Umorismo nella musica
Il rapporto tra musica e umorismo è stato oggetto di studio da parte di molti esperti del settore.
Scopo degli artisti e compositori umoristici è quello di trovare un'intesa con l'ascoltatore, sfruttando una serie di codici linguistici e specifiche condotte sonore, tra cui l'imprevedibilità e lo scambio e mescolanza di generi.[1]
L'umorismo in musica, che aveva avuto modo di attecchire nell'antichità e in epoca moderna (qualcuno considera Mozart, Haydn e Beethoven i primi umoristi),[1] ha trovato terreno fertile tanto nelle produzioni colte quanto nel teatro e nelle espressioni di musica popular.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Espressioni di comicità in musica
[modifica | modifica wikitesto]Parodia musicale
[modifica | modifica wikitesto]Benché non siano da considerarsi sempre umoristiche, molti artisti e compositori hanno trovato un punto di riferimento nelle parodie, ovvero brani o motivi che hanno subito delle modifiche nelle note e nel testo, oppure emulazioni della stilistica di un compositore. Delle parodie si ha testimonianza dal Rinascimento, come confermano le messe parodia.
Novelty song
[modifica | modifica wikitesto]Degne di menzione sono le novelty song, ovvero brani leggeri, umoristici e insoliti con testi che possono essere nonsense, satirici o su argomenti attuali.[2][3]
Nel teatro musicale
[modifica | modifica wikitesto]Commedia dell'arte
[modifica | modifica wikitesto]La commedia dell'arte è un approccio teatrale emerso durante il Cinquecento e tramontato con il teatro goldoniano che conciliava musica, canto e teatro.[4]
Opera comica
[modifica | modifica wikitesto]L'umorismo ha avuto modo di esprimersi anche attraverso le molte forme di opera comica, ovvero quella commedia per musica di origine seicentesca, diffusasi dapprima in Europa e poi nel Nord America, incentrata perlopiù su storie sentimentali.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Musica e umorismo, su raicultura.it, 18-19 marzo 2021. URL consultato il 16 maggio 2024.
- ^ Stewart Home, Marci, sporchi e imbecilli. Attraverso la rivolta punk, Castelvecchi, 2005, p. 22.
- ^ (EN) Paul Du Noyer, Music, Ted Smart, 2003, pp. 424.
- ^ Musica e commedia dell’arte, su treccani.it. URL consultato il 21 maggio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Enrique Arias, Comedy in Music: A Historical Bibliographical Resource Guide, Greenwood Press, 2001.
- (FR) Etienne Kippelen, L’humour en musique, et autres légèretés sérieuses depuis 1960, Presses universitaires de Provence, 2021.
- R. Carollo, Cantando e scherzando. Il comico in psicoanalisi e musica, Cremonabooks, 2004.
- Ilaria Barontini, Musica e umorismo - Itinerari di ascolto nella musica 'seria' (ma non troppo) con un'escursione nella musica 'leggera' (ma non troppo), Edizioni ETS, 2009.
- (EN) Dave Laing, David Horn, John Shepherd, Paul Oliver, Peter Wicke, Continuum Encyclopedia of Popular Music of the World, Volume 1, Bloomsbury Publishing, 2003, pp. 404-6.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Humor in Western European Instrumental Music: How Humor Works, Its Usage Over Time, and Accessible Teaching Strategies, su scholarcommons.sc.edu. URL consultato il 20 maggio 2024.