Utente:Riccardo de conciliis/Sandbox/ASR/Storia recente
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[modifica | modifica wikitesto]Il terzo Scudetto
[modifica | modifica wikitesto]Il terzo scudetto arrivò nella stagione 2000/'01, sotto la presidenza di Franco Sensi e la guida tecnica dell'allenatore friulano Fabio Capello. Tra i protagonisti della vittoria del campionato, gli autori dei tre gol decisivi di Roma-Parma (3-1) del 17 giugno 2001: il Capitano Francesco Totti, il centravanti argentino Gabriel Omar Batistuta e l'attaccante Vincenzo Montella.
Le occasioni sfumate
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione successiva la Roma tenta di ripetersi, arrivando però seconda ad un solo punto dalla Juventus; nel 2002/'03, invece, la squadra non ottiene i medesimi buoni risultati concludendo all'ottavo posto nel campionato, peggiore risultato dei precedenti 10 anni. Nella stagione 2003/'04 la Roma, pur avendo raggiunto il platonico titolo di "campione d'inverno", termina il torneo al 2° posto in classifica, alle spalle del Milan.
L'addio di Capello
[modifica | modifica wikitesto]Nell'estate del 2004 il rapporto tra l'ambiente giallorosso e Capello si raffredda fino alla partenza del tecnico di Pieris, che approda alla Juventus. Viene allora assoldato Cesare Prandelli, precedentemente allenatore del Parma. Il nuovo tecnico concorda con la società l'acquisto di alcuni giocatori, tra i quali il centrocampista Simone Perrotta (proveniente dal Chievo) e l'attaccante egiziano Ahmed Hossam Mido (dall'Olympique Marsiglia). Prima dell'inizio del campionato Prandelli lascia, però, la Roma, per motivi familiari. La Roma, a pochi giorni dalla partita in casa con la A.C. Fiorentina, ingaggia allora Rudi Voeller, ex-attaccante della Roma ed ex-allenatore della nazionale tedesca, la cui guida tecnica ha da poco lasciata. I risultati non sono buoni: dopo un buon inizio con la squadra toscana si susseguono sconfitte e pareggi, fino alle dimissioni presentate del tecnico tedesco. La Roma corre ai ripari e arriva nella capitale Luigi Del Neri, che cambia schema e fa giocare spesso Totti e l'attaccante barese Antonio Cassano insieme a Vincenzo Montella: con la decisione tattica di ricostituire il cosiddetto "Trio delle meraviglie" i risultati tornano a migliorare.
Dopo un periodo di risultati altalenanti il 14 marzo 2005, dopo la sconfitta per 3 a 0 a Cagliari, l'ex giocatore giallo-rosso Bruno Conti subentra come allenatore al posto di Del Neri, dimessosi pochi giorni prima. La Roma chiude il campionato col bilancio, poco lusinghiero, di 5 allenatori utilizzati in 12 mesi.
A fine stagione il capitano Francesco Totti annuncia il rinnovo del contratto fino al 2010, sostanzialmente legando il suo nome alla Roma per tutta la carriera.
L'era di Spalletti, il record di vittorie consecutive
[modifica | modifica wikitesto]La stagione 2005/2006 inizia con l'ingaggio del tecnico Luciano Spalletti dall'Udinese, con la quale l'allenatore toscano ha da poco conquistato la qualificazione alla Champions League. La società, col ritorno di Bruno Conti al ruolo di Direttore Tecnico e con quello di Daniele Pradè a Direttore Sportivo, cerca di portare avanti una campagna acquisti nonostante la stessa sia stata bloccata, per quasi tutta l'estate, dal caso Mexès. Alla fine arrivano, comunque, gli ingaggi a parametro zero di Samuel Kuffour, Rodrigo Taddei e Shabani Nonda, rispettivamente svincolati da Bayern Monaco, Siena e Monaco. L'inizio della stagione non è dei migliori, e la squadra arranca nelle posizioni di metà classifica. A dicembre arriva però la svolta: termina infatti l'ormai travagliato rapporto tra la società e Antonio Cassano e l'attaccante di Bari vecchia viene ceduto al Real Madrid per circa 5 milioni di Euro. Da quel momento in poi la squadra ritorna ad essere compatta e riesce, nonostante i ripetuti infortuni dei suoi elementi (primo fra tutti quello di Totti), a battere il record italiano di 11 vittorie consecutive in campionato, record giunto proprio grazie alla vittoria per 2-0 nello storico derby del 26 febbraio 2006.