Nexilosus latifrons
Nexilosus latifrons | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Pomacentridae |
Sottofamiglia | Pomacentrinae |
Genere | Nexilosus |
Specie | N. latifrons |
Nomenclatura binomiale | |
Nexilosus latifrons (Tschudi, 1846) |
Nexilosus latifrons (Tschudi, 1846) è un pesce osseo appartenente alla famiglia Pomacentridae, unico membro del genere Nexilosus[2].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è diffusa nell'Oceano Pacifico orientale lungo le coste sudamericane tra il Perù e il nord del Cile nonché alle isole Galápagos[3][4].
Vive nei pressi di fondi rocciosi costieri fino a una profondità di 10 metri[3].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il corpo è alto come negli Abudefduf a cui assomiglia. La pinna dorsale ha 13 raggi spiniformi mentre la pinna anale ne ha 2. La colorazione dell'adulto è brunastra con riflessi metallici sui fianchi e bordo delle scaglie scuro. Al centro del fianco è presente una macchia giallastra di forma allungata e disposta verticalmente. I giovanili sono scuri cosparsi di puntini blu e con i bordi delle pinne dello stesso colore[3][4].
Raggiunge i 30 cm di lunghezza ed è uno dei Pomacentridae di più grandi dimensioni[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Poco nota[1].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di alghe bentoniche e di invertebrati sessili come cirripedi, brachiopodi e molluschi bivalvi[5].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]È una specie ovipara, le uova aderiscono al fondale e vengono sorvegliate dal maschio[3].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie non è comune ma non sembra subire impatti diretti da parte delle attività umane. La consistenza delle popolazioni è ignota. L'evento di El Niño del 1997/98 sembra aver causato una rarefazione della specie alle Galàpagos. In ogni caso non ci sono indizi di una rarefazione globale della specie e la Lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo"[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Nexilosus latifrons, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) Bailly, N. (2015), Nexilosus latifrons, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c d e (EN) Nexilosus latifrons, su FishBase. URL consultato il aprile 2021.
- ^ a b Gerald R. Allen, Damselfishes of the world, MERGUS Publishers Hans A. Baensch, 1991, ISBN 3882440082.
- ^ (EN) Food items reported for Nexilosus latifrons, su FishBase. URL consultato il aprile 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Nexilosus latifrons
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ITIS Standard Report Page: Nexilosus latifrons, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 1º aprile 2021.