Tehom

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Tehom (in ebraico תְּהוֹם? </link> təhôm) è una parola ebraica biblica che significa "abisso". È usato per descrivere l'oceano cosmisco primordiale e le acque ricoprenti la Terra dopo la Creazione. Deriva da una radice semitica che denotava il mare come un'entità non personificata con importanza mitologica.[1]

Il Tehom è menzionato in Genesi 1:1, dove è tradotto come "Abisso":

«La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.»

La stessa parola è usata per indicare, anche, l'origine del Diluvio Universale in Genesi 7:11[2] :

«Il seicentesimo anno della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno tutte le fonti del grande abisso eruppero e le cateratte del cielo si aprirono.»

Gli gnostici usarono Genesi 1:2 implicando che il Dio Creatore originale, da loro chiamato "Pléroma" o "Bythós" (dal greco, che significa "Profondo"), preesistesse a Elohim, e avesse dato origine a divinità e spiriti successivi attraverso emanazioni, progressivamente sempre più distanti e lontane dalla forma originaria.

Nella cosmologia mandeana, il Mare di Suf (o Mare di Sup) è un mare primordiale nel Mondo delle Tenebre.[3][4][5]

Il sostantivo Tehom è menzionato anche come la prima delle sette "Abitazioni Infernali" che corrispondono ai dieci Qliphoth (letteralmente "bucce") della tradizione cabalistica ebraica, spesso al posto dello Sheol.

Robert R. Stieglitz affermò che i testi eblaitici dimostrano l'equazione della dea Berouth nella mitologia di Sanchuniathon con l'ugaritico thmt e l'accadico Tiâmat, poiché il mare era chiamato tihamatum, e anche buʾrâtum = cananeo beʾerôt ("fontane").[6]

  1. ^ Ringgren, 1990, pp. 91–92 Ringgren 1990, pp. 91–92
  2. ^ Genesi 7:11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Sabah Aldihisi, The story of creation in the Mandaean holy book in the Ginza Rba, University College London, 2008.Aldihisi, Sabah (2008). The story of creation in the Mandaean holy book in the Ginza Rba (PhD). University College London.
  4. ^ Al-Saadi, Qais Mughashghash; Al-Saadi, Hamed Mughashghash (2012). Ginza Rabba: The Great Treasure. An equivalent translation of the Mandaean Holy Book. Drabsha, 2012.
  5. ^ Gelbert, Carlos (2011). Ginza Rba. Sydney: Living Water Books., 2011, ISBN 9780958034630.
  6. ^ Stieglitz, Robert R. (1990). "Ebla and the Gods of Canaan"., 1990, pp. 79–90 (p.88), ISBN 978-0-931464-49-2, https://books.google.com/books?id=_MVtAAAAMAAJ&q=Berouth.

Voci correlate

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