Leopoldamys ciliatus
Ratto gigante dalla coda lunga montano della Sonda | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Leopoldamys |
Specie | L.ciliatus |
Nomenclatura binomiale | |
Leopoldamys ciliatus Bonhote, 1900 | |
Sinonimi | |
Rattus setiger |
Il ratto gigante dalla coda lunga montano della Sonda (Leopoldamys ciliatus Bonhote, 1900) è un roditore della famiglia dei Muridi, diffuso nella Penisola malese e sull'Isola di Sumatra.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di grandi dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 215 e 255 mm, la lunghezza della coda tra 300 e 390 mm, la lunghezza del piede tra 45 e 55 mm, la lunghezza delle orecchie tra 25 e 32 mm e un peso fino a 425 g.[3]
La pelliccia è corta e liscia. Le parti superiori sono marrone scuro. Le parti ventrali sono bianche. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Le orecchie sono moderatamente lunghe, rotonde e prive di peli. Le vibrisse sono molto lunghe e numerose. Il dorso delle zampe è marrone scuro, talvolta attraversato da una striscia longitudinale bianca. La coda è molto più lunga della testa e del corpo, uniformamente scura, ricoperta di pochi peli corti. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali, un paio post-ascellari e due paia inguinali.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola e probabilmente anche arboricola.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]È probabilmente onnivora.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nelle zone montane della Penisola malese e di Sumatra.
Vive nelle foreste tropicali umide primarie e secondarie sopra i 1.000 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la presenza in diverse aree protette, la tolleranza al degrado del proprio habitat e la popolazione numerosa, classifica M.ciliatus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Musser, G., Lunde, D. & Aplin, K. 2008, Leopoldamys ciliatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Leopoldamys ciliatus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Francis, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lord Medway, Wild Mammals of Malaya and Offshore Islands including Singapore, Oxford University Press, 1969, ASIN B000VL9S7O.
- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Leopoldamys ciliatus