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Convento di San Francesco (Biancavilla)
«"Sapientia aedificavit sibi domum,ad illuminandos fideles sedentes in tenebris"»
Chiesa e convento di San Francesco | |
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Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Biancavilla |
Religione | cattolica |
Titolare | Francesco d'Assisi |
Arcidiocesi | Catania |
Consacrazione | 1699 |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | fine XVII secolo |
Completamento | 1700 |
Sito web | www.conventosanfrancescobiancavilla.weebly.com |
Il convento di San Francesco (unico convento della provincia siciliana del SS. Nome di Gesù dei frati minori ad essere dedicato a San Francesco) e l'omonima chiesa fanno parte del contesto religioso e culturale del comune di Biancavilla, in provincia di Catania. È, tra l'altro, l'unico convento della città.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa e il convento di San Francesco furono costruiti nel 1686 e[1] parte dei lavori furono ultimati anni dopo, nel 1692.
Il convento nell'età contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Come tutti i conventi e le chiese di qualsiasi ordine religioso, anche il convento di Biancavilla fu soppresso nei tempi immediatamente successivi all'unità d'Italia e venne adibito a caserma militare. Ma "nel 1891, dopo circa vent'anni, il convento veniva restituito in enfiteusi con l'obbligo della custodia e della cappellania nel cimitero"[2].
Oltre la fraternità dei frati minori (attualmente quattro), il convento ospita la fraternità locale dell'Ordine francescano secolare e della Gi. Fra. Oltre i normali riti dell'anno liturgico, si ricordano il transito e la festa di san Francesco D'Assisi (3-4 ottobre, il tutto preceduto da un triduo di preparazione), le Sacre Quarantore, la festa di san Pasquale Baylón (17 maggio, preceduta da una novena di preparazione e la domenica seguente, dopo la Santa Messa, ha luogo una processione eucaristica in suo onore) e la festa di sant'Antonio da Padova (13 giugno).
Il convento, in diversi periodi, è stata casa di noviziato e postulato e ha ospitato anche il Centro Regionale Gi.Fra. e O.F.S.
Il guardiano del convento, dal 9 luglio 2022 , è fra Benedetto Lipari O.F.M.
Strutture interne
[modifica | modifica wikitesto]La sacrestia
[modifica | modifica wikitesto]Accanto alla chiesa, vi è la sacrestia; ad essa, si accede tramite una fine porta lignea realizzata intorno al 1700; subito a destra, vi è un antico lavabo, sormontato da una statua e da una scritta: Cum silenzio operantes (operate in silenzio).
Sulla parete di destra troviamo delle finestre che affacciano sul giardino interno e un armadio di recente costruzione (dove si depositano paramenti sacri); sulla parete di sinistra, vi è ancora un armadio a muro per le vesti dei sacerdoti(casule e camici); sulla parete centrale troviamo un grande armadio ligneo . Al suo interno vi si trovano: pianete d'oro finemente lavorate, camici ricamati, tovaglie d'altare d'oro (realizzate da sarte che frequentano l'O.F.S.), oggetti liturgici (quali pissidi, patene e calici), piviali e tanti altri paramenti antichi e infine lini dell'altare realizzate da terziarie.
La clausura
[modifica | modifica wikitesto]Tramite una scala posta vicino alla sacrestia e un'altra posta vicino all'ingresso del cortile, si accede agli ambienti della clausura. Troviamo diverse stanze per il ricovero di forestieri e altre per i frati.
Interessanti ambienti sono: la biblioteca moderna (contenente libri di epoca recente) e l'archivio storio o biblioteca antica (dove si trovano preziosi libri piuttosto antichi). Nei corridoi possiamo vedere dei quadri che racchiudono diversi canopei, stole e cartae gloriae.
Il chiostro
[modifica | modifica wikitesto]Ambiente significativamente importante dal punto di vista artistico-culturale, è il chiostro, data la presenza di affreschi realizzati da Giuseppe Tamo da Brescia, il quale ha realizzato affreschi anche in altre chiese della città di Biancavilla (Chiesa Madre - Cappella di San Placido, Chiesa B.V.M. dell'Angelo Annunziata, Chiesa della Mercede). Tali affreschi, realizzati all'interno di lunette, descrivono, con dovizia di particolari, i momenti salienti della vita di san Francesco e alcuni Santi ed eventi legati all'Ordine Francescano. Questi affreschi sono stati restaurati nel 2017; nel corso del 2018-2019 il chiostro è stato completamente ristrutturato e l'8 dicembre 2019 vi è stata posta, al centro in una ormai dismessa vasca, la statua di Santa Chiara d'Assisi.
Sempre nel chiostro troviamo diverse stanze, le quali oggi servono per attività di catechesi e per le attività dell'O.F.S. e della Gi.Fra.
Il salone "La Corrida"
[modifica | modifica wikitesto]Attigua al convento vi è una struttura, creata ex novo negli anni 60 del XX secolo. Questa, in passato, era stata adibita a seminario francescano e fino al 2014 ospitava l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato; oggi questi locali sono destinati per la catechesi ai fanciulli e per altre attività. Nel seminterrato troviamo un grande salone, che fu battezzato "La Corrida" . Questo salone, fino a 30 anni fa, funzionava da teatro (vi è presente infatti un palcoscenico) e ogni domenica, da dicembre fino ad aprile, si tenevano delle rappresentazioni.
La Chiesa del Convento
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa, di epoca barocca, venne edificata intorno al 1700. All'esterno, l'unica opera visibile è il portone ligneo, realizzato dal maestro Giuseppe Salamone, commissionato da fra Alessandro Bartolotta.
Nel 2015 è stata rifatta la facciata.
Chiesa ad unica navata, presenta sei altari minori, oltre a quello maggiore. Nei sei altari minori troviamo rispettivamente: sulla parete di destra: la Madonna Immacolata (statua marmorea, risalente al XVIII secolo), san Francesco(statua lignea, 1929) e san Pasquale Baylon (statua lignea di fine XVIII); sulla parete di sinistra: il Crocifisso(fine seicento, restaurato nel 2018), una tela affigurante la Madonna del Carmelo tra i Santi Ludovico Vescovo, Agata, Bonaventura e Bernardino da Siena(del 1759 di Olivio Sozzi) e la statua di sant'Antonio di Padova(XX secolo).
Una grande tela, circondata da 4 pilastri e raffigurante la Madonna degli Angeli tra i Santi Francesco, Chiara e Antonio di Padova, sormonta il presbiterio, ove si trova l'altare maggiore marmoreo (fino a gennaio 2015 vi era posizionata una mensa lignea, realizzata dal maestro Salamone), l'ambone (realizzato in marmo nel 2015; si possono notare alcuni simboli fondamentali: il leone di Giuda, la stella a otto punte, la croce e l'agnello pasquale) e il tabernacolo eucaristico ligneo.
Infine, sulla parete di destra troviamo una tela raffigurante san Pietro d'Alcantara.
Nella volta vi sono presenti due affreschi: “L’Assunzione della Beata Vergine Maria con la Santissima Trinità”, opera del pittore palermitano Olivio Sozzi del 1759; e “L’Apoteosi di San Francesco” , posta sulla volta del presbiterio ed è opera di Sebastiano Lo Monaco. Entrando, sulla volta d’ingresso, si può notare un primo affresco di anonimo che richiama la consacrazione della chiesa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Placido Bucolo, Storia di Biancavilla. Adrano, Grafiche Gutenberg, 1953.
- Francesco Rametta, Registro, ovvero raccolta di tutte le scritture del Venerabile convento di s. Francesco di Biancavilla, manoscritto 1723, in Archivio Provinciale.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa e convento di San Francesco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su conventosanfrancescobiancavilla.weebly.com.