Coordinate: 47°34′18.96″N 2°53′54.86″W

Cairn di Gavrinis

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Bretagna: veduta panoramica dell'isola di Gavrinis con il cairn
Cairn di Gavrinis
EpocaIV millennio a.C.
Localizzazione
StatoFrancia (bandiera) Francia
LocalitàGavrinis
Dimensioni
Altezza7
Scavi
Data scoperta1832
Date scavi1835
Amministrazione
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map
Interno del cairn di Gavrinis
Pietre scolpite all'interno del cairn di Gavrinis

Il cairn (o tumulo) di Gavrinis è un monumento megalitico dell'isola francese di Gavrinis, isola del golfo del Morbihan, in Bretagna: si tratta di una camera funeraria risalente al IV millennio a.C.[1][2][3] (Neolitico) e rinvenuta nel 1835[1] È il sito megalitico più alto della Bretagna[2] e il più lungo dolmen della Francia.[4]

Il sito è classificato come monumento storico dal 1901.[5]

Il cairn si trova nella parte meridionale dell'isola di Gavrinis.[6]

Caratteristiche

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Il dolmen misura circa 16[4] metri in lunghezza e ha un diametro di 50 metri[1]. È costituito da un corridoio lungo 14 metri[1][2], formato da 29 pietre[1][4] e che conduce alla camera funeraria[2][4] di circa 2,5 di diametro[1] e formata da 50 pietre[1] (la più pesante delle quali pesa circa 17 tonnellate[1]).

23 delle 29 pietre del corridoio sono incise con motivi a spirale raffiguranti, tra l'altro, scudi (il motivo più ricorrente[7]), divinità, asce (presenti in due forme distinte[7]), croci, corna, ecc.[1][2][3][7][8][9]

Scavi e studi

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Il sito fu esplorato "ufficialmente" per la prima volta nel 1832 dal proprietario dell'isola di Gavrinis.[10]

Tre anni dopo, il sito fu visitato da Prosper Mérimée, ispettore dei monumenti storici, che ricavò alcuni appunti[10], pubblicati l'anno seguente[8]. In questi appunti, Mérimée si pronunciò in questi termini[8]:

(FR)

«Ce qui distingue le monument de Gavrinis de tous les dolmens que j'ai vus,
c'est que presque toutes les pierres composant ses parois
sont sculptées et couvertes de dessins bizarres»

(IT)

«Ciò che distingue il monumento di Gavrinis da tutti i dolmen che ho visto
è che quasi tutte le pietre che compongono le sue pareti
sono scolpite e coperte da disegni bizzarri»

Sempre nel 1835, iniziarono anche i primi scavi.[1]

I primi studi sul cairn furono poi fatti tra il 1881 e il 1886 da G. de Closmadeuc[10] e tra il 1925 e il 1927 dall'archeologo Zacharie Le Rouzic[1][10], che fece intraprendere anche un'opera di restauro[1].

Studi sul cairn di Gavrinis furono effettuati in seguito tra il 1960 e 1970 dall'archeologo Charles Tanguy-Le Roux, direttore dell'istituto delle antichità della Bretagna.[2]

Tra il 1978 e il 1984, il monumento fu sottoposto a restauro.[3]

Nel 1984, fu notata la somiglianza tra i disegni del soffitto del cairn con quelli di altri monumenti megalitici, la Table des Marchands e la grotta di Er Grah[2] e ciò fece supporre che in origine questi disegni facessero parte di un altro monumento megalitco, ben più antico[2]. Secondo l'archeologo Charles Tanguy-Le Roux, si sarebbe trattato di tre parti che avrebbero formato un tempo un menhir alto 14 metri, che si sarebbe trovato nei pressi del grande menhir spezzato di Locmariaquer.[2]

Le pietre scolpite

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La pietra n. 8 presenta un motivo centrale a forma di scudo[4][9], che potrebbe simbologgiare una divinità antropomorfa[4].

La pietra n. 9 presenta nella sua sommità due scudi.[9]

Data la particolare struttura dei disegni di questa pietra il pittore cubista Albert Gleizes non esitò a scomodare paragoni con i dipinti dei pittori italiani Daddi e Cimabue.[9]

La pietra n. 16, che si trova nel lato sinistro in fondo alla camera funeraria[9] presenta nella sua parte centrale uno scudo[9] e nella sua parte inferiore due asce[9].

La pietra n. 18, che si trova in posizione laterale rispetto alla camera[9] presenta tre fori che hanno fatto pensare allo stesso Mérimée alla figura di un fantasma[9] In realtà si tratterebbe del risultato di un processo di erosione.[9]

La pietra presenta un tracciato a forma di "V" nella parte superiore e dei disegni simile a delle spirali nella parte inferiore.[9]

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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