Fonti e storiografia su Eliogabalo
Per fonti e storiografia su Eliogabalo si intendono le principali fonti (letterarie, numismatiche, archeologiche, ecc.) contemporanee alla vita dell'imperatore romano Eliogabalo, nonché la descrizione degli eventi di quel periodo e l'interpretazione datane dagli storici, formulandone un chiaro resoconto (logos), grazie anche all'utilizzo di più discipline ausiliarie.
Nella storiografia antica
[modifica | modifica wikitesto]Alla morte di Eliogabalo, venne architettata una campagna propagandistica contro l'imperatore defunto, tradizionalmente attribuita a Giulia Avita Mamea.[1] Molte storie denigratorie e false vennero fatte circolare su di lui, in cui le sue eccentricità furono esagerate.[1] La più famosa di queste, immortalata nel dipinto del XIX secolo Le rose di Eliogabalo, racconta che l'imperatore uccise gli ospiti di una sua cena soffocandoli con una massa di petali di profumate rose, "viole e altri fiori" fatta cadere dal soffitto.[2]
Historia Augusta
[modifica | modifica wikitesto]La fonte di molte di queste storie sulla depravazione di Eliogabalo è l'Historia Augusta ("Storia augustea"), che gli studiosi ritengono oggi consensualmente inaffidabile nei suoi dettagli.[3] L'Historia Augusta venne probabilmente composta nel IV secolo, sotto l'imperatore Teodosio I,[4] e si basa tanto su fonti storiche precedenti quanto sulle invenzioni del suo autore; la Vita di Eliogabalo, uno dei capitoli che costituiscono l'opera, viene infatti considerata in larga parte un frutto della fantasia,[5] mentre solo le sezioni 13 e 17, che raccontano la caduta di Eliogabalo, sono considerate di qualche rilievo come fonte storica.[6]
Cassio Dione
[modifica | modifica wikitesto]Cassio Dione Cocceiano visse dalla seconda metà del II secolo fino a dopo il 229; nato da famiglia patrizia, fu a lungo un funzionario imperiale di alto livello, senatore sotto Commodo, governatore di Smirne dopo la morte di Settimio Severo, console suffetto, proconsole d'Africa e Pannonia, infine console sotto Alessandro Severo, che lo stimò molto.
Cassio Dione scrisse una Storia romana che copre circa un millennio, dall'arrivo di Enea in Italia fino al 229. In quanto contemporaneo di Eliogabalo, la versione di Cassio Dione del regno di questo imperatore è considerata più affidabile di quella della Historia Augusta, sebbene vada notato che Cassio Dione passò la gran parte del regno di Eliogabalo fuori da Roma e che dovette dunque basarsi su racconti di seconda mano. Per di più, il clima politico seguito al regno di Eliogabalo, così come la posizione di Cassio Dione all'interno dell'apparato governativo di Alessandro Severo, impose delle limitazioni a quanto di vero poteva essere inserito nell'opera.[7]
Erodiano
[modifica | modifica wikitesto]Un altro contemporaneo di Eliogabalo fu Erodiano, un funzionario civile di rango inferiore di origine siriana, che visse dal 170 circa al 240. Il suo lavoro, la Storia dell'Impero romano dopo Marco Aurelio, è una testimonianza diretta che va dal regno di Commodo a quello di Gordiano III. Il lavoro di Erodiano e quello di Cassio Dione si sovrappongono temporalmente, ma sono consistenti indipendentemente.[8]
Sebbene Erodiano non sia considerato affidabile come Cassio Dione, il fatto che non abbia pretese letterarie e storicistiche lo rende meno partigiano degli storici senatoriali; dimostra infatti di essere meno ostile ad Eliogabalo di Cassio Dione, e si astiene dal descrivere particolari irrilevanti delle pratiche sessuali.[8]
Erodiano è considerato la fonte principale per le riforme religiose che furono promosse da Eliogabalo e che sono state confermate dalle moderne indagini numismatiche.[9] e archeologiche.[10]
Nella storiografia posteriore
[modifica | modifica wikitesto]Nel Medioevo la figura di Eliogabalo era conosciuta solo tramite fonti tarde e scarse, come l'Epitome dei Cesari e gli autori patristici Orosio e Girolamo; di conseguenza, solo pochi autori ne parlarono, come Ottone di Frisinga e Vincenzo Bellovacense.
Nel Rinascimento vennero recuperate alcune fonti. Giovanni Boccaccio dedicò un capitolo del suo De mulieribus claris, un libro in latino sulle donne celebri, alla madre di Eliogabalo, facendone un ritratto negativo e collegando la propensione al vizio dell'imperatore con l'influenza esercitata su di lui dalle donne, a mo' di avvertimento contro l'esercizio femminile del potere. Niccolò Machiavelli cita Eliogobalo ne Il Principe nel capitolo XIX (come evitare il disprezzo e l'odio). Il cinico ma avveduto scrittore fiorentino definisce Eliogobalo talmente spregevole da non essere degno di vivere.
L'influenza di Edward Gibbon fece sì che fino al XIX secolo la storiografia fosse dominata dall'interpretazione del governo di Eliogabalo come un dispotismo orientale, trionfante sulle virtù romane tradizionali.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Fielden 2000.
- ^ Historia Augusta, xxi.
- ^ Syme 1971, p. 218.
- ^ Eugene Cizek, Histoire et historiens à Rome dans l'Antiquité, Lyon, Presses universitaires de Lyon, 1995, p. 297.
- ^ Syme 1971, p. 263.
- ^ Fitch Butler 1908, p. 140.
- ^ Syme 1971, pp. 145-146.
- ^ a b Jona Lendering, Herodian, su livius.org, 2004. URL consultato il 27 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2015).
- ^ Henry Cohen, Description Historiques des Monnaies Frappées sous l'Empire Romain (8 volumes), Paris, 1880–1892, p. 40. URL consultato il 27 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2018). Ernest Charles François Babelon, Monnaies Consulaires II, Bologna, Forni, 1885–1886, pp. 63-69.
- ^ CIL II, 1409, CIL II, 1410, CIL II, 1413 e CIL III, 564-589.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana. Trad. inglese qui
- Erodiano, Τῆς μετὰ Μάρκον βασιλείας ἰστορίαι (Storia dell'impero dopo Marco Aurelio). Trad. inglese qui Archiviato il 4 maggio 2015 in Internet Archive.
- Historia Augusta, Elagabalus.
- Fonti secondarie
- Harry Benjamin, The Transsexual Phenomenon (PDF), New York, The Julian Press, inc, 1966. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2012).
- Anthony Richard Birley, Lives of the Later Caesars, Harmondsworth, Penguin, 1976, ISBN 0-14-044308-8.
- (NL) Pieter Devlaminck, De Cultus van Sol Invictus: Een vergelijkende studie tussen keizer Elagabalus (218-222) en keizer Aurelianus (270-275), su ethesis.net, University of Ghent, 2004. URL consultato il 7 agosto 2007.
- Jerry Fielden, Antoninus Elagabalus and his relationship with the Senate, su jerryfielden.net, 2000. URL consultato il 26 marzo 2005.
- Orma Fitch Butler, Studies in the life of Heliogabalus, New York; London, MacMillan, 1908.
- (EN) Louis Godbout, Elagabalus, su GLBTQ: An Encyclopedia of Gay, Lesbian, Bisexual, Transgender, and Queer Culture, Chicago, glbtq Inc., 2004. URL consultato l'8 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2007).
- Michael Grant, The Roman Emperors, New York, Barnes & Noble, 1997, pp. 126–130, ISBN 0-7607-0091-5.
- Saverio Gualerzi, Né uomo, né donna, né dio, né dea: ruolo sessuale e ruolo religioso dell'imperatore Elagabalo, Bologna, Patron, 2005, ISBN 88-555-2842-4.
- Gaston H. Halsberghe, The Cult of Sol Invictus, Leiden, Brill, 1972, p. 36.
- John Stuart Hay, The Amazing Emperor Heliogabalus, London, Macmillan, 1911.
- (EN) Karl Hoeber, Heliogabalus, in The Catholic Encyclopedia, vol. 7, New York, Robert Appleton Company, 1910. URL consultato il 7 agosto 2012.
- François Lenormant, Sol Elagabalus, in Revue de l'Histoire des Religions, vol. 3, 1881, pp. 310-322.
- Cesare Letta, La dinastia dei Severi in: AA.VV., Storia di Roma, Einaudi, Torino, 1990, vol. II, tomo 2; ripubblicata anche come Storia Einaudi dei Greci e dei Romani, ediz. de Il Sole 24 ORE, Milano, 2008 (v. vol. XVI)
- Santo Mazzarino, L'Impero romano, 3 voll., Roma-Bari, Laterza, 1973 e 1976 (v. vol. II); riediz. (2 voll.): 1984 e successive rist. (v. vol. II)
- Ronald Syme, Emperors and biography: Studies in the 'Historia Augusta', Oxford, Clarendon Press, 1971, ISBN 0-19-814357-5. (recensione qui)
- Robert Turcan, Eliogabalo e il culto del Sole, Genova, ECIG, 1991
- Lauren van Zoonen, Heliogabalus, su livius.org, livius.org, 2005. URL consultato il 18 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2016).
- Approfondimenti
- Elio Lampridio, Vita di Eliogabalo. Delirio e passione di un imperatore romano, Milano, Mimesis, 1994, ISBN 978-88-85889-46-0.
- Romanzi
- Alberto Arbasino, Super-Eliogabalo, Milano, Adelphi, 2001, ISBN 978-88-459-1597-0.
- Antonin Artaud, Eliogabalo o l'anarchico incoronato, Milano, Adelphi, 1991, ISBN 978-88-459-0795-1.
- Claudia Salvatori, Il sole invincibile. Eliogabalo, il regno della libertà, Milano, Mondadori, 2011, ISBN 978-88-04-60805-9.