NGC 634

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NGC 634
Galassia a spirale
NGC 634 nelle immagini Pan-STARRS
Scoperta
ScopritoreÉdouard Stephan
Data26 ottobre 1876[1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneTriangolo
Ascensione retta01h 38m 18.6s[2]
Declinazione35° 21′ 53″[2][1]
Distanza224,5 milioni di a.l. [2]
(68,82 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)13,0[3]
nella banda B: 13,9[3]
Redshift+0,016455 ± 0,000007[2]
Luminosità superficiale13,25[3]
Angolo di posizione167°[3]
Velocità radiale4933 ± 2[2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSa[2][3], Sa??[1]
Dimensioni144 100 anni luce (44 170 pc) a.l.  
Altre designazioni
PGC 6059
MCG 6-4-48
UGC 1164
CGCG 521-60
IRAS 01354+3507[3]
Mappa di localizzazione
NGC 634
Categoria di galassie a spirale

NGC 634 è una galassia a spirale situata nella costellazione del Triangolo, a una distanza di circa 224 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 26 ottobre 1876 dall'astronomo francese Édouard Stephan.[1]

NGC 634 ha una classe di luminosità I e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

NGC 634 ripresa dall'Advanced Camera for Surveys (ACS) del Telescopio spaziale Hubble.

Gruppo di NGC 507

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NGC 634 fa parte del Gruppo di NGC 507, un vasto raggruppamento che comprende almeno 42 galassie, 21 delle quali figurano nel New General Catalogue (NGC) e 5 nell'Index Catalogue (IC). Quattro membri di questo gruppo sono anche inclusi tra le galassie di Markarian.[4] La galassia più luminosa del gruppo è NGC 507, mentre la più estesa è NGC 536.

Due supernove sono state scoperte in NGC 634: SN 2006Q e SN 2008A.[5]

Questa supernova è stata scoperta il 24 gennaio 2006 da W. Li nel corso del programa congiunto LOSS/KAIT (Lick Observatory Supernova Search dell'Osservatorio Lick e The Katzman Automatic Imaging Telescope dell'Università della California - Berkeley.[6] La supernova è stata classificata di tipo II.[7]

Questa supernova è stata scoperta il 2 gennaio 2008 dall'astronomo giapponese Yoshimi Ichimura. La supernova è stata classificata di tipo Ia.[8]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 634, su cseligman.com. URL consultato il 27 giugno 2024.
  2. ^ a b c d e f g h Results for object NGC 634, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 27 giugno 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 600 à 699, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 27 giugno 2024.
  4. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  5. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 27 giugno 2024.
  6. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, Electronic Telegram No. 377 (TXT), su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 27 giugno 2024.
  7. ^ (EN) Bright Supernovae - 2006, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 27 giugno 2024.
  8. ^ (EN) Bright Supernovae - 2008, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 27 giugno 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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