Christian Lanthaler

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Christian Lanthaler
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Sci alpino paralimpico
SpecialitàDiscesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale
CategoriaIn piedi LW2
SquadraGSD Alto Adige[1]
Termine carriera2014
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Paralimpiadi 0 2 0
Mondiali 0 1 0

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Sci nautico paralimpico
SpecialitàSlalom, salto
CategoriaIn piedi L
Termine carriera2019
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 3 0 0

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Christian Lanthaler (Moso in Passiria, 26 ottobre 1966[2]) è un ex sciatore alpino e sciatore nautico italiano paralimpico, vincitore di due medaglie paralimpiche invernali.

Lanthaler, originario di Tirolo[3], all'età di cinque anni, arrampicatosi per gioco su uno skilift, cadde tra la fune metallica e la puleggia dell'argano, tranciandosi la gamba sinistra che venne amputata[1].

Carriera nello sci alpino

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Sciatore polivalente, Lanthaler debuttò ai Giochi paralimpici invernali a Tignes 1992, dove si classificò 17º nella discesa libera, 8º nello slalom gigante e 10º nello slalom speciale[1], e alle successive Paralimpiadi di Lillehammer 1994 si piazzò 20º nel supergigante e non completò discesa libera, slalom gigante e slalom speciale[1]; ai Mondiali di Lech 1996 vinse la medaglia d'argento nel supergigante e fu 5º nello slalom speciale[4], mentre ai VII Giochi paralimpici invernali di Nagano 1998 si classificò 13º nella discesa libera, 6º nel supergigante, 6º nello slalom speciale e non completò lo slalom gigante[1].

Ai Mondiali di Anzère 2000 si piazzò 4º nella discesa libera[4]; agli VIII Giochi paralimpici invernali di Salt Lake City 2002 vinse la medaglia d'argento nella discesa libera e nel supergigante e non completò lo slalom gigante[1], mentre l'anno dopo ai Mondiali di Anzère 2000 fu 4º nella discesa libera[4]. Ai IX Giochi paralimpici invernali di Torino 2006 si classificò 19º nella discesa libera, 13º nel supergigante e non completò lo slalom gigante[1] e ai X di Vancouver 2010 si piazzò 9º nella discesa libera, 19º nel supergigante e non completò lo slalom gigante[1]; l'anno dopo ai Mondiali di Sestriere 2011 fu 11º sia nella discesa libera sia nel supergigante[1], mentre agli XI Giochi paralimpici invernali di Soči 2014, suo congedo agonistico, si classificò 8º nella discesa libera, 15º nello slalom gigante e non completò il supergigante[1].

Carriera nello sci nautico

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Durante gli allenamenti estivi[senza fonte], nel 1998 iniziò a praticare lo sci nautico, gareggiando nelle specialità di slalom, salto e wakeboarding[1][3]; agli Europei del 1998 vinse la medaglia d'argento nello slalom speciale[4] e ai Mondiali del 2003 conquistò la medaglia d'oro nello slalom[4]. Ai Mondiali del 2009 si aggiudicò la medaglia d'oro nel salto e a quelli del 2011 la medaglia d'oro nello slalom; nello stesso anno[senza fonte] ottenne il record di salto con 22,30 metri e il record europeo in slalom con 3 boe/58/16[3]. Agli Europei di Nemurs 2012 vinse la medaglia d'oro nello slalom e nella gara a squadre e quella d'argento nel salto[5] e a quelli di Skarnes 2016 la medaglia d'oro nel salto e quella d'argento nella gara a squadre[3]; nel 2019 conquistò il record europeo di slalom (categoria L) con 3,25 boe/58/16[senza fonte].

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 1992, 1996, 1998, 2000[4]

Riconoscimenti

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  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Christian Lanthaler, su paralympic.org, Comitato Paralimpico Internazionale. URL consultato il 9 agosto 2022.
  2. ^ (EN) Christian Lanthaler [collegamento interrotto], su sochi2014.arch.articul.ru. URL consultato il 9 agosto 2022.
  3. ^ a b c d e f g h i Christian Lanthaler, atleta disabile dell'anno, su altoadige.it, Alto Adige, 17 novembre 2016. URL consultato il 9 agosto 2022.
    Marco Di Marco, Lanthaler atleta dell’anno, su sciaremag.it, 17 novembre 2016. URL consultato il 9 agosto 2022.
  4. ^ a b c d e f g h i j k Christian Lanthaler, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato l'8 agosto 2022.
  5. ^ a b c Sci nautico: successo tricolore agli europei per disabili, su comunicareilsociale.com, 18 settembre 2012. URL consultato il 9 agosto 2022.

Collegamenti esterni

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