Angiolo Carrara Verdi
Angiolo Carrara Verdi | |
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Preside del Rettorato della Provincia di Parma | |
Durata mandato | 1929 - 1933 |
Predecessore | Luciano Quargnali |
Successore | Lupo Corradi Cervi |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Angiolo Carrara Verdi (Busseto, 1880 – .) è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini familiari
[modifica | modifica wikitesto]Quando il compositore Giuseppe Verdi morì nel gennaio 1901, non aveva eredi diretti, dato che entrambi i figli (avuti dalla prima moglie, Margherita Barezzi) erano morti in tenera età. Nel 1868 aveva provveduto ad adottare e a crescere come una figlia la cugina Filomena Verdi, che ne divenne poi erede universale[1][2], mutando il nome di battesimo in Maria. Nell'ottobre 1879 la ragazza si sposò con Alberto Carrara (1854-1925), il cui padre, Angiolo Carrara (1825-1904), era il notaio di Verdi. Dall'unione nacquero Giuseppina (1879-1927) e Angiolo Carrara.
L'erede di Giuseppe Verdi
[modifica | modifica wikitesto]Secondo un aneddoto familiare, il giovane Angiolo Carrara, indeciso sulla carriera da intraprendere, tra il notaio e il musicista, interpellò il nonno Giuseppe Verdi, il quale gli rispose che in famiglia preferiva avere "un notaio scadente piuttosto che un musicista mediocre"[3]. Intraprese perciò la carriera di notaio come il nonno[4].
Ex ufficiale di complemento dei bersaglieri durante la Grande guerra, fu uno degli esponenti dello squadrismo della bassa parmense, e con il grado della MVSN di seniore fu comandante della 74ª Legione CC.NN "Taro", con sede a Borgo San Donnino, dalla fondazione fino al 1926, quando passo' l'incarico al console Remo Ranieri[5][6]. Nel 1924 nacque il figlio Alberto (1924-2001).
Nel 1928, con Regio Decreto, fu concesso ad Angiolo il doppio cognome Carrara-Verdi[4], dando inizio al ramo dei Carrara-Verdi[7][8].
Nel 1929 si costituì anche a Parma l'associazione nazionale bersaglieri cui Angiolo Carrara Verdi aderì fin dalla fondazione[9], divenendone successivamente presidente provinciale con il grado di tenente colonnello[10]. Dal 1929 al 1933, Angiolo Carrara Verdi ricoprì l'incarico di Preside del Rettorato di Parma[11][12].
Dopo la morte della madre, nel 1936, essendo già mancata la sorella Giuseppina, proseguì l'opera della madre assumendosi l'onere di conservare intatto il patrimonio ereditato dall'illustre antenato[13]
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Lo zio era Lino Carrara che fu direttore de il Resto del Carlino.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata (PDF), su giuseppeverdi200.gov.it. URL consultato l'11 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2016).
- ^ https://www.pressreader.com/
- ^ http://www.rivistathelion.it/portale/node/275
- ^ a b Copia archiviata, su comunicati.net. URL consultato l'11 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2016).
- ^ Sicuri, p. 131 in nota 341.
- ^ http://dspace-unipr.cineca.it/handle/1889/2176, pag. 106 nota Archiviato il 12 novembre 2016 in Internet Archive.
- ^ http://www.mondointasca.org/2008/03/18/le-ricchezze-di-giuseppe-verdi/
- ^ Copia archiviata, su verdipiacentino.it. URL consultato l'11 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2016).
- ^ http://bersaglieriparma.it.gg/LA-SEZIONE-DI-PARMA.htm
- ^ http://bersaglieriparma.it.gg/A-.-N-.-B-.--IN-PROVINCIA.htm
- ^ Sicuri, p. 133 in nota 363.
- ^ http://www.ilborgodiparma.it/archivio_900/presid_prov/presid_provinc_pr.htm
- ^ http://www.parmaelasuastoria.it/ita/Venusti-Viglioli.aspx?idMostra=38&idNode=292#verdi Archiviato il 17 novembre 2016 in Internet Archive. m Voce dedicata a Maria Verdi
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fiorenzo Sicuri, Gli anni del littorio, il regime fascista a Parma dalle leggi eccezionali alla guerra d'Etiopia, Edizioni Mattioli 1885, 2014