Eileen Diss

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Eileen Winifred Diss (Londra, 13 maggio 19315 novembre 2024) è stata una scenografa britannica, vincitrice di sei BAFTA.[1]

Nata nel borgo londinese di Hackney nel 1931, studiò alla Central School of Arts and Crafts e poi a Kingston con Mervyn Peake. Dopo aver conseguito la laurea, cominciò a lavorare come scenografa a innumerevoli programmi televisivi della BBC,[2] affermandosi grazie al suo lavoro nella serie antologica Play of the Month, di cui disegnò le scenografie per sedici trasposizioni televisive di classici teatrali come Romeo e Giulietta, Cyrano de Bergerac, Candide e L'importanza di chiamarsi Ernesto. Nei primi anni novanta lavorò anche come scenografa a una ventina di episodi di Jeeves and Wooste con Hugh Laurie e Stephen Fry. Per la sua attività televisiva ha vinto sei British Academy Television Award, di cui uno onorario alla carriera nel 2006,[3] mentre nel 1975 è stata nominata Royal Designer for Industry.

In campo cinematografico è nota come scenografa di Casa di bambola (1973), Tradimenti (1983) e Il matrimonio di Lady Brenda (1988). In campo teatrale lavorò prevalentemente sulle scene londinesi e a Stratford-upon-Avon con la Royal Shakespeare Company, lavorando occasionalmente anche a Broadway e Dublino.[4] Lavorò spesso come scenografa al National Theatre in allestimenti di Spirito allegro (1976), La guardia al Reno (1980), Misura per misura (1981), Traduzioni (1981) e La guerra di Troia non si farà (1983), anche se in campo teatrale è nota soprattutto come frequente collaboratrice di Harold Pinter, con cui collaborò assiduamente tra il 1964 e il 2000,[5] anche alle messe in scena di Il ritorno a casa (1978), Il guardiano (1980) e Terra di nessuno (2001). Per la sua attività sulle scene londinesi fu candidata tre volte al Premio Laurence Olivier tra il 1976 e il 1981.

Nel 1953 sposò il pilota Ray Everett, da cui ebbe tre figli prima di rimanere vedova nel 1994. È morta nel 2024 all'età di novantatré anni.[6]

Filmografia (parziale)

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  1. ^ (EN) Awards Search, su Bafta. URL consultato il 19 novembre 2024.
  2. ^ (EN) Screen queens: the funny, fearless women who revolutionised TV, in The Guardian, 3 marzo 2019. URL consultato il 19 novembre 2024.
  3. ^ (EN) John Plunkett, Bleak House triumphs in Bafta craft awards, in The Guardian, 22 maggio 2006. URL consultato il 19 novembre 2024.
  4. ^ (EN) Helen Meany, The Glass Menagerie, in The Guardian, 16 febbraio 2008. URL consultato il 19 novembre 2024.
  5. ^ (EN) William Baker, Pinter’s World: Relationships, Obsessions, and Artistic Endeavors, Rowman & Littlefield, 2018, p. 123, ISBN 978-1-61147-932-4.
    «[She was Pinter's] most regular designer, with a special gift for giving a fairly conventional setting a crucial dislocation or nudge from naturalism»
  6. ^ (EN) Eileen Diss obituary: Bafta-winning set designer, su www.thetimes.com, 15 novembre 2024. URL consultato il 19 novembre 2024.

Collegamenti esterni

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