Indice
Manuele III di Trebisonda
Manuele III di Trebisonda | |
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Moneta di Manuele III che lo raffigura a cavallo | |
Imperatore di Trebisonda | |
In carica | 20 marzo 1390 – 5 marzo 1417 |
Predecessore | Alessio III di Trebisonda |
Successore | Alessio IV di Trebisonda |
Nascita | 16 dicembre 1364 |
Morte | 5 marzo 1417 (52 anni) |
Casa reale | Mega Comneno |
Padre | Alessio III di Trebisonda |
Madre | Teodora Cantacuzena |
Coniugi | Gulkhan-Eudocia di Georgia Anna Filantropena |
Figli | Alessio IV di Trebisonda una figlia |
Manuele III Comneno di Trebisonda, in greco Μανουήλ Γ΄ Μέγας Κομνηνός?, Manouēl III Megas Komnēnos (16 dicembre 1364 – 5 marzo 1417), fu imperatore di Trebisonda dal 20 marzo 1390 fino alla sua morte. Era figlio dell'Imperatore Alessio III di Trebisonda e di Teodora Cantacuzena.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Manuele diventò coimperatore nel 1377, dopo la morte di suo fratello primogenito, Basilico. Lo stesso anno Manuele sposò Gulkhan-Eudocia, la vedova di suo fratello più anziano Andronico. Nel 1395 Manuele si sposò per la seconda volta, con Anna Filantropena, la figlia del re Davide IX di Georgia.
Manuele III Comneno diventò imperatore nel 1390. Nel 1391 e nel 1396 confermò i privilegi ai veneziani, comunque i suoi rapporti con i genovesi erano sforzati ed entrò in conflitto nel 1416. Tamerlano arrivò in Asia minore nel 1402, mentre gli ottomani stavano invadendo la frontiera occidentale dell'Impero di Trebisonda. Tamerlano chiese a Manuele, di attaccare gli ottomani, ma l'esercito di Trebisonda stava combattendo già contro i latini, e non poteva permettersi di dividere le forze, e l'Imperatore se la cavò contribuendo a dare rifornimenti di cibo all'esercito di Tamerlano. La battaglia di Ancyra combattuta nel 1402 che come conseguenze vide la sconfitta del sultano Bayezid I fu un beneficio per impero di Trebizonda, perché ora l'espansione ottomana non era più una minaccia.
Quando Tamerlano lasciò l'Asia minore nel 1403, si staccò per un momento dal suo esercito per andare a visitare la città di Giresun, l'antica Cerasunte, probabilmente era stata devasta da Melissenos e Oinaion. Soltanto le montagne intorno a Giresun avevano impedito ai turchi di avanzare, altrimenti avrebbero rischiato di finire in un'imboscata. Tamerlano ordinò a suo nipote Mirza Halil di prendersi cura degli affari dell'Armenia, di Trebisonda e della Georgia, ma con la morte di Tamerlano ad Halil nel 1405 i mongoli si ritirarono dai territori che avevano conquistato.
I successivi anni del regno di Manuele ebbe molti litigi col figlio Alessio IV di Trebisonda, anche se Manuele lo aveva associato nell'autorità con il titolo di despota. Manuele ebbe per un certo tempo spesso a suo servizio un giovane. Il favore che Manuele aveva per lui, tuttavia, destava la rabbia del aristocrazia di Trebisonda, che si riversava contro il favorito di Manuele. Allo stesso tempo, Alessio, che voleva conquistare il trono, alzò la bandierina della sommossa e richiedeva che il favorito fosse bandito. I nobili lo appoggiavano assediando Manuele nella cittadella superiore, infine forzandolo a bandire il favorito dal palazzo. Manuele accettò, e allora la gente si disperse, ma Alessio, che ancora stava cercando di prendere il trono, fu costretto a riconciliarsi con il padre.
Manuele III morì nel marzo del 1417 e gli succedette Alessio IV Comneno.
L'ambasciatore di Tamerlano, Ruy González de Clavijo, fu ricevuto da Manuele nell'aprile del 1404 e Tamerlano gli aveva mandato a dire:
«L'Imperatore e il suo figlio sono stati vestiti in abiti Imperiali. Hanno portato sui loro cappelli alti delle teste superati dai cavi dorati, sulla parte superiore di cui erano le piume delle gru; ed i cappelli sono stati limitati con le pelli dei martens… che questo Imperatore rende omaggio a Timur l'elemosina e ad altri turchi, che sono i suoi vicini. È sposato ad un rapporto dell'Imperatore di Costantinopoli ed il suo figlio è sposato alla figlia di un cavaliere di Costantinopoli ed ha due figlie piccole. Manuele, “come il suo padre, si è interessato un attivo particolarmente costruzioni di natura religiosa. Durante l'anno della sua successione ha presentato una traversa ornate creduta per contenere una reliquia santa, in questo caso una parte della traversa su cui Gesù Cristo fu crocifisso, al Monastero di Soumela.»
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Alessio II di Trebisonda | Giovanni II di Trebisonda | ||||||||||||
Eudocia Paleologa | |||||||||||||
Basilio di Trebisonda | |||||||||||||
Jiajak Jaqeli | Beka I Jaqeli | ||||||||||||
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Alessio III di Trebisonda | |||||||||||||
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Irene di Trebisonda | |||||||||||||
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Manuele III di Trebisonda | |||||||||||||
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Niceforo Cantacuzeno | |||||||||||||
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Teodora Cantacuzena | |||||||||||||
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- The Oxford Dictionary of Byzantium, Oxford University Press, 1991.
- W. Miller, Trebizond: The Last Greek Empire of the Byzantine Era, Chicago, 1926.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Manuele III di Trebisonda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Manuèle I, II, III imperatori di Trebisonda, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nicola Turchi, MANUELE I-III imperatori di Trebisonda, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.