Torre Scaligera
Torre Scaligera | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Veneto |
Città | Isola della Scala |
Indirizzo | via della Torre 1 e Via Torre Scaligera |
Coordinate | 45°16′32.53″N 10°59′35.69″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Torre |
Termine costruzione | 1136 |
Informazioni militari | |
Utilizzatore | Scaligeri |
voci di architetture militari presenti su Teknopedia | |
La torre Scaligera di Isola della Scala sorge sul fiume Tartaro ed è l'ultima testimonianza rimasta delle torri isolate con rivellino che facevano parte del Serraglio scaligero.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La torre, ubicata ad ovest dell’antico nucleo abitato di Isola della Scala (Insula Scalarum), fu fatta erigere dagli Scaligeri nel XIV secolo a completamento del complesso sistema difensivo cosiddetto “Serraglio veronese” che, partendo dal Lago di Garda arrivava fino ad Ostiglia: un sistema di mura, castelli, torri isolate e fiumi che fungeva da protezione al territorio veronese dalle incursioni mantovane e milanesi.
Per la sua posizione strategica, sul guado del fiume Tartaro, e la natura paludosa del territorio circostante, costituiva un importante avamposto di difesa e controllo di uno dei passaggi obbligati sul fiume Tartaro lungo l’importante via di comunicazione che collegava il basso veronese al territorio mantovano.[1]
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La tipologia della fortificazione, costituita dalla torre con rivellino a camera, deriva dallo schema delle porte cittadine adottato dagli Scaligeri per la difesa delle mura magistrali di Verona e Vicenza. La parte centrale della struttura muraria è costituita da corsi di ciottoli alternati a laterizio, mentre le parti angolari sono costituite da mattoni ammorsati a dente di sega. La torre e il rivellino dotato di due ponti levatoi, risultano accostati senza alcun aggancio o ammorsamento ed erano entrambe munite di un coronamento di merli ghibellini di cui rimane ben poco.
L’interno della torre è suddiviso in 5 piani in cui alloggiavano i soldati, di cui il secondo e l’ultimo coperti con volte a botte a tutto sesto mentre gli altri erano dei soppalchi in legno. Le scale di comunicazione tra un piano e l’altro erano esterne e retrattili per impedire agli assalitori di raggiungere i piani più alti. Una lapide, murata sopra il lato ovest del rivellino, testimonia il restauro della struttura muraria avvenuto nel 1839; in tale occasione venne anche ripristinato il ponte in muratura a tre arcate risalente all’epoca veneta.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sandrini 1984, p.133.
- ^ Sandrini 1984, pp. 137-138.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arturo Sandrini, La Torre Scaligera di Isola della Scala, in Castellum, n. 24, Roma, 1984.
- Gianni Perbellini, Castelli Scaligeri, Milano, Rusconi, 1982.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre scaligera
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Torre Scaligera di Isola della Scala, su tourism.verona.it, Provincia di Verona. URL consultato il 26 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).
- Storia Torre Scaligera, su comune.isoladellascala.vr.it, Comune di Isola della Scala. URL consultato il 26 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).
- La Torre scaligera, su torrescaligera.it. URL consultato il 26 ottobre 2017.
- Fortificazioni in provincia di Verona: la Torre Scaligera di Isola della Scala, su veronasera.it, Verona Sera. URL consultato il 26 ottobre 2017.