Indice
Arthur Louis Aaron
Arthur Louis Aaron | |
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Il sergente pilota Arthur Louis Aaron | |
Nascita | Leeds, 5 marzo 1922 |
Morte | Bona, 13 agosto 1943 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Luogo di sepoltura | Cimitero militare alleato di Bona |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Regno Unito |
Forza armata | Royal Air Force |
Corpo | Royal Air Force Volunteer Reserve |
Specialità | Bombardamento |
Unità | No.218 "Gold Coast" RAF Squadron |
Anni di servizio | 1940-1943 |
Grado | Sergente pilota |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Bombardamenti strategici durante la seconda guerra mondiale |
Battaglie | Bombardamento di Amburgo |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Bravery Awards for Aerial Combat: Stories Behind the Award of the CGM (Flying)[1] | |
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V.C. Arthur Louis Aaron (Leeds, 5 marzo 1922 – Annaba, 13 agosto 1943) è stato un militare e aviatore britannico, decorato con la Victoria Cross alla memoria durante il corso della seconda guerra mondiale. Per aver compiuto 90 ore di volo in 19 missioni operative, e aver partecipato al bombardamento di Amburgo gli fu assegnata postuma anche la Distinguished Flying Medal.[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Gledhow, Leeds, nello Yorkshire occidentale, il 5 marzo 1922, figlio di Benjamin e di Rosalie Marie Marney, una signorina di origine scozzese ma nata in Svizzera, il cui padre era stato rettore dell'università di Aberdeen. Fin dall'infanzia fu attratto dall'alpinismo e dall'aviazione, ed effettuò il suo primo volo in uno dei "circhi" aerei di Alan Cobham vicino a Penrith.[3] Frequentò la Roundhay Secondary School di Leeds,[4] vincendo una borsa di studio nel 1939 ed entrò poi al Leeds College of Architecture per laurearsi in architettura.[3] Sempre appassionato al mondo dell'aviazione, entrò nello Squadron dell'università di Leeds appartenente all'Air Defense Cadet Corps[4] (in seguito divenuto Air Training Corps), e infine fu arruolato nella Royal Air Force iniziando l'addestramento pilota il 15 settembre 1941.[3] All'inizio del mese di dicembre fu mandato negli Stati Uniti d'America iniziando a volare presso il N. 1 (British) FTS, sull'aeroporto di Terrell nel Texas,[4] venendo promosso sergente il 19 giugno 1942.[3]
Ritornato in Inghilterra effettuò i corsi di pilotaggio avanzato presso la No. 6 (P) AFU e la No 26 OTU (Operational Training Unit), prima di essere inviato all'unità di conversione all'uso dei bombardieri pesanti No.1657 (HCU) al fine acquisire esperienza nel pilotaggio dei grandi quadrimotori da bombardamento a lungo raggio.[3] Il 17 aprile 1943 entrò in servizio presso il No.218 "Gold Coast" RAF Squadron di stanza sulla RAF Downham Market nell'East Anglia.[3] Fu promosso sergente pilota il 1 maggio 1943 e durante i successivi tre mesi, lui e il suo equipaggio effettuarono 20 missioni in tutta Europa, bombardando un'ampia varietà di obiettivi in Germania e nei territori occupati.[3] Per essersi particolarmente distintosi durante un'azione di bombardamento su Amburgo nel luglio 1943, quando nonostante il suo aereo fosse stato danneggiato, continuò imperterrito nell'azione e per questo fatto fu decorato con la Distinguished Flying Medal.[3]
Il 12 agosto 1943 durante un raid lanciato su Torino, in Italia, dal Bomber Command il suo bombardiere Short Stirling (EF452) fu colpito da alcuni colpi sparati dalla contraerea.[5] L'aereo rimase gravemente danneggiato; furono colpiti tre motori e il parabrezza andò in frantumi, le torrette difensive anteriore e posteriore furono disabilitate e i danni ai controlli di volo resero l'aereo instabile e difficile da pilotare.[3] Il navigatore, il canadese Cornelius A. Brennan fu ucciso, mentre altri membri dell'equipaggio rimasero feriti.[6] Lui ebbe la mascella spezzata, e parte della faccia gli fu strappata via, ed inoltre fu colpito ad un polmone e al braccio destro che rimase inutilizzabile.[4] Nonostante le sue terribili ferite, riuscì a livellare l'aereo a una quota di 3000 piedi.[3] Incapace di parlare sollecitò a gesti l'addetto al lancio delle bombe affinché assumesse i comandi.[3] Il bombardiere danneggiato si diresse quindi verso le basi alleate più vicine site nel Nord Africa.[5]
Assistito dai membri dell'equipaggio nella parte posteriore dell'aereo, gli fu somministrata della morfina, e dopo aver riposato insistette per ritornare nella cabina di pilotaggio dove con grande sforzo riprese il suo posto, ma sfinito dovette cedere nuovamente i controlli del bombardiere.[3] Con grande dolore e sofferenza per la fatica, continuò ad aiutare l'improvvisato pilota scrivendogli indicazioni con la mano sinistra.[3] Cinque ore dopo, con lo Stirling a corto di carburante, venne avvistato il campo d'aviazione di Bona in Algeria.[5] Con le ultime forze rimaste diresse l'atterraggio che avvenne a carrello retratto.[4] Subito soccorso, e trasferito in un ospedale da campo, si spense nove ore dopo.[4]
Fu seppellito con gli onori militari nel cimitero di guerra di Bona.[7] Il 3 novembre 1943 la London Gazette pubblicò la citazione ufficiale per l'assegnazione della Victoria Cross postuma.[5] Per le loro partecipazione a quell'azione i membri dell'equipaggio ricevettero anch'essi delle decorazioni: il Flt. Sgt. Allan William Jessup Larden ricevette la Conspicuous Gallantry Medal mentre i sergenti Malcom Mitcham e T. Guy la Distinguished Flying Medal.[1] La Victoria Cross fu consegnata ai suoi genitori il 25 febbraio 1944 da Re Giorgio VI in una apposita cerimonia tenutasi a Buckingham Palace, e poco dopo il padre Benjamin assistette a una grande parata effettuata in onore del figlio dai cadetti dell'ATC a Wellington Barracks, Londra, dove il comandante dell'Air Training Command, il maresciallo dell'aria Sir Leslie Gossage, lesse la citazione della Victoria Cross del loro ex comilitone.[3] Due anni dopo, nell'agosto del 1946, la casa dei genitori di Aaron fu svaligiata e tutte le sue medaglie vennero rubate, ma dopo un appello lanciato della polizia furono restituite anonimamente per posta.[3] Nel dicembre del 1953 suo padre diede le medaglie in prestito permanente gratuito al Leeds City Museum.[3]
Presso la sala principale della Roundhay School di Leeds[N 1] è stata posta una targa in sua memoria che riporta la citazione per cui gli è stata conferita la Victoria Cross. Per celebrare il nuovo millennio il Leeds Civic Trust ha organizzato un concorso pubblico per realizzare una statua per celebrare l'occasione e per pubblicizzare gli eroi e le eroine del passato della città. Tra i candidati c'erano Benjamin Latrobe e Sir Henry Moore. Arthur Aaron ha vinto la votazione con Don Revie secondo classificato davanti a Joshua Tetley e Frankie Vaughan. La statua, posizionata su una rotatoria nella parte orientale del centro città, vicino al West Yorkshire Playhouse, è stata inaugurata il 24 marzo 2001 da Malcolm Mitchem, l'ultimo membro sopravvissuto dell'aereo. La scultura in bronzo di cinque metri è stata realizzata da Graham Ibbeson.[8] Ci furono polemiche sull'ubicazione della statua, e fu proposto di trasferirla a Millennium Square fuori dal Leeds City Museum.[9] Tuttavia, a partire dal 2012 la statua rimane sulla rotonda.[10]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 19 ottobre 1943.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ All'epoca in cui Arthur Aaron la frequentava il preside era il professore B.A. Farrow.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Cooper 2007, p. 74.
- ^ Supplement to the London Gazette, su london-gazette.co.uk, 19 ottobre 1943.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Vconline.
- ^ a b c d e f Kidd 2014, p. 42.
- ^ a b c d di Nunzio 2018, p. 37.
- ^ Cooper 2007, p. 75.
- ^ Cooper 2007, p. 78.
- ^ (EN) The Arthur Aaron Statue, su Leeds Civic Trust. URL consultato il 24 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2007).
- ^ Brave Arthur deserves his pride of place, Yorkshire Evening Post, 1 November 2007
- ^ Google Maps satellite image, retrieved 2012-11-19
- ^ Fourth Supplement to The London Gazette of 2 November 1943. 5 November 1943, Numb. 36235, p. 4859.
- ^ Supplement to The London Gazette of 19 October 1943. 5 November 1943, Numb. 36215, p. 4620.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Alan W. Cooper, Bravery Awards for Aerial Combat: Stories Behind the Award of the CGM (Flying), Barnsley, Pen & Sword Military, 2007.
- (EN) Alan W. Hall, Short Stirling, Milton Keynes, Hall Park Books Limited, 1998.
- (EN) H. R. Kidd, Horizons: The History of the Air Cadets, Barnsley, Pen & Sword Military, 2014, ISBN 978-1-84884-654-8.
- (EN) Ron Mackay, Short Stirling in action, Carrolton, Squadron Signaal Publications Inc., 1989.
- (EN) John Frayn Turner, VC's of the Second World War, Barnsley, Pen & Sword Military, 2004, ISBN 978-1-78303-428-4.
- Periodici
- Marco di Nunzio, Bombardamenti su Milano, in Storia & Battaglie, n. 196, Vicchio, Luca Poggiali Editore, dicembre 2018, pp. 29-39.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arthur Louis Aaron
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Arthur Louis Aaron, su Vconline, http://www.vconline.org.uk. URL consultato il 29 aprile 2020.
- (EN) Beth Painter, Arthur Louis Aaron, su Findagrave, https://it.findagrave.com. URL consultato il 29 aprile 2020.
- (EN) Flight Sergeant Arthur Aaron VC DFM, su 218 Squadron, https://218squadron.wordpress.com. URL consultato il 29 aprile 2020.