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Pseudomyrmecinae
Pseudomyrmecinae M.R.Smith, 1952 è una sottofamiglia di insetti imenotteri della famiglia Formicidae.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Le Pseudomyrmecine si riconoscono per gli occhi molto grandi e per il primo segmento delle antenne relativamente corto, meno di 3/4 della lunghezza della testa; hanno inoltre un pungiglione ben sviluppato. Il pronoto e il mesonoto delle operaie sono nettamente distinti e articolati.[1]
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Operaia di P. spinicola
vista frontale della testa -
vista laterale del corpo
Le larve possiedono una sacca sulla superficie ventrale del torace, detta trophothylax, in cui le operaie depongono il cibo.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Sono formiche prevalentemente arboricole, che costruiscono i loro nidi in cavità preformate nel legno, quali il midollo di ramoscelli secchi o gallerie scavate nel legno da altri insetti. Un gran numero di specie (circa il 20% di quelle note) dipendono da piante mirmecofile che offrono loro ospitalità all'interno di cavità dedicate (domazie), come per esempio le stipole di alcune specie di Acacia o i piccioli foliari di alcune specie di Tachigali e Triplaris.[1]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La sottofamiglia Pseudomyrmecinae comprende i seguenti generi:[2]
- Myrcidris Ward, 1990 (1 specie)
- Pseudomyrmex Lund, 1831 (circa 295 spp.)
- Tetraponera F. Smith, 1852 (circa 195 spp.)
Dati molecolari e morfologici sostengono l'ipotesi di una relazione cladistica tra Pseudomyrmecinae e Myrmeciinae, il che comporterebbe un'origine africana risalente al Cretaceo, con successiva dispersione dall'Africa al Sud America.[3]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La sottofamiglia ha una distribuzione prevalentemente pantropicale: il genere Pseudomyrmex è ampiamente diffuso nel Nuovo Mondo, il genere Tetraponera nel Vecchio Mondo (Africa, Madagascar, India, sudest asiatico, Australia), mentre Myrcidris è ristretto al Brasile.[4]
La maggior parte delle specie vivono nelle foreste tropicali e nella savana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Ward PS, Ants of the subfamily Pseudomyrmecinae, in The Ward ANT Lab. URL consultato il 2 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2011).
- ^ Pseudomyrmecinae, in AntWeb. URL consultato il 10 febbraio 2019.
- ^ Ward PS and Downie DA, The ant subfamily Pseudomyrmecinae (Hymenoptera: Formicidae): phylogeny and evolution of big-eyed arboreal ants, in Systematic Entomology, 2005; 30: 310–335.
- ^ Pseudomyrmecinae Overview, in Ants Down Under, Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO). URL consultato il 2 febbraio 2012.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pseudomyrmecinae
- Wikispecies contiene informazioni su Pseudomyrmecinae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ants of the subfamily Pseudomyrmecinae, in The Ward ANT Lab (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2011).