costruite su ampie linee di basso prominenti, leggera batteria e chitarra acustica. L'album presenta anche un grande uso di strumenti in ottone, primo fra tutti il sassofono, e tastiere.[4]

Secondo il critico musicale e musicista Paul Lester, della BBC Radio 1, l'album è "sufficientemente soul e jazz ma, anche pop, funky e piacevole all'ascolto: insomma, un album prevalentemente tranquillo, con elementi di R&B mellifluo. La voce di Sade Adu è incredibilmente gelida, la sua interpretazione e la sua voce distaccate, impassibili e fredde",[5] mentre il database AllMusic ha scritto che l'album conteneva "una produzione raffinata e un accompagnamento ai limiti del jazz".[6]

Nel 2000 New York Times ha commentato spiegando:

"Diamond Life abbandona i sintetizzatori che dominano il britpop per creare al contrario una musica tra il rock-jazz degli Steely Dan e il folk pop di Joan Armatrading. Ritmi brasiliani qui si fondono con melodie pop soul e armonie jazz per creare un'atmosfera da night club sensuale e sempre attuale."[7]

Successivamente, la rivista Rolling Stone ha scritto che nell'album "la sofisticatezza fa da padrona" e ha descritto la voce di Sade come "piena e ricca di sfaccettature".[8]

Invece, dal punto di vista dei testi, le tracce di Diamond Life ruotano attorno al tema dell'amore, toccandone sia gli aspetti positivi che quelli negativi.

Testi di Sade Adu e Stuart Matthewman, eccetto dove indicato.

  1. Smooth Operator - 4:16 (Adu, St. John)
  2. Your Love Is King - 3:57
  3. Hang on to Your Love - 5:58
  4. Frankie's First Affair - 4:33
  5. When Am I Going to Make a Living - 3:25
  6. Cherry Pie - 6:16
  7. Sally - 5:19
  8. I Will Be Your Friend - 4:39
  9. Why Can't We Live Together - 5:27 (Timmy Thomas)
Altri musicisti
  • Dave Early - batteria, percussioni
  • Martin Ditcham - percussioni
  • Paul Cooke - batteria
  • Terry Bailey - tromba
  • Gordon Matthewman - tromba

Diamond Life ricevette ampi consensi dalla critica musicale, sin dai primi mesi successivi alla sua pubblicazione.

Il sito di critica musicale Pitchfork ha inserito Diamond Life nella sua classifica dei "200 migliori album degli anni '80".[9]

Nel 2020, la celebre rivista Rolling Stone ha inserito l'album nella posizione n° 200 nella sua lista dei "500 migliori album di tutti i tempi"[10]  e, nel 2022, al n° 66 nella sua classifica dei "100 migliori album di debutto di tutti i tempi".[11]

Successo commerciale

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Diamond Life vendette oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo, tanto da venir certificato pluri-disco di platino in più di 20 paesi del mondo. Inoltre, l'album raggiunse la prima posizione in classifica in Germania, Svizzera, Austria, Paesi Bassi e Nuova Zelanda, la seconda nel Regno Unito e in Italia e la quinta nella Billboard 200 degli Stati Uniti.

Diamond Life diventò così uno degli album di debutto più venduti della storia, nonché l'album di debutto più venduto di una cantante femminile britannica, record che Sade Adu detenne per ben 24 anni.

Riconoscimenti

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Nell'edizione 1985, l'album vinse l'ambitissimo BRIT Award per il miglior album britannico.[12] È stato poi anche compreso tra i 10 album nominati per il premio British Album of 30 Years ai BRIT Awards 2010, arrivando per un pelo secondo, dietro soltanto a (What's the Story) Morning Glory? degli Oasis, che invece vinse.[13]

Industria musicale

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Diamond Life e in generale la discografia dei Sade sono stati notevolmente influenti nell'industria musicale degli anni '90, specialmente per genere del neo soul. L'album, considerato uno dei pionieri del sophisti-pop,[14] genere che ingloba elementi tipici del soul, pop, smooth jazz e quiet storm, ha ricevuto dal critico Paul Lester il merito di aver dato alla musica quiet storm un "pubblico vasto, persino internazionale".[15]

Diamond Life faceva parte di una nuova ondata di R&B, che all'inizio degli anni '90 ispirò importanti artisti del genere, quali Simply Red, Jamiroquai, Soul II Soul, Caron Wheeler, Brand New Heavies e Lisa Stansfield, che infatti hanno dovuto molto del loro stile e successo alla band. Inoltre, il sito AllMusic ha scritto: "È grazie ad album come Diamond Life se molti degli artisti britannici emersi durante quel periodo (gli anni '90) avevano una prospettiva neo-soul, in grado di fondere assieme influenze di epoche diverse".[16]

  1. ^ (DE) Sade – Diamond Life – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  2. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 13 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  3. ^ Sade's 10 best songs - AXS, su web.archive.org, 20 giugno 2019. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2019).
  4. ^ Sade - Diamond Life (album review ) | Sputnikmusic, su www.sputnikmusic.com. URL consultato il 6 luglio 2024.
  5. ^ (EN) Paul Lester, BBC - Music - Review of Sade - Diamond Life, su www.bbc.co.uk. URL consultato il 6 luglio 2024.
  6. ^ Diamond Life - Sade | Songs, Reviews, Credits, Awards | AllMusic, su web.archive.org, 9 luglio 2015. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
  7. ^ (EN) Stephen Holden, THE POP LIFE; 'DIAMOND LIFE,' SADE'S DEBUT ALBUM, in The New York Times, 30 gennaio 1985. URL consultato il 6 luglio 2024.
  8. ^ Sade: Diamond Life : Music Reviews : Rolling Stone, su web.archive.org, 31 gennaio 2009. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2009).
  9. ^ (EN) Pitchfork, The 200 Best Albums of the 1980s, su Pitchfork, 10 settembre 2018. URL consultato il 6 luglio 2024.
  10. ^ (EN) Rolling Stone, The 500 Greatest Albums of All Time, su Rolling Stone, 31 dicembre 2023. URL consultato il 6 luglio 2024.
  11. ^ (EN) David Browne,Jon Dolan,Jon Freeman,Will Hermes,Christian Hoard,Julyssa Lopez,Mosi Reeves,Jody Rosen,Rob Sheffield,Noah Shachtman, David Browne, Jon Dolan, Jon Freeman, Will Hermes, Christian Hoard, Julyssa Lopez, Mosi Reeves, Jody Rosen, Rob Sheffield, Noah Shachtman, 100 Best Debut Albums of All Time, su Rolling Stone, 1º luglio 2022. URL consultato il 6 luglio 2024.
  12. ^ Sade, su web.archive.org, 25 novembre 2014. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2014).
  13. ^ (EN) Matt Wilkinson, Liam Gallagher snubs Noel as Oasis win Brit Album Of 30 Years award, su NME, 16 febbraio 2010. URL consultato il 6 luglio 2024.
  14. ^ allmusic.com, https://www.allmusic.com/descriptor-check/d11379.
  15. ^ Turn It Up: Album review: Sade, 'Soldier of Love', su web.archive.org, 8 aprile 2010. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2010).
  16. ^ British Soul | AllMusic, su web.archive.org, 4 novembre 2010. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2010).

Collegamenti esterni

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