Jannacci Enzo
Jannacci Enzo raccolta discografica | |
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Artista | Enzo Jannacci |
Pubblicazione | Settembre 1972[1] |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 |
Genere | Folk Pop |
Etichetta | RCA Italiana PSL 10539[1] |
Produttore | Italo Greco e Paolo Dossena[1] |
Registrazione | Italia |
Enzo Jannacci - cronologia | |
Singoli | |
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Jannacci Enzo[1][2] è un album di Enzo Jannacci, pubblicato nel 1972.
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]L'album è parzialmente composto (primo caso nella produzione di Jannacci) da reincisioni di alcuni brani già pubblicati in precedenza dal cantautore: sono presenti in nuova versione El portava i scarp del tennis, Dona che te durmivet, Prendeva il treno, Ti te sé no, Faceva il palo, e anche E sapere (traduzione in italiano di E savè).
La canzone più celebre è certamente Ragazzo padre, brano per certi versi struggente, che racconta dell'improvvisa paternità di un giovane, il quale non riesce a trovar sostegno presso una società indifferente e crudele; questo è uno dei tre inediti del disco, gli altri sono La giostra (reincisa anni dopo da Milva con il titolo La rossa e il testo in gran parte cambiato) e Una tristezza che si chiamasse Maddalena, canzone già incisa qualche mese prima da Nicola Arigliano.
Gli arrangiamenti sono curati da Alberto Baldan e Italo Greco.[1] Tranne dove indicato, i testi e le musiche sono di Enzo Jannacci.[1]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- E sapere
- La giostra
- El portava i scarp del tennis
- Dona che te durmivet
- Una tristezza che si chiamasse Maddalena
- Faceva il palo (testo: Walter Valdi – musica: Enzo Jannacci)
- Ti te sé no
- Prendeva il treno
- Ragazzo padre (testo: Enzo Jannacci – musica: Bruno Lauzi)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Discografia Nazionale della Canzone Italiana - Jannacci Enzo, su discografia.dds.it. URL consultato il 06-12-2011.
- ^ Immagine copertina (JPG), su musicalstore.it. URL consultato il 06-12-2011.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni tratte da Jannacci Enzo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jannacci Enzo, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.