La Vièrge, les Coptes et moi
La vièrge, les coptes et moi | |
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Titolo originale | La vièrge, les coptes et moi |
Lingua originale | arabo, francese |
Paese di produzione | Egitto |
Anno | 2011 |
Durata | 85 min |
Genere | documentario |
Regia | Namir Abdel Messeeh |
Sceneggiatura | Namir Abdel Messeeh, Nathalie Najem, Anne Paschetta |
Casa di produzione | Oweda Films |
Fotografia | Nicolas Duchene |
Montaggio | Sebastien De Sainte Croix |
Musiche | Vincent Segal |
La Vièrge, les coptes et moi è un documentario del 2011 diretto da Namir Abdel Messeeh.
È stato presentato in anteprima al Doha Tribeca Film Festival 2011, dove è stato premiato come miglior documentario, e poi in Panorama Dokumente alla Berlinale 2012.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Namir è un egiziano copto e vive a Parigi. In occasione di una riunione familiare, compare una vecchia videocassetta registrata tanti anni prima durante una festa religiosa nel suo villaggio natale, quando la madre affermò di aver avuto una visione della Vergine Maria.
Namir si rende conto di avere per le mani un soggetto di documentario molto interessante: convince della bontà dell'idea il suo produttore e si imbarca in un viaggio che lo riporta alle sue origini, e che mette alla prova il suo mestiere di regista. Ma non ha fatto i conti con sua madre, la vera protagonista della storia.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2011 - Doha Tribeca Film Festival
- Miglior Documentario
- Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano 2012
- Menzione speciale per il premio SIGNIS
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La Vièrge, les Coptes et moi, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) La Vièrge, les Coptes et moi, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) La Vièrge, les Coptes et moi, su FilmAffinity.
- (EN) La Vièrge, les Coptes et moi, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Scheda del film, 22º Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano (fonte per la prima revisione di questa voce, con licenza CC BY-SA)
- Recensione del film Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. su Cinemafrica.
- (EN) Recensione del film sul sito della Berlinale.