Palazzo Pretorio (Figline Valdarno)
Palazzo Pretorio | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Figline Valdarno |
Indirizzo | piazza Bianchi |
Coordinate | 43°37′05.66″N 11°28′21.65″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Inaugurazione | XIV secolo |
Il Palazzo Pretorio si trova in piazza Bianchi a Figline Valdarno, in provincia di Firenze.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una costruzione risalente, nelle sue parti originarie, al XIV secolo ed in seguito ristrutturata e restaurata tra il 1923 e il 1931 dall'architetto Enzo Cerpi.
All'esterno, sulle facciate, il palazzo presenta vari stemmi dei Podestà succedutisi nel corso dei secoli. All'interno è conservato un quadro raffigurante Alessandro de' Medici che rapisce una monaca, opera di Egisto Sarri.
Torre campanaria
[modifica | modifica wikitesto]La torre merlata, probabilmente a causa dal cedimento del terreno di fondazione, pende vistosamente. Verso la fine degli anni 80' fu effettuato un intervento di restauro diretto da Francesco Gurrieri, per il consolidamento statico. [1].
Ai piedi della Torre vi è una cappella di Piazza dedicata ai caduti di tutte le guerre, al cui interno fa bella mostra di sé una terracotta invetriata raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Sebastiano e Antonio Abate, attribuita a Benedetto Buglioni.
La campana
[modifica | modifica wikitesto]In origine sulla sommità della torre merlata ed oggi posta nell'androne del palazzo è una campana risalente al 1384 su cui è incisa un'iscrizione che celebra la sconfitta della parte Ghibellina; la campana è un bottino di guerra ed originariamente era collocata nel Castello di Susinana, in Romagna, fu concessa nel 1387 a Figline[2]. L'iscrizione così recita
«Ad perpetuam destructionem et mortem totius partis ghibelline.»
(per l'eterna distruzione e morte di tutte le parti ghibelline)
Nel XIX secolo il palazzo fu completamente trasformato per diventare un carcere. Vennero rimpicciolite tutte le finestre e venne smantellata tutta la merlatura guelfa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV., Firenze e provincia, Milano, Touring Club Italiano, 2001, ISBN 88-365-1932-6.
- Tosi Massimo, Palazzi del Potere in terra fiorentina, Firenze, APT Firenze, 2005.
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