Servizio Fitosanitario Nazionale
Il Servizio Fitosanitario Nazionale è l'Organizzazione Nazionale per la Protezione delle Piante operante in Italia. È costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale e dai Servizi Fitosanitari Regionali.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In Italia le prime strutture fitosanitarie nazionali nacquero a seguito della legge del 26 giugno 1913 n. 888 e del suo regolamento applicativo, approvato con il D.L. n. 723 del 12 marzo 1916. In attuazione della citata normativa, il D.M. del 25 aprile 1917 istituì sul territorio nazionale i Regi Osservatori di Fitopatologia, annessi inizialmente a istituzioni scientifiche universitarie. Con la legge del 18 giugno 1931 n. 987, gli Osservatori Fitopatologici presero il nome di Regi Osservatori per le malattie delle piante e furono posti alle dipendenze dell'Ufficio centrale per la difesa delle piante, istituito in seno al Ministero dell'Agricoltura e Foreste. Nel dopoguerra gli Osservatori, denominati Osservatori per le malattie delle piante, furono trasferiti alle Regioni; nelle Regioni a statuto speciale ciò avvenne tra la fine degli anni quaranta e l'inizio degli anni cinquanta, mentre nelle Regioni a statuto ordinario il passaggio avvenne nel 1977 a seguito del DPR n. 617. A seguito del Trattato di Maastricht del 1992 e della nascita del Mercato Unico Europeo, la normativa fitosanitaria fu riorganizzata con il Decreto Legislativo del 30 dicembre 1992 n. 536, che ha istituito il Servizio Fitosanitario Nazionale, composto dal Servizio Fitosanitario Centrale e dai Servizi Fitosanitari Regionali. Con il D.L. n. 214 del 19 agosto 2005 la materia è stata riorganizzata con l'abrogazione della legge n. 987 del 1931 e l'aggiornamento delle competenze del Servizio Fitosanitario Nazionale.[1]
Strutture e compiti
[modifica | modifica wikitesto]Servizio Fitosanitario Centrale
[modifica | modifica wikitesto]Il Servizio Fitosanitario Centrale ha sede a Roma presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dipende dalla Direzione generale per lo sviluppo rurale.
Ha il compito di:
- curare i rapporti con la Commissione dell'Unione europea, con le Organizzazioni per la Protezione delle Piante di altri Paesi e con le organizzazioni internazionali che si occupano della materia fitosanitaria (FAO, EPPO, ecc.);
- predisporre i provvedimenti relativi al recepimento delle norme dell'Unione Europea relative alla materia fitosanitaria;
- curare il coordinamento e la vigilanza sull'applicazione delle normative fitosanitarie sul territorio nazionale;
- stabilire gli standard tecnici a cui devono attenersi i Servizi Fitosanitari Regionali;
- raccogliere e divulgare i dati relativi alla presenza di organismi nocivi sul territorio nazionale.
Servizi Fitosanitari Regionali
[modifica | modifica wikitesto]I Servizi Fitosanitari Regionali, in cui sono confluiti gli Osservatori per le malattie delle piante, sono ubicati in ognuna delle venti Regioni italiane. Nelle regioni più grandi consistono in genere in una sede centrale e in sedi operative articolate su base provinciale.
Hanno il compito di:
- applicare sul territorio regionale le direttive comunitarie recepite nell'ordinamento nazionale;
- effettuare i controlli fitosanitari ai fini del rilascio dei certificati fitosanitari per l'esportazione e dei nulla osta per l'importazione;
- effettuare il controllo e la vigilanza ufficiale sul territorio regionale dello stato fitosanitario dei vegetali spontanei e coltivati e dei loro prodotti nelle fasi di produzione, conservazione e commercializzazione;
- rilasciare le autorizzazioni previste dalle normative fitosanitarie;
- adottare sul territorio di competenza tutte le misure ufficiali ritenute necessarie per evitare la diffusione di organismi nocivi ai vegetali in applicazione delle normative fitosanitarie vigenti;
- effettuare ispezioni sia preventive che periodiche presso i luoghi di produzione dei vegetali, al fine di verificare la presenza di organismi nocivi e l'applicazione delle misure fitosanitarie nazionali e locali;
- raccogliere i dati relativi alla presenza di organismi nocivi sul territorio regionale;
- comunicare al Servizio Fitosanitario centrale la presenza di organismi nocivi precedentemente non presenti sul territorio di propria competenza.