Indice
Euthynnus affinis
Euthynnus affinis | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Scombridae |
Genere | Euthynnus |
Specie | E. affinis |
Nomenclatura binomiale | |
Euthynnus affinis (Cantor, 1849) | |
Sinonimi | |
Euthunnus affinis affinis, Euthunnus alleteratus affinis, Euthunnus wallisi, Euthynnus affinis yaito, Euthynnus alletteratus affinis, Euthynnus yaito, Thynnus affinis, Wanderer wallisi |
Il tonnetto indopacifico[2] (Euthynnus affinis, Cantor, 1849)), è un pesce osseo marino della famiglia Scombridae.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie ha un aspetto abbastanza simile a quello del tonnetto alletterato, fusiforme e robusto ma più allungato. Su entrambe le mascelle è presente una serie di piccoli denti di forma conica. Le scaglie sono presenti solo nella zona toracica (corsaletto) e lungo la linea laterale. Le pinne dorsali sono due, separate da un piccolo spazio. La prima è composta di raggi spinosi, con un lobo alto e appuntito nella parte anteriore e bassa nella posteriore, la seconda piccola, di raggi molli. La pinna anale è identica alla seconda dorsale, inserita in posizione leggermente posteriore. Le pinne pettorali sono piccole. Sul peduncolo caudale sono presenti da 8 a 10 pinnule nella parte dorsale e da 6 a 8 in quella ventrale; su entrambi i lati dello stesso è presente una lunga carena accompagnata da due più piccole disposte simmetricamente sopra e sotto[3]. La vescica natatoria è assente[4].
Il colore del dorso è blu scuro con linee scure irregolari dalla metà della prima dorsale fino al peduncolo caudale. Il ventre e i fianchi sono bianco argenteo. Alcuni punti scuri sono presenti tra le pinne pettorali e le pinne ventrali[3].
La taglia massima nota è di 100 cm, mediamente misura circa 60 cm. Il peso massimo noto è di 14 kg[4].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Diffuso nelle regioni tropicali e subtropicali dell'Indo-Pacifico, occasionalmente fino all'Oceano Pacifico orientale. Si trova sia lungo le coste continentali che su quelle delle isole oceaniche[4].
È un pesce pelagico che però non si allontana dalle acque costiere. I giovanili si trovano talvolta in porti e golfi con acqua poco profonda[4].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Specie migratrice. Forma banchi numerosi fino a 5000 individui mescolandosi con altri scombridi di taglia simile (gregarismo per taglia)[3].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]È un predatore non specializzato, si nutre di pesci (soprattutto Clupeiformes e Atherinidae), calamari, crostacei e zooplancton[4].
Predatori
[modifica | modifica wikitesto]Viene predato da marlin, Carcharhinus sorrah e tonni pinna gialla[5]
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]Non esiste una pesca commerciale mirata a questa specie. È una comune cattura accessoria per le marinerie che effettuano pesca a traina, con reti da circuizione e reti da posta. Nonostante il suo ruolo secondario nella pesca E. affinis ha una notevole importanza economica, viene utilizzato sia nell'alimentazione umana che nella produzione di mangimi per animali domestici[4].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie viene classificata dalla IUCN come a rischio minimo di estinzione dato che sembra essere molto comune in tutto l'areale e che non è soggetta ad una forte pressione di pesca. Tuttavia una frazione rilevante delle catture pare che non venga segnalata alle autorità[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Euthynnus affinis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato l'8 aprile 2018.
- ^ a b c COLLETE, B.B. 1986. Scombridae. In P.J.P. White head, M.-L. Bauchot, J.-C. Hureau, J. Nielsen, and E. Tortonese (eds.), Fishes of the North-eastern Atlantic and the Mediterranea. Vol II, pp. 981-997. UNESCO, Paris. Scaricabile qui[collegamento interrotto]
- ^ a b c d e f (EN) Euthynnus affinis, su FishBase. URL consultato il 24/02/2015.
- ^ (EN) Sommario dei predatori da Fishbase Archiviato il 25 febbraio 2015 in Internet Archive.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Euthynnus affinis
- Wikispecies contiene informazioni su Euthynnus affinis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Euthynnus affinis, su FishBase. URL consultato il 24/02/2015.
- (EN) Euthynnus affinis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.