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Welfenschloss
Castello di Welfenscholss Welfenscholss | |
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Il Welfenscholss nel 2013 | |
Localizzazione | |
Stato | Germania |
Divisione 1 | Bassa Sassonia |
Località | Hannover |
Coordinate | 52°22′56″N 9°43′04″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | tra il 1857 e il 1866 |
Stile | Neogotico |
Realizzazione | |
Architetto | Christian Heinrich Tramm |
Proprietario | Università di Hannover |
Committente | Giorgio V di Hannover |
Il Castello dei Welfen o semplicemente Welfenschloss è un castello del distretto di Nordstadt della città di Hannover, in Bassa Sassonia, Germania. Dal 1879 è sede del Politecnico di Hannover, oggi Università di Hannover.
Il castello è circondato da un parco paesaggistico, il Welfengarten.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il castello fu costruito tra il 1857 ed il 1866 per volere di Giorgio V di Hannover su progetto dell'architetto Christian Heinrich Tramm. La struttura venne pensata come nuova residenza regale per i sovrani dell'Hannover e, come suggeriva lo stesso nome, egli intendeva con esso celebrare l'intera sua dinastia, quella dei Guelfi appunto. La struttura venne realizzata in pietra arenaria giallo-biancastra proveniente dalle cave di Danndorf e Velpke, nei pressi di Helmstedt, dove veniva prodotta una delle arenarie più dure della Germania, e con altra arenaria proveniente dal Nesselberg, materiali tipici utilizzati nell'architettura medievale dell'area, come pure la scelta di adottare per il progetto uno stile neogotico che rimandasse appunto ai castelli medievali. In questo punto, in precedenza, si trovava il castello di Monbrillant che venne smontato e ricostruito presso Georgsmarienhütte, non lontano da Osnabrück, dove sopravvisse sino al 1925. La costruzione di un nuovo palazzo a carattere residenziale che avesse la possibilità di celebrare degnamente la casata dei Guelfi, venne considerata già a partire dal 1814 quando venne garantito lo status regale all'elettorato di Hannover, ma all'epoca la carica di re dell'Hannover era unita in unione personale con quella di re d'Inghilterra e di conseguenza i titolari vivevano perlopiù a Londra, interessandosi solo parzialmente dei domini tedeschi. Quando la regina Vittoria ascese al trono inglese, le venne impedito di occupare simultaneamente anche il trono dell'Hannover in quanto secondo la costituzione di quest'ultimo stato la successione era possibile unicamente secondo le basi della legge salica e di conseguenza il trono passò dapprima a suo zio Ernesto Augusto e poi a suo cugino Giorgio V che tornarono così ad inaugurare una casata indipendente dell'Hannover.
L'intento di Giorgio V di celebrare con questo castello la sua casata raggiunse l'apice verso il 1862 quando, durante i lavori di costruzione del monumentale ingresso della struttura, egli chiese esplicitamente allo scultore Wilhelm Engelhard di realizzare una scultura che rappresentasse Enrico il Leone, mitico fondatore della casata, da porre in posizione troneggiante nella facciata del nuovo castello assieme ad altre figure che rappresentavano gli esponenti dell'albero genealogico della casata, tra cui appunto i quattro langravi tedeschi (Giorgio I, II, III e IV) che furono anche re d'Inghilterra.[1] L'annessione del Regno di Hannover e la detronizzazione dei Guelfi da parte della Prussia nel 1866, tuttavia, compromise fortemente il progetto di Giorgio V lasciando il castello vuoto e disabitato per oltre un decennio. Fu solo nel 1879, dopo ampi lavori di ristrutturazione, sotto la direzione dell'architetto Hermann Hunaeus, che vi venne trasferito il Politecnico di Hannover.
Durante le incursioni aeree su Hannover durante la seconda guerra mondiale, la cappella sul lato est del Welfenschloss venne gravemente danneggiata dai bombardamenti. Al posto di questa parte dell'edificio, poi demolita nel 1955, è stato realizzato un ampliamento della struttura negli anni 1956 - 1958, dove sono stati costruiti l'aula magna ed una grande aula di fisica.[2]
Il castello è posto al limitare dei Giardini reali di Herrenhausen che però appartengono effettivamente al castello di Herrenhausen che era la residenza estiva ufficiale della famiglia langraviale e poi reale dell'Hannover.
Il cavallo della Bassa Sassonia
[modifica | modifica wikitesto]Proprio davanti al Welfenschloss si trova un'imponente statua in bronzo che rappresenta un cavallo rampante, simbolo dello stato tedesco della Bassa Sassonia e già parte dello stemma dell'Hannover. La scultura, risalente al 1866, è erroneamente spesso attribuita allo scultore Friedrich Wilhelm Wolff, ma essa è in realtà una copia di una parte dell'opera Löwenkämpfer dello scultore Albert Wolff presente a Berlino.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rita Seidel: Bilder, Figuren, Denkmäler
- ^ Wolfgang Pietsch: Vom Welfenschloss zum 'Campus Center' - die Geschichte ständiger Nutzungsänderungen. In: Auffarth, Pietsch: Die Universität Hannover. Ihre Bauten. Ihre Gärten. Ihre Planungsgeschichte. 2003, p. 98.
- ^ Template:ThiemeBecker (hier richtige Zuschreibung des Welfenrosses); Bildwerke aus drei Jahrhunderten in Hannover. Beschrieben von Gert von der Osten. Aufgenommen von Hildegard Müller. Hrsg. vom Kunstverein Hannover zu seinem 125-jährigen Bestehen. Bruckmann, München 1957, S. 100–101 (Sachsenross vor der Universität Hannover mit richtiger Zuschreibung: Friedrich Wilhelm statt Albert Wolff).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sid Auffarth, Wolfgang Pietsch (a cura di), Die Universität Hannover. Ihre Bauten, ihre Gärten, ihre Planungsgeschichte, in Auftrag des Präsidenten der Universität Hannover, Petersberg, Imhof 2003, ISBN 3-935590-90-3
- Helmut Knocke, Hugo Thielen, Welfenschloss. in Hannover Kunst- und Kultur-Lexikon, passim
- Gerd Weiß, Ehemaliges Welfenschloss in Denkmaltopographie Bundesrepublik Deutschland, Baudenkmale in Niedersachsen, Stadt Hannover, vol. 1, immagine 10.1, ISBN 3-528-06203-7, p. 101 e seguente; Nordstadt. in Anlage Verzeichnis der Baudenkmale gem. § 4 NDSchG (ausgenommen Baudenkmale der archäologischen Denkmalpflege), 1 luglio 1985, Stadt Hannover, Niedersächsisches Landesverwaltungsamt – Institut für Denkmalpflege, p. 6 e seguente.
- Helmut Knocke, Welfenschloss in Klaus Mlynek, Waldemar R. Röhrbein (a cura di) u. a.: Stadtlexikon Hannover. Von den Anfängen bis in die Gegenwart. Schlütersche, Hannover 2009, ISBN 978-3-89993-662-9, p. 668 e seguente.
Altri progetti
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