Utente:SolePensoso/Sandbox
Frederick Altamont Cornwallis Twistleton | |
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Saga | Zio Fred, Castello di Blandings |
Lingua orig. | Inglese |
Autore | P. G. Wodehouse |
1ª app. in | Uncle Fred Flits By (1935) |
Ultima app. in | Service with a Smile (1961) |
1ª app. it. in | Arriva lo zio Fred (1936) |
Interpretato da | |
Caratteristiche immaginarie | |
Epiteto | Zio Fred |
Alter ego | Lord Ickenham |
Soprannome | Barmy / Zenzero |
Specie | uomo |
Sesso | Maschio |
Etnia | Britannica |
Professione | nobile (V conte di Ickenham) |
Frederick Altamont Comwallis Twistleton, 5th Earl of Ickenham (Lord Ickenham), chiamato di solito Zio Fred (Uncle Fred), è un personaggio immaginario ricorrente che appare in un racconto e quattro romanzi, due dei quali appartenenti alla saga "Castello di Blandings", composti fra il 1935 e il 1961 dallo scrittore in lingua inglese P. G. Wodehouse.
"Zio Fred" / "Lord Ickenham" è uno dei personaggi più riusciti di Wodehouse[1] e più amati dallo stesso autore[2]. Appare «incorrigible and chaotic»[3]: un signore di mezza età, di circa sessant'anni, dal comportamento e dai valori di un adolescente discolo[4], amante di imposture e camuffamenti, desideroso di «spargere dolcezza e luce» (aspirazione peraltro non sempre gradita a molti altri e temuta in particolare dal mite e mansueto nipote ventiduenne Pongo Twistleton).
Apparizioni
[modifica | modifica wikitesto]Zio Fred è apparso nel racconto Arriva lo zio Fred (Uncle Fred Flits By) pubblicato dapprima in un periodico nel 1935 e incluso successivamente nella raccolta Giovanotti con le ghette (Young Men in Spats) del 1936, e in quattro romanzi:
- Zio Fred in primavera (Uncle Fred in the Springtime) del 1939
- Lo zio dinamite (Uncle Dynamite) del 1948
- Mister I. ci sa fare ((Cocktail Time) ) del 1958
- I signori sono serviti (Service with a Smile) del 1962
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il personaggio "Zio Fred" / "Lord Ickenham" è apparso per la prima volta in Arriva lo zio Fred, un racconto del 1935 della serie "Drones Club" nel quale "Zio Fred" agisce accanto al riluttante nipote Pongo Twistleton; l'epiteto "zio" è relativo, per l'appunto, al nipote Pongo. Inizialmente Zio Fred era stato rappresentato da Wodehouse come "una specie di Psmith anziano"[5] (Psmith è un personaggio presente nelle prime opere di Wodehouse: un giovanotto caratterizzato da sicurezza di sé e da un eloquio abbondante, forbito ed elegante[2]). Nel primo racconto, ambientato nel sobborgo londinese borghese fittizio di Mitching Hill, Zio Fred asseconda una coppia di innamorati, il cui fidanzamento è contrastato dai genitori di lei a causa dell'inferiorità sociale del ragazzo, col ricorso al travestimento e all'impostura[6], azioni giustificate con l'affermazione, che diventerà un tormentone nei romanzi successivi: «io cerco sempre di diffondere intorno a me luce e dolcezza, e se mi capita un'occasione, non me la lascio sfuggire»[7]
Evidentemente Wodehouse fu soddisfatto dell'esordio tanto che l'opera in cui il nostro personaggio compare per la seconda volta, un romanzo del 1939 della serie Castello di Blandings, presenta il nome dello zio Fred addirittura nel titolo (Zio Fred in primavera, Uncle Fred in the Springtime). La costruzione del personaggio era stata laboriosa e meticolosa: in una lettera del 3 giugno 1939 Wodehouse scrive all'editore Paul Reynolds di aver annotato almeno trecento pagine di appunti prima di capire il ruolo dello "Zio Fred" nella trama del romanzo[8]. In Zio Fred in primavera c'è un cattivo (Alaric duca di Dunstable) che ordisce intrighi contro la felicità di giovani coppie e contro le altrui risorse; Lord Ickenham, che definisce se stesso come «uno dei conti più infiammabili su cui si sia mai posata una corona»[9], grazie a travestimenti, bugie, imposture e ricatti, riesce a riunire le coppie di innamorati e a procedere a un'equa ripartizione delle altrui ricchezze[10]. Un ruolo analogo Zio Fred lo svolge nell'ultimo romanzo della serie "Zio Fred": il romanzo I signori sono serviti del 1962. Anche in questo romanzo il detestabile duca di Dunstable si è autoinvitato come ospite a Blandings per sottrarre a Lord Emsworth l'amata Imperatrice di Blandings e per ostacolare l'amore di giovani innamorati, e anche in questa occasione un'intricata vicenda viene risolta da un contro-complotto di Zio Fred il quale, per mezzo di bugie e ricatti, «sparge dolcezza e luce» tutt'intorno tranne che sul ripugnante Duca[11].
Adattamenti
[modifica | modifica wikitesto]Zio Fred è stato interpretato, in spettacoli televisivi, da:
- Arthur Treacher in Uncle Dynamite- film per la TV della serie televisiva statunitense Four Star Playhouse della NBC trasmesso il 29 gennaio 1950 (seconda stagione)[12], regia di Gordon Duff[13]
- David Niven in Uncle Fred Flits By, della serie televisiva della americana Hollywood Opening Night, episodio trasmesso il 15 marzo 1953[14]; ancora David Niven in Uncle Fred Flits By, della serie televisiva della CBS Four Star Playhouse, episodio trasmesso il 5 maggio 1955[15]
- Wilfrid Hyde-White in Uncle Fred Flits By, della serie televisiva della BBC Comedy Playhouse, episodio trasmesso il 16 giugno 1967[16]
- Ballard Berkeley nel film TV Thank You, P. G. Wodehouse trasmesso dalla BBC nel 1981[17]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ R. Usborne, 1988, Chap. 7, Uncle Fred, Lord Ickenham, pp. 154-159.
- ^ a b D.H. Garrison, 1991.
- ^ (EN) P. G. Wodehouse, P.G. Wodehouse: A Life in Letters, a cura di Sophie Ratcliffe, London, Arrow, 2013, ISBN 978-0-09-951479-4.
- ^ J.B. Priestley, English humour, London, Heinemann, 1976, ISBN 04-346-0367-8, pp. 108-109
- ^ P.G. Wodehouse, Performing Flea, 1953, p. 76.
- ^ R. Usborne, 1988, p. 154.
- ^ Arriva lo Zio Fred, Giovanotti con le ghette, Bietti, 1936, p. 215.
- ^ (EN) P. G. Wodehouse, P.G. Wodehouse: A Life in Letters, a cura di Sophie Ratcliffe, London, Arrow, 2013, ISBN 978-0-09-951479-4.
- ^ Lo zio dinamite, F. Elmo, 1949, Cap. 12, p. 250.
- ^ R. Usborne, 1988, p. 66.
- ^ R. Usborne, 1988, p. 85.
- ^ B. Taves, 2006, pp. 109 e 172.
- ^ (EN) Uncle Dynamite, su IMDb, IMDb.com. URL consultato l'11 maggio 2023.
- ^ B. Taves, 2006, pp. 172–173.
- ^ B. Taves, 2006, p. 174.
- ^ B. Taves, 2006, p. 182.
- ^ Thank You, P.G.Wodehouse (1981), su bfi.org.uk, British Film Institute, 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Opere di G. P. Wodehouse
[modifica | modifica wikitesto]- Arriva lo Zio Fred, in Giovanotti con le ghette: romanzo umoristico inglese [Uncle Fred Flits By], traduzione di Zoe Lampronti, Milano, Bietti, 1936.
- Lo zio Fred in primavera: romanzo [Uncle Fred in the Springtime], traduzione di Alberto Tedeschi, illustrazioni di Boccasile, Verona, A. Mondadori, 1940.
- Lo zio dinamite [Uncle Dynamite], collana Collana Della Moderna Libreria Straniera, traduzione di Adriana Motti, 1ª ed., Milano, F. Elmo, 1949.
- Mister I. ci sa fare [Cocktail Time], collana Moderna libreria straniera, traduzione di Adriana Motti, Milano, F. Elmo, 1960.
- I signori sono serviti [Service with a smile], collana Moderna libreria straniera, traduzione di Adriana Motti, Milano, F. Elmo, 1970.
- Pulce ammaestrata [Performing Flea: A Self-Portrait in Letters by P.G.Wodehouse, With an Introduction and Additional Notes by W. Townend], traduzione di Sandra Campagna Ponzetto, Presentazione di Masolino d'Amico; Introduzione e note integrative di William Townend, Milano, Mursia, 1994 [1953], ISBN 88-425-1696-1.
Bibliografia secondaria
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eileen McIlvaine, Louise S. Sherby e James H. Heineman, P. G. Wodehouse: A Comprehensive Bibliography and Checklist, New York, James H. Heineman Inc., 1990, ISBN 978-0-87008-125-5.
- (EN) Daniel H. Garrison, Who's Who in Wodehouse, Revised ed., London; New York, Constable & Robinson, 1991 [1989], ISBN 1-55882-087-6.
- (EN) Brian Taves, P. G. Wodehouse and Hollywood: Screenwriting, Satires and Adaptations, London, McFarland & Company, 2006, ISBN 978-0786422883.
- (EN) Richard Usborne, Uncle Fred, Lord Ickenham, in The Penguin Wodehouse companion, Harmondsworth ecc., Penguin books, 1988, pp. 154–158, ISBN 0140111654.