Progetto:Reggio Calabria/Piazze

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Le piazze di Reggio Calabria rappresentano accenti storici, architettonici e turistici, che costituiscono una grande parte dell'atmosfera millenaria della "Città della Fata Morgana". Questa voce concerne le piazze più importanti e note della città.

La piazza è sempre stata importante centro politico-amministrativo della città, era infatti sede dell'agorà in epoca greca e sede del foro in epoca romana. L'attuale studio ed i recenti scavi archeologici hanno portato infatti alla luce resti di antiche costruzioni distribuite in varie stratificazioni che percorrono la storia della città dall'VIII secolo a.C. al XV secolo d.C. (dai greci agli angioini), esempio probabilmente unico nel suo genere.
Sulla piazza oggi si affacciano a nord il palazzo del Municipio (Palazzo San Giorgio), a ovest il palazzo della Prefettura e a sud il palazzo della Provincia (Palazzo Foti).
Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu prevista nel progetto del ingegner Giovan Battista Mori ed ebbe varie denominazioni fino all'attuale di piazza Vittorio Emanuele II. Nel 1869 al centro della piazza è stato collocato un monumento rappresentante l'Italia e da allora è invalso il nome popolare di Piazza Italia.

É la piazza su cui da il prospeto principale il Museo nazionale della Magna Grecia ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del regno d'italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della piazza, adorna di palme e aranci sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua del ministro De Nava.

Nel cuore della città e del Lungomare Falcomatà ospita la Stazione Lido ed è il centro nevralgico del traffico stradale reggino. La piazza è famosa per le vicissitudini della sua fontana artistica, ricostruita numerose volte deludendo sempre le aspettative dei reggini. Per questo è diventata simbolo delle originali scelte delle amministrazioni comunali, quindi argomento di una poesia del poeta satirico reggino Nicola Giunta.

Al centro della grande piazza, cuore di un quartiere muiltietnico, sorge la maestosa statua in marmo bianco di carrara, opera di Alessandro Monteleone, raffigurante l'eroe dei mille.
Sulla piazza si affaccia la Stazione Ferroviaria Centrale, costruita nel 1925 nel cui atrio d'ingresso si trova un bassorilievo in ceramica dello scultore Michele di Raco che raffigura la Fata Morgana.

Costituiva anticamente la porta d'ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città. Sulla piazza si affaccia l'omonima Chiesa del Carmine, nel cui interno si conserva un altare del 1787 in ricco stile barocco appartenuto alla vecchia cattedrale distrutta dal terremoto del 1908. Decorato con marmi di colore verde e giallo, l'altare è sormontato da una nicchia e da un piccolo tempietto dove è conservata la statua in legno della Madonna del Carmine.

Originariamente Piazza Mezzacapo è oggi denominata Sant'Agostino per la chiesa omonima che vi sorge, costruita nel 1937 in stile romanico-bizantino, conserva un interessante quadro di San Filippo e San Giacomo. Sulla piazza si affaccia inoltre la Caserma "Luigi Mezzacapo".

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Voci correlate

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