Discussione:Brenno
fiume
[modifica wikitesto]Faccio notare che questo nome corrisponde anche a un fiume che scorre in ticino. Forse bisogna inserire un disambigua, credo che si chiami.
- Fatto, giusto con un filo di ritardo (il precedente messaggio risale al 12 aprile 2005) XD --CastaÑa 19:45, 27 giu 2008 (CEST)
camillo
[modifica wikitesto]la inserirei come leggenda: suvvia: son arrivati, han sconfitto i romani, han depredato e son tornati a casa.
spostamento
[modifica wikitesto]spostato materiale e creata la nuova voce Brenno (titolo).--Dienece (msg) 10:26, 7 ott 2012 (CEST)
Nome Brenno
[modifica wikitesto]Io mi chiamo Brenno, e sono molto orgoglioso di questa voce (e del mio nome) ;) — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 5.168.25.10 (discussioni · contributi) 18:48, 3 lug 2013 (CEST).
Sezione spostata
[modifica wikitesto]Riporto a seguire una sezione improponibile in voce senza fonti (e forse anche con fonti)...--CastagNa 00:04, 29 set 2015 (CEST)
Un'altra leggenda narra che secoli dopo, un altro capo celta, anch'egli chiamato Brenno, dopo la battaglia di Fiesole giunsesse a Bergamo. Ritenendo che la città potesse rappresentare un'ottima base strategica per il controllo delle valli e dei commerci che da lì si sviluppavano, Brenno avrebbe chiesto la sottomissione dell'abitato. Al rifiuto avrebbe reagito espugnandola e radendola al suolo, al punto che ancor oggi in alcune vallate della bergamasca i muri cadenti o pericolanti sono chiamati "bregn" o "breni", in ricordo di questo antichissimo evento. Fatta propria la città, avrebbe fatto erigere un castello nella zona che oggi porta il nome di Breno, nel contiguo comune di Paladina.
Roma ancora scossa per lo smacco subito e considerando Brenno una pericolosa spina nel fianco, avrebbe inviato un esercito per sconfiggere il Gallo una volta per tutte. Tuttavia il console romano, anziché dare battaglia, contro il parere di Roma avrebbe proposto al capo Gallico un duello per salvare gli eserciti. Il duello sarebbe stato vinto dal condottiero romano che, in segno di vittoria, avrebbe preso al Gallo il collare (torque) e perciò da allora sarebbe stato ricordato come Torquato. Brenno, per il disonore di aver perso il duello e di aver mantenuto la vita, si sarebbe suicidato annegandosi nel fiume Brembo, che proprio da lui avrebbe preso il nome.