NGC 859

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NGC 859
Galassia a spirale
NGC 859 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreLewis Swift
Data3 ottobre 1886 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta02h 13m 38.3s [2]
Declinazione00° 43′ 02″ [2][1]
Distanza277,0 milioni di a.l.
(84,92 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)13,2 [3]
nella banda B: 14,1 [3]
Redshift+0,020066 ± 0,000008 [2]
Luminosità superficiale13,37
Angolo di posizione20° [3]
Velocità radiale6016 ± 2 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
Classe(R')SA0/a?(rs)[2] Sa[3] (R)S(rs)a?[1] Sa[4]
Dimensioni110 100 a.l.
(33 770 pc)
Altre designazioni
NGC 856
PGC 8526
UGC 1713
MCG 0-6-54
CGCG 387-58 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 859
Categoria di galassie a spirale

NGC 859 è una galassia a spirale situata nella costellazione della Balena, a una distanza di circa 277 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 3 ottobre 1886 dall'astronomo statunitense Lewis Swift. Swift riosservò poi la stessa galassia il 31 ottobre dello stesso anno senza rendersi conto che si trattava dello stesso oggetto celeste osservato solo 28 giorni prima. Per questo la galassia è inserita nel New General Catalogue anche con il codice NGC 856.[1]

NGC 859 presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2] È inoltre una galassia attiva di tipo Seyfert 1 (Sy 1) a larga riga spettrale (nella letteratura scientifica indicata come BLAGN, acronimo dell'inglese Broad-Line Active Galactic Nucleus).[2]

Il 13 dicembre 2004, all'interno di NGC 859 è stata scoperta la supernova SN 2004gv da Y.-t. Chen[5] dall'Osservatorio Lulin.[6] La supernova è stata classificata di tipo Ib.[6]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 859, su cseligman.com. URL consultato il 23 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f g h Results for object NGC 859, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 23 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 800 à 899, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 23 agosto 2024.
  4. ^ (EN) NGC 856 su HyperLeda, su leda.univ-lyon1.fr. URL consultato il 23 agosto 2024.
  5. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, IAUC 8454: 2004gt, 2004gu, 2004gv; 2004gj, 2004go, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 0 23 agosto 2024.
  6. ^ a b (EN) Bright Supernovae - 2004, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 23 agosto 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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