Hermanitos, fratelli d'Italia
Hermanitos, fratelli d'Italia | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2010 |
Durata | 52 min |
Genere | documentario |
Regia | Jacopo Tartarone |
Sceneggiatura | Jacopo Tartarone |
Casa di produzione | Enormous Films |
Fotografia | Mauro Bellan |
Montaggio | Gabriele Agresta |
Musiche | Karlheinz Stockhausen, Morton Feldman, Iannis Xenakis, Pancho & Extreme, Neto |
Hermanitos, fratelli d'Italia è un documentario del 2010 diretto da Jacopo Tartarone[1].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Le bande di Latin Kings esistono anche a Milano e vi prendono parte i giovani della seconda generazione di immigrati latino-americani. Hanno un codice di comportamento ben preciso, riti e simboli tatuati sul corpo, si considerano come una famiglia e si proteggono tra di loro.
In questo modo rimettono insieme i pezzi di una identità perduta e di una famiglia spesso smembrata. Il regista entra in intimità con alcuni di loro e riesce a raccontare da vicino le loro vite. Dietro il look aggressivo e macho si cela una grande debolezza e sofferenza dovuta all'emarginazione e alla lotta quotidiana per la sopravvivenza in un mondo che non gli apre le porte di una facile integrazione.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2011 - Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano
- Premio Razzismo brutta storia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Hermanitos, fratelli d'Italia, su cinemaitaliano.info.