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Dark lady
La dark lady (letteralmente: "dama tenebrosa")[1], anche nota come femme fatale o, talvolta, vamp, è un personaggio tipo delle opere di narrativa e del cinema, in particolare del romanzo hard boiled e del film noir, di cui è forse il carattere più intrigante. Rappresenta la donna seduttrice, manipolatrice e sempre pericolosa, anche se non necessariamente malvagia. È spregiudicata e sensuale, infedele e dannatrice.
Shakespeare
[modifica | modifica wikitesto]L'espressione dark lady compare nei sonetti 127-154 di William Shakespeare, in cui il poeta spazia su diversi temi, come l'amicizia o la letteratura, dando inoltre origine a varie ipotesi sulla vera identità di questa donna[2]. Altre protagoniste femminili delle tragedie di Shakespeare come Cleopatra e Lady Macbeth sono state caratterizzate dalla critica come esempi di "donne oscure"[3].
Nella letteratura americana e nel cinema
[modifica | modifica wikitesto]Nel romanzo hard boiled e del film noir, fioriti tra i tardi anni Venti e i tardi anni Cinquanta, la dark lady si presenta come una donna misteriosa, bellissima e spesso sposata o comunque inaccessibile, che attira con il proprio fascino perverso l'eroe (rappresentato in genere da un detective privato) in qualche vicenda intricata e pericolosa, se non in una vera e propria trappola[4].
Essendo il noir un genere a forte prevalenza maschile, la dark lady non ha avuto quasi mai il ruolo di protagonista. La caratteristica saliente della dark lady è di contrapporsi al modello femminile tipico della commedia anni Trenta[5] e del melodramma anni Cinquanta[6]. "La donna della commedia brillante anni Trenta è ricca, sicura di sé, volitiva e disinvoltamente femminile, oppure è ricca, superficiale e ingenua."[7]. La donna del melodramma, invece, è un personaggio che deve sacrificare sogni e innocenza per far fronte alla durezza di una realtà opprimente e ingenerosa[6].
Dalla metà degli anni ottanta, si è avuta una graduale ripresa del personaggio della dark lady nella cinematografia.
Nei mass media americani, la dark lady è spesso ritratta come di origine latinoamericana[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ dark lady - Treccani, su Treccani. URL consultato il 18 marzo 2024.
- ^ Nel sonetto 130, Shakespeare descrive una figura femminile che si contrappone al canone di bellezza rappresentato dalla donna angelo del dolce stil novo.
- ^ (EN) Ludwig Jekels, The Riddle of Shakespeare's Macbeth, in The Psychoanalytic Review, vol. 30, pp. 361–385.
- ^ (ES) Núria Bou, La femme fatale, o Pandora en el oscuro areino del cine negro, in Diosas y tumbas. Mitos femeninos en el cine de Hollywood, Barcelona, Icaria editorial, 2006, p. 21.
- ^ La Polla, pp. 102-103.
- ^ a b Locatelli, p. 151.
- ^ La Polla, p. 102.
- ^ (EN) Clara E. Rodriguez, Latin Looks: Images of Latinas and Latinos in the U.S. Media[collegamento interrotto], Boulder (Colorado); Cumnor Hill (Oxford), Westview Pr., 1997, ISBN 0-8133-2766-0.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Guerri, Il film noir: storie americane, collana Gli album, Gremese, 1998, pp. 75-79, ISBN 88-7742-222-X.
- (EN) E. Ann Kaplan, Women in film noir, 2ª edizione riveduta e illustrata, London, British Film Institute, 1998, ISBN 0-85170-665-7.
- Franco La Polla, Sogno e realtà americano nel cinema di Hollywood, Roma-Bari, Editori Laterza, 1987.
- Massimo Locatelli, Perché noir. Come funziona un genere cinematografico, Milano, Vita e Pensiero, 2011.
- Renato Venturelli, L'età del noir, Torino, Einaudi, 2007.