Indice
Petaurus norfolcensis
Scoiattolo planatore | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Tetrapoda |
Infraclasse | Marsupialia |
Superordine | Australidelphia |
Ordine | Diprotodontia |
Famiglia | Petauridae |
Genere | Petaurus |
Specie | P. norfolcensis |
Nomenclatura binomiale | |
Petaurus norfolcensis Kerr, 1792 |
Lo scoiattolo planatore (Petaurus norfolcensis Kerr, 1792) è un marsupiale australiano della famiglia Petauridae.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il corpo è lungo 18 - 23 cm, mentre la coda misura 22 - 30 cm.[senza fonte] Il colore varia da blu - grigio a bruno - grigio sulla schiena. Il ventre è color crema. Sulla schiena ha una stria scura che va dal capo alla coda. La coda ha la punta nera. Le orecchie sono dritte e senza peli, al contrario del patagio peloso.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale è prevalentemente notturno ed arboricolo, con dita forti per arrampicarsi. Il patagio, che usa sia per spostarsi che per scappare, gli permette di coprire distanze fino a 50 metri[3]. Costruisce la tana in nidi nelle cavità degli alberi.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di nettare e polline. Ha inoltre l'abitudine di strappare la corteccia dagli alberi per nutrirsi di resina e insetti.[3]
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La gestazione dura 20 giorni, e in genere nascono 1 o 2 piccoli.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]È diffuso in Australia, dove lo si trova nel Queensland orientale e in Victoria orientale.
Vive nelle foreste di eucalipto e costiere.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN considera questa specie a rischio minimo (Least Concern) di estinzione.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Winter, J., Lunney, D., Denny, M., Burnett, S. & Menkhorst, P. 2008, Petaurus norfolcensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Petaurus norfolcensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ a b Dorling Kindersley, Mammals, London, DK ELT/Schools, 2002, ISBN 978-0751339475.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Petaurus norfolcensis
- Wikispecies contiene informazioni su Petaurus norfolcensis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Petaurus norfolcensis, su Fossilworks.org.