Discussione:Raggi cosmici ad altissima energia

Questa voce contiene una traduzione, completa o parziale, della voce originale:
«Ultra-high-energy cosmic ray» tratta da Teknopedia in inglese.
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Ho rimosso dal testo la frase

(un gioco di parole sul soprannome particella di Dio attribuito alla particella elementare 
bosone di Higgs, ancora da confermare e scoprire)

per due motivi simili:

1. senza fonte
2. ritengo più plausibile che il nome "Oh-my-God particle" derivi più che altro dallo stupore legato al fatto di rilevare una particella in moto ad una velocità pari a 0.9999999999999999999999951c.

--Pietrob.92 (msg) 16:18, 15 nov 2012 (CET)[rispondi]

Volevo segnalare che parte del testo della pagina presenta dei periodi che soffrono gravemente l'assenza di un'adeguata punteggiatura.

Es:

"In particolare, gli AGN potrebbe essere soltanto molto vicini alle attuali sorgenti di raggi cosmici ad altissima energia sorgenti che potrebbero trovarsi, per esempio, in galassie o in altri corpi celesti collegati con grandi quantità di materia entro 100 Mpc di distanza dal Sole."

oppure

"La bassa luminosità intermittente delle galassie di Seyfert può riunire le condizioni per la formazione di acceleratori lineari a vari anni luce di distanza dai nuclei galattici tuttavia sempre all'interno dei loro estesi tori ionizzati la cui radiazione UV fornisce un rifornimento di contaminanti ionici i campi elettrici corrispondenti sono commensurabilmente piccoli, dell'ordine dei 10 V/cm, per cui i UHECR osservati sono indicativi delle dimensioni astronomiche della fonte."

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• Aggiunta del link all'archivio https://archive.is/20120722201836/http://www.ast.leeds.ac.uk/haverah/havpark.shtml per http://www.ast.leeds.ac.uk/haverah/havpark.shtml

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 07:59, 23 ott 2017 (CEST)[rispondi]

Che un’interazione gravitazionale, come quella che la materia oscura esercita sulla materia ordinaria, possa avvalorare l’ipotesi che vi sia effettivamente materia “oscura”, lascia perplessi e può essere ricondotta ad un processo mentale atavico che si rifà concettualmente più alla fede che al metodo scientifico.

L'ipotesi corrente secondo cui la formazione di buchi neri super massicci con masse dell'ordine di miliardi di masse solari avvenuta dopo l'istante iniziale in una condizione locale di perfetta simmetria è quantomeno rischiosa se correlata alla intrinseca dissimmetria di un evento come il big bang, una condizione che può anche essere dedotta dalla mappa della radiazione cosmica di fondo.

Detto questo, proviamo a immaginare che immediatamente dopo l'istante iniziale ci siano solo energia ed  unità gravitazionali prive di massa, distribuite casualmente e in modo disomogeneo, in una condizione di massima entropia; che a determinate condizioni di densità, pressione e temperatura si combinano con l’energia dando origine alla materia.   Quando non si verificavano le condizioni di cui sopra, dove c'era un'eccessiva densità di unità gravitazionali, venivano generati buchi neri super-massicci, nelle aree a bassa densità queste unità non si univano per dare materia, ma sono andate a costituire quella ragnatela che è oggi definita erroneamente materia oscura.  

La stessa dinamica invertita si verifica continuamente nell'universo, nei buchi neri. L'orizzonte degli eventi è il limite in cui può esistere la materia, oltre ci sono solo unità gravitazionali senza massa; quando la materia oltrepassa l'orizzonte degli eventi, si scompone in gravità ed energia. Quest'ultima liberata in modo violento fornisce energia alle particelle che si trovano vicino all'orizzonte degli eventi, generando raggi cosmici, secondo una dinamica che porta una particella (osservata) ad avere fino a 3,2 x 1020 ev di energia.

Sono queste unità gravitazionali che vanno a costituire ed influenzare il reticolo spazio temporale; Se consideriamo quest’ultimo come un foglio, un buco nero non è altro che un foglio di carta accartocciato. L’istante iniziale di conseguenza può essere visto come un foglio di carta accartocciato e permeato da energia, la quale andando ad interagire con le unità gravitazionali, ha creato la materia ordinaria e disteso il reticolo spazio temporale.Semplice

Quanto sopra si può verificare a livello sperimentale andando a misurare minime variazioni di gravità che avvengono in un punto fermo che si muove nello spazio, la massa non la troveranno mai. Grazie

Fabio Balzerano

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