Shvetsov ASh-73
Shvetsov ASh-73 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Shvetsov |
Tipo | motore radiale |
Numero di cilindri | 18 disposti in due stelle |
Alimentazione | carburatore, ultime versioni ad iniezione |
Schema impianto | |
Cilindrata | 58,122 L |
Alesaggio | 155,6 mm |
Corsa | 169.9 |
Distribuzione | OHV 2 valvole per cilindro |
Combustione | |
Combustibile | benzina a 92/93, 95 o 100 ottani |
Raffreddamento | ad aria |
Uscita | |
Potenza | da 2 400 hp (1 790 kW) versione a carburatori a 2 720 hp (2 030 kW) versione ad iniezione |
Dimensioni | |
Lunghezza | 2,29 m |
Diametro | 1,37 m |
Peso | |
A vuoto | 1 339 kg |
Prestazioni | |
Utilizzatori | Tupolev Tu-4 Beriev Be-6 |
Note | |
dati tratti da Tupolev Tu-4: Soviet Superfortress[1] | |
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Lo Shvetsov ASh-73 era un motore radiale a 18 cilindri raffreddato ad aria prodotto in Unione Sovietica tra il 1947 ed il 1957. È stato principalmente installato sul bombardiere Tupolev Tu-4, replica del Boeing B-29 Superfortress.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'M-70, il progetto da cui nacque l'ASh-73, fu sperimentato alla fine del 1938, ma emersero subito problemi a causa delle cricche sviluppate sulle bielle e sulla girante del compressore centrifugo e delle bruciature (profonde fino alla foratura) delle valvole di scarico. Anche il suo successore, l'M-71, non ebbe successo. Usava alcuni componenti del motore M-62, ma il suo sviluppo era stato rallentato dall'attacco della Germania all'Unione Sovietica del 1941. Venne certificato nell'autunno del 1942 e provato su alcuni prototipi durante la guerra, ma non entrò mai in linea di montaggio a causa della ridotta capacità produttiva disponibile. L'M-72 era la versione potenziata dell'M-71 dell'inizio del 1945 e fu superata dall'ASh-73 prima dell'inizio della sua produzione di serie.[2]
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Lo Shvetsov ASh-73 prese origine nel 1938 (con il modello M-70) dalle specifiche per un 18 cilindri a doppia stella da svilupparsi a partire dallo Shvetsov M-25, un motore radiale a nove cilindri raffreddato ad aria costruito su licenza del motore originale Wright R-1820-F3 Cyclone. L'ASh-73, contrariamente a quanto poteva sembrare, non era una copia dello statunitense Wright R-3350, ma un progetto interamente sovietico, evoluzione dell'M-71 ed M-72 da cui differiva per una coppia di turbocompressori TK-19 (TK da toorbokompressor).[3] La somiglianza con l'R-3350 era dovuta al fatto che entrambi discendevano da un antenato comune, l'R-1820, e come tali avevano alcune parti intercambiabili.
Il primo prototipo della serie ASh-73 fu costruito nel 1945 e certificato alla fine del 1946. Il primo modello entrato in produzione nel 1947 era senza turbocompressori e pesava 1330 kg, con una potenza al decollo di 2400 hp.
L'ASh-73TK aveva due turbocompressori TK-19 e uno scambiatore di calore che erano un'esatta copia di quelli montati sull'R-3350. Il motore venne migliorato durante la produzione. Sulla quarta serie di motori venne modificato l'albero motore, irrobustite le bielle e cambiata la scatola ad ingranaggi per gli accessori del motore. Nella quinta serie venne irrobustita la parte centrale del basamento ed i pistoni. Fu anche migliorato il sistema di iniezione. Nella sesta serie furono irrobustite di nuovo le bielle ed i gomiti dell'albero motore, mentre i pistoni furono alleggeriti ed accorciati. Nella settima serie vennero introdotte delle valvole di scarico con le sedi flottanti e la scatola di riduzione fu migliorata.[4]
Fu sviluppata anche una versione potenziata, l'ASh-82TKF, da 2720 hp. Fu provata al banco ma non entrò mai in produzione. Un ulteriore sviluppo si ebbe nel 1949 con l'ASh-73TKFN ad iniezione da 2800 hp, ma anche questo non entrò in produzione.[4]
La fabbrica statale numero 19 iniziò i preparativi per costruire l'ASh-73 nel 1946, ma la produzione partì nel 1947 e durò fino al 1953. In quell'anno venne spostata nella fabbrica numero 36 a Rybinsk fino al 1957. Vennero costruiti un totale di 14.310 ASh-73. Un certo quantitativo di questi venne esportato nella Repubblica Popolare Cinese durante gli anni cinquanta come parti di ricambio per i loro Tu-4.[4]
Velivoli utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kotelnikov, Vladimir. Russian Piston Aero Engines. Ramsbury, Marlborough. Crowood Press, 2005. ISBN 1-86126-702-9
- (EN) Yefim Gordon, Vladimir Rigmant. Tupolev Tu-4, Soviet Superfortress. Hinckley, England: Midland Publishing, 2002. ISBN 1-85780-142-3.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Поршневой двигатель АШ-73ТК, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 7 marzo 2011.