Xujiayao
| Xujiayao | |
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| Localizzazione | |
| Stato |  Cina
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| Scavi | |
| Data scoperta | 1994 |
| Mappa di localizzazione | |
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Xujiayao è un'area archeologica preistorica paleoantropologica situata nel bacino del Nihewan in Cina, nota per i suoi fossili di ominidi arcaici.[1][2]
Localizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Xujiayao si trova sulla riva occidentale del fiume Liyi, un affluente del fiume Sanggan.[3] Nell'area archeologica sono stati individuati due siti, denominati Sito 73113 vicino al villaggio di Xujiayao, e Sito 74093 vicino al villaggio di Houjiayao.[4][2]
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]L'area archeologica è stata scoperta dai ricercatori dell'Istituto di Paleontologia e Paleoantropologia dei Vertebrati (IVPP) di Beijing nel 1974. L'IVPP effettuò ulteriori scavi nel 1976, 1977 e 1979. Gli scavi successivi, del 2007 e del 2008, sono stati condotti dall'Istituto provinciale delle reliquie culturali dell'Hebei.[4][2]
Reperti
[modifica | modifica wikitesto]A Xujiayao sono stati scoperti venti fossili di ominidi, costituiti da 12 ossa parietali, 1 osso temporale, 2 ossa occipitali, 1 frammento di osso mandibolare, 1 mascellare giovanile e 3 denti isolati.[1][5]
I resti fossili di Xujiayao sono difficili da classificare e appartengono a un lignaggio tassonomico incerto, forse riferito ad una specie di ominidi ancora non classificata, cui generalmente ci si riferisce come l'ominide di Xujiayao .[5]
I fossili di Xujiayao sono caratterizzati da un mix di caratteristiche dell'Homo erectus, dell'Homo sapiens, ritrovate soprattutto nella mascella, e dell'Homo erectus pekinensis, visto lo spessore delle ossa craniche.[3]
L'analisi dentale mostra che l'ominide di Xujiayao presenta caratteristiche proprie dell'Homo erectus pekinensis, ed altre proprie dei Neanderthal; il fossile Xujiayao 15 all'analisi tramite TAC ha rivelato una struttura interna dell'orecchio simile a quella dei Neanderthal.[6]
Il fossile Xujiayao 11, aveva un forame parietale allargato, un'anomalia estremamente rara che si riscontra in meno di 1 caso su 25.000 negli esseri umani moderni, rendendo Xujiayao 11 il fossile di ominide più antico con questa anomalia.[7]
Uno studio del 2022 su di un cranio dell'Uomo Xujiayao ha stimato che la capacità cranica dell'antico ominide era di 1.700 centimetri cubi, superiore ai circa 1.400 cc che rappresenta la capacità cranica media degli esseri umani moderni.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Liu, Wu e Wu, Xiujie, The Hominid Fossils from China Contemporaneous with the Neanderthals and Some Related Studies, in Continuity and Discontinuity in the Peopling of Europe: One Hundred Fifty Years of Neanderthal Study, Springer Science & Business Media, 2011, ISBN 978-94-007-0491-6.
- ^ a b c (EN) Hua Tu, Guanjun Shen, Haixu Li, Fei Xie e Darryl E. Granger, 26Al/10Be Burial Dating of Xujiayao-Houjiayao Site in Nihewan Basin, Northern China, in Plos One, 2015, DOI:10.1371/journal.pone.0118315.
- ^ a b (EN) Wu, Rukang e ; Jia, Lanpo, CHINA in the period of Homo sapiens neanderthalensis and contemporaries, in History of humanity, v. I: Prehistory and the beginnings of civilization, Routledge, 1996, pp. 441–445, ISBN 978-92-3-102810-6.
- ^ a b (EN) Christopher J. Norton e Xing Gao, Hominin–carnivore interactions during the Chinese Early Paleolithic: Taphonomic perspectives from Xujiayao, in Science Direct, vol. 55, 2008, DOI:10.1016/j.jhevol.2008.02.006.
- ^ a b (EN) Xing S., Martinón-Torres M, Bermúdez de Castro JM, Wu X e Liu W., Hominin teeth from the early Late Pleistocene site of Xujiayao, Northern China, in Am J Phys Anthropol, vol. 156, 2015, DOI:10.1002/ajpa.22641.
- ^ (EN) Ancient human skull in China has Neanderthal-like inner ear: study, su globaltimes.cn. URL consultato il 20 luglio 2024.
- ^ (EN) Xiu-Jie Wu, An Enlarged Parietal Foramen in the Late Archaic Xujiayao 11 Neurocranium from Northern China, and Rare Anomalies among Pleistocene Homo, in Plos One, vol. 8, 2013, DOI:10.1371/journal.pone.0059587.
- ^ (EN) Researchers Piece Together Evidence of 'Big-headed Man', su english.cas.cn. URL consultato il 20 luglio 2024.
